Sopra: un kombucha in piena attività di fementazione
Sotto: un kombucha vecchio che è bene sostituire (il colore passa dal bianco al marroncino)
Mi piace provare cose nuove, sperimentare e scoprire le varie alternative naturali, soprattutto quando queste cose hanno l'etichetta del "fa bene!".
Senza essermi poi tanto informata in modo approfondito, ma incuriosita dalle fotografie varie trovate in rete e da qualche commento letto, questa estate mi sono messa alla ricerca del Kombucha.
L'ho trovato da
Lorenza che oltre al dono si è anche resa disponibile a fornirmi le nozioni base per far si che io potessi sistemare in modo corretto il nuovo arrivato a casa mia.
Un po' come per i
kefirini anche il kombucha necessita di particolari attenzioni essendo "vivo".
Non avendolo mai visto dal vivo il kombucha, quando mio marito, che ha fatto la spola tra me e Lorenza, me lo ha portato a casa un po' di ribrezzo l'ho provato. Non è che sia proprio così bello da vedere! Ammetto che ho avuto un forte tentennamento prima di decidermi di prenderlo in mano per spostarlo da un contenitore ad un altro. Il primo pensiero è stato "che faccio? Mica lo prendo con le mani!?!?", in abbinata c'era una faccia incerta e mezza disgustata, ma tutto è finito in pochi minuti, dopo la prima volta state certi che proprio non ci sia fa più caso.
Il fatto è che è un po' diverso dalle cose conosciute, e quindi si può stare quel attimo a valutare la situazione. Ho notato che tutti quelli che passano da casa mia e lo vedono nei suoi vasi rifanno quella faccina che è tra l'incertezza ed il disgusto.
Sta di fatto che questo "fungo" ha talmente tanti effetti positivi che è il meno dei mali l'approccio che si ha la prima volta.
In realtà mi correggo subito, nonostante lo si definisca per comodità fungo il Kombucha è una unione di lieviti e batteri.
E' un probiotico naturale che batte 1000 ad 1 quelli tanto pubblicizzati che si trovano nei supermercati immersi in tutta quella plastica usa e getta.
Ha forma rotonda ed il colore va dal nocciola chiaro al marroncino (quando il colore diviene scuro è bene cambiarlo - mai buttarlo nel wc! meglio concimarci il giardino). Si moltiplica formando nuovi strati trasparenti che poi si staccano dalla "madre", che è lo strato più vecchio.
E' stato scoperto nel 2.000 A.C. in Cina, ma non si sa con precisione da dove arrivi. Il suo utilizzo è stato preponderante in oriente come in Russia. Viene chiamato in una marea di modi differenti, anche in una stessa nazione. La sua preparazione è venduta anche nei negozi, la si trova a volte in quelli bio.
Come per la maggior parte delle cose che fanno bene trovo che non abbia senso acquistarlo già fatto, molto meglio prepararlo da sé.
Solitamente è buona norma regalare i figli di kombucha alle persone che si conoscono, così da agevolarne la diffusione e permettere a tutti di trarne i benefici che offre.
Per la sua gestione serve pochissimo, solo tè verde o nero e zucchero, meglio lo zucchero bianco.
ISTRUZIONI:
Come prepararlo (ho letto diversi consigli in merito alle quantità e tempi di infusione del tè, questo è il metodo che utilizzo io):
Si prepara del tè verde (1750 ml di acqua e due cucchiaini di tè verde assolutamente bio lasciati in infusione per circa 15 minuti). Una volta filtrato il tè si aggiungono 80 gr di zucchero bianco (ho letto che quello di canna tende a dare un gusto molto amaro al tè dopo la fermentazione, io in realtà le prime volte non avendo in casa zucchero bianco ho utilizzato quello di canna, ora comunque mi attengo ai consigli che ho ricevuto). Si mescola molto bene e si fa raffreddare bene il tè (il kombucha in un ambiente troppo caldo morirebbe). Si versa il tè all'interno di un recipiente di vetro, meglio se largo in modo che il kombucha stia in orizzontale e non in verticale - se, come me, avete spazi ridotti in casa e siete quindi costretti ad utilizzare recipienti verticali sceglieteli almeno con la bocca larga e comunque di un diametro accettabile. Si mette il kombucha dentro nel tè, la prima volta che ricevete il kombucha con esso vi sarà un po' di liquido della precedente cultura, versate anche questo dentro nel tè, aiuterà il vostro fungo ad attivarsi. Si copre il contenitore con solo un fazzoletto o un tovagliolo di carta che si blocca con un elastico.
Alcuni versano nel tè anche un po' di aceto, io non l'ho mai messo.
Cosa importante, il kombucha sopporta solo il vetro, la porcellana e la plastica. Quando lo si deve spostare da un recipiente all'altro lo si deve fare con le mani ben pulite o al massimo con posate di plastica, si deve porre attenzione a che non tocchi mai metalli, nemmeno l'acciaio inossidabile.
Quanto e come tenerlo in fermentazione.
Io il mio lo tengo in fermentazione una settimana circa. Lo si può tenere anche per due settimane o più. E' una scelta personale, di gusto. I giorni che scorrono cambiano il gusto della bevanda che man mano passa da un gusto dolce ad acido. Nel passare dei giorni gli zuccheri vengono trasformati dai batteri ed acquisisce così un gusto più acido.
Importante è anche la temperatura che influisce in modo differente sulla coltura, meglio che si aggiri intorno ai 20 gradi. Ho letto che alcune persone tengono sempre a temperatura costante il loro kombucha con tecniche di riscaldamento adeguate.
Lo si deve porre in un posto e non spostatelo fino al cambio del tè. Il luogo dove lo si ripone può essere illuminato ma anche buio, importante è che non sia mai esposto ai raggi solari.
Durante la fermentazione il kombucha può stare sia sulla superficie della tè che alla base del recipiente, non è significativo dove sta. Ogni volta che si cambia il tè del kombucha si trova comunque una patina trasparente sulla superficie, è un figlio, una nuova kombucha. Lo si deve lasciare insieme alla madre per alcune settimane (4 o 5) e poi si iniziano a gestire separatamente le due colture.
Come consumarlo.
Quando il kombucha è pronto si deve preparare il nuovo tè (verde o nero che sia). Una volta raffreddato lo si versa nel recipiente di vetro ed si adagia all'interno il kombucha.
Il liquido dove era prima il kombucha a questo punto è fermentato e pronto per essere consumato. Questo deve essere versato in più bottiglie di vetro che poi devono essere chiuse con il tappo, meglio se di sughero, e messe in frigorifero. Si deve fare attenzione a non riempire mai la bottiglia fino all'orlo perché a causa delle fermentazione che continua il gas potrebbe far saltare il tappo non avendo spazio adeguato nella bottiglia. Alcuni consigliano di lasciare a fermentare altri 5 giorni prima del consumo il tè di kombucha imbottigliato. Io per motivi di spazio ridotto in casa sono costretta a procedere subito con il consumo.
E' bene filtrare il tè mentre lo versate nelle bottiglie, un po' di sedimento c'è sempre.
Il gusto a me ricorda tanto il sidro di mele, e coloro a cui l'ho fatto provare concordano con me. Se il gusto non è di gradimento si può allungare con un succo che piace in modo da rendervelo più attraente.
Quando consumarlo.
E' bene berne 3 bicchieri al giorno.
Uno la mattina a digiuno, uno dopo il pranzo, uno la sera prima di coricarsi.
Io in settimana non riesco a bere il bicchiere del post-pranzo, così lo bevo al rientro dopo il lavoro.
Dato che è una bevanda molto digestiva il bicchiere della sera spesso lo bevo subito dopo cena. A ognuno la scelta di quando berlo.
Ne si può bere anche di più se lo si desidera, non vi sono limitazioni, a me capita di berne anche in altri momenti essendo di mio gusto.
Lavarlo
Un'altra operazione che ho letto è quella di lavare il fungo, c'è chi consiglia di farlo prima di metterlo nel nuovo tè, c'è chi invece addirittura consiglia di non lavarlo mai. Io non lo ho mai lavato e tantomeno penso di farlo.
Dove trovarlo.
Lo vendono, io non lo comprerei mai. Come il kefir o il lievito madre anche il kombucha viene regalato, o al massimo barattato.
In Facebook trovate un gruppo dove si barattano
kefir e kombucha.
Altrimenti vi sono vari blog come il mio a cui potete richiederlo. Provate anche a spargere la voce tra i vostri conoscenti, può essere che qualcuno lo abbia da tempo.
Ed a questo punto ecco la
lunga lista degli effetti positivi del kombucha (ho preso questo elenco dal testo "
Kombucha il fungo miracoloso" con integrazione di altri testi)
allunga la durata della vita
è un salutare rimedio contro varicella e fuoco di sant'antonio
riduce la formazione di rughe
scoraggia la formazione del cancro, ed in caso di malattia può essere di complemento ad altre terapie (in caso di chemioterapia o radioterapia aiuta il corpo a liberarsi dalle tossine accumulate)
previene sintomi sfavorevoli della menopausa
ripristina l'acutezza visiva
rinforza i muscoli delle gambe
guarisce le artriti
migliora la pulsione sessuale
cura il sudore dei piedi, la costipazione, i dolori alle articolazioni ed alla schiena
guarisce gli ascessi
pulisce il colon e l'intestino
aiuta la digestione
guarisce le arterie occluse ed il diabete, migliora la circolazione sanguigna
rinforza i reni
guarisce cataratte e malattie cardiache
ridà appetito e guarisce i disturbi del sonno
riduce le probabilità di calcoli e problemi al fegato
riduce l'obesità e blocca la diarrea
cura le emorroidi
aiuta a ridare colore ai capelli grigi; aiuta in condizioni di calvizie
Essendo io una semplice "casalinga impegnata" e non un tecnico vi consiglio di approfondire ulteriormente questo interessante argomento, per non farsi affascinare semplicemente dai soli benefici del kombucha ma anche per comprendere l'importante discorso sulla fermentazione.
e
Qui e
qui altre splendide informazioni utili....
In inglese in internet si trovano molti siti che parlano del kombucha, io sono un po' limitata, però consiglio
Questo e vi lascio
questa pagina dove trovate il kombucha essiccato per i cani :)
Cercate su
Google immagini il kombucha, ne vedrete anche di immensi.
Ho trovato pure chi il kombucha l'ha messo in una canzone
system of a down sugar, (
qui la traduzione del testo) io non amo il genere ma mi ha fatto ridere scoprire questa canzone :)
Aggiornamento: c'è chi inoltre coltiva e studia il kombucha per trasformarlo in un capo di abbigliamento, guardate
questo video. Bravissima Suzanne Lee!!