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L'altra sera mi trovavo in un paese per una piccola manifestazione.
Il mio compito in questa occasione era quello di dare ai passanti un foglietto pubblicitario.
C'erano un bel pò di persone che giravano qua e là per la piazza, i negozi aperti fino a tarda ora li aveva richiamati per le vie del centro cittadino. Tutti imbellettati nei loro vestiti estivi, abbronzati e contenti.
Io giravo tra loro con la mia risma di carta e distribuivo i miei foglietti sorridendo un pò a tutti.
Ad un tratto è passato un ragazzo, era solo, mi ha fissata a lungo ma senza dirmi nulla. Io ho detto "ciao" ma non gli ho porto il mio foglietto. Lui continuando a guardarmi ha proseguito la sua strada.
Dopo circa un'oretta, quando la gente in piazza iniziava a diminuire per l'avvicinarsi della mezzanotte, lui è tornato nuovamente vicino a me. Mi guardava e continuava a non dirmi nulla.
Io non sapevo come attaccar bottone. Certo potevo parlare del foglietto pubblicitario che avevo tra le mani, ma non sapevo se lui potesse condividere le mie parole. Ho pensato allora che avrei potuto raccontargli quello che stavamo facendo li quella sera in piazza. Ma idem a prima: "e se non mi capisse?".
Allora ho provato con un altro "ciao".
Questa volta lui ha risposto: "ciao". E poi una grande risata.
E così mi son messa a ridere pure io.
Ok, contatto avvenuto!
Lui è Diego, un ragazzo di 33 anni - lo so che a 33 anni dovrei chiamarlo uomo, ma avendo lui quasi la mia stessa età non so perché mi suona meglio "ragazzo" ;)
Diego è spastico dalla nascita, una malattia che lo ha reso disabile al 100%. Gira per la città su di una carrozzina che telecomanda con la sola parte del corpo che riesce ad utilizzare: il braccio e la mano destra, tutto il resto del corpo per lui è ingestibile. La testa però c'è, eccome se c'è!!!
Dopo quell'inizio un pò insicuro io e Lui siamo rimasti con Diego per più di 4 ore. Saremmo potuti andare a far colazione tutti insieme visto l'ora che si sera fatta. Loro due se ne stavano tranquilli, entrambi due nottambuli!! Io, che adoro andare a letto presto la sera, tra il mal di piedi per i tacchi alti ed il sonno che mi portava continui sbadigli, ho resistito perché spinta dall'interesse del nuovo amico piuttosto che per naturale predisposizione alla veglia notturna.
Ma le ore in compagnia di Diego sono passate velocissime. Si è parlato di un pò di tutto.
La prima cosa che ci ha fatto notare è stata la sua solitudine e la difficoltà con cui la gente si rivolge a lui e soprattutto con cui gli stringe la mano. E pensare che a me sembrata tanto una mano umana!!!
Voglio sorvolare su tutte quelle difficoltà che per la vita di un disabile sono pane quotidiano e di cui Diego ci ha fatto menzione. Sappiate che sono più tante di quante possiate pensare. Io e Lui siamo rimasti basiti.
Il pensiero di Diego è stato fortissimo per due giorni, ancora ora la mente torna facilmente a lui.
La cosa che di Diego mi ha meravigliata, e che mi spinge oggi a parlare di lui, è la TREMENDA CAPACITA' di questa persona di girare per la città (facendo pure diversi km, sia di giorno che durante la notte pesta, sulla strada battuta) con la sua carrozzina, solo, senza nemmeno un telefonino per l'eventuale necessità improvvisa.
Sono rimasta a bocca aperta nel sentire che, a prescindere da come venisse accolto dalla gente dei vari locali, sia dai proprietari che dai clienti, lui abbia per abbitudine gironzolare la sera per bar (per bere la sua amata Coca Cola) o per discoteche (soprattutto quelle dove si balla latino-americano perché a detta sua "è difficile che vi siano risse e la gente tende ad essere più tranquilla").
Questo uomo si è mostrato ai miei occhi con tutta la sua voglia di vivere e con le sue parole mi ha mostrato la sua intelligenza. Con solo una braccio ed una mano a sua disposizione affronta il mondo, va oltre la difficoltà degli spostamenti, sfida i pensieri della gente, che con gli sguardi continuamente ed insistentemente sottolinea la sua diversità.
E pensare che io sono stata così stupida da dubitare di poter avere un dialogo con lui!!!!
PLUM CAKE INTEGRALE AI MIRTILLI E MANDORLE
250 gr di farina integrale
200 ml di latte di soia
100 gr di zucchero di canna
4 cucchiaia di olio evo
1 bustina di lievitino
1 vaschetta di mirtilli
mandorle
1 pizzico di sale
Per questa ricetta io ho utilizzato il mixer. Ho messo nella bacinella lo zucchero e l'olio evo, poi la farina mescolata al lievito ed un pizzico di sale. Ho emulsionato il tutto versando poco per volta il latte di soia.
Una volta pronto ho unito i mirtilli e le mandorle spezzettate, amalgamato alla fine con un cucchiaio di legno (per non rompere i mirtilli) e versato negli stampini da forno.
Infornato a 180° per circa 40 minuti.