Non ho alcuna ricetta realizzata appositamente per l'occasione, se volete potere andare a sbirciare i miei
FINOCCHI AL FORNO CON RICOTTA postati poco più di un annetto fa.
Gli impegni di questi giorni mi hanno fatto correre qua e là ed i finocchi sono ancora nel frigorifero. Stasera me li papperò ma crudi con solo un filo d'olio, un non so che di sale ed un ricordo di pepe. Li adoro mangiati semplici semplici perché sono freschi ed appetitosi.
Ricetta o meno non potevo non scrivere due righe in merito all'iniziativa di intelligenti bloggherine che, come me, ne hanno le scatole piene dell'ignoranza della gente.
Tanto la gente è splendida nel suo essere diversa, tanto è stupida quando vuole l'omogeneità. Tra un pò arriveremo ad essere tutti un clone di uno che, chissà da chi, sarà definito l'essere perfetto.
Ma sapete che noia estrema se tutti fossimo uguali? Che barba fare tutti le stesse cose, camminare nell'identico modo, parlare tutti contemporaneamente per dire tutti quella cosa, comprare tutti gli stessi prodotti, fare tutti lo stesso lavoro, andare tutti solo in quel posto in vacanza e voler tutti stare in quell'albergo, guardare tutti insieme quel programma ed esserne tutti insieme ugualmente soddisfatti, leggere tutti contemporaneamente quel libro e trarne tutti le stesse conclusioni, tutti, tutto, sempre.... Che noia, che barba, che barba, che noia.... (ma qui la situazione non è comica).
Se non vi fosse a sto mondo qualcuno che la pensasse all'opposto rispetto a noi, come potremmo crescere? Non esisterebbe stimolo alcuno se fossimo tutti uguali!
Quello che vedo non è solo un problema di omofobia, è piuttosto un'ignoranza senza briglia. Ma l'ignoranza ha sempre una radice, non è li a caso, nasce da qualcosa. Non è ignoranza fine a sé stessa, è la conseguenza di una problematica molto grave dell'essere umano di oggi.
Vi sono, a mio avviso, due differenti motivazioni che spingono alla chiusura verso l'altro.
Una nasce da ciò che non conosciamo. Cosa spaventa la gente? Lo sconosciuto; che sia di genere diverso, di colore diverso, di nazionalità diversa, di pensiero diverso, di età diversa, di idea politica diversa, di livello diverso....L'altro fa una tremenda paura proprio perché non ci è palese cosa sia. Non sappiamo come prenderlo, non sappiamo come si muove, non sappiamo leggerlo, non abbiamo i metodi di analisi che ci permetterebbe di individuarlo e questo ci fa molta, moltissima paura. Nonostante le possibilità di confronto che la cultura contemporanea ci può offrire stiamo chiudendoci e spegnendoci sempre più all'interno del nostro nido. Li dentro moriremo distrutti se non cambiamo in fretta qualcosa.
Un'altra motivazione nasce da ciò che l'altro ha di uguale a noi, ma nello specifico ciò che noi tendiamo inconsciamente a nascondere. Quindi l'altro è uguale a quella parte di noi che tanto non accettiamo e, essendoci palesata, dobbiamo rifiutarla per non confermarne l'esistenza. In questo caso non è l'altro in sé che ci fa paura, ma quello che di noi ritroviamo in lui.
Chi teme l'altro, a volte anche senza che se ne accorga, lo distrugge distruggendo così la bellezza dell'essere umano. Figuriamoci se chi teme l'altro, ed è così complessamente problematico, è un uomo, o son uomini, di forte potere sotto cui un popolo intero deve sottostare...
Io mi indigno innanzi alla paura della diversità degli esseri umani ed allo stesso tempo, da essere umano, guardo con tenera compassione coloro che questa paura la provano, perché, poveri loro, immagino quanta sofferenza dentro loro devono avere....
IO ADORO TUTTA QUELLA DIVERSITA' CHE MI PERMETTE DI CRESCERE...
Gente, volete un mondo migliore? chiedetevi quali sono i vostri di errori verso gli altri!!!!! Non sono sempre gli altri che sbagliano, altrimenti non si spiegherebbe il motivo per cui il mondo sta andando in questa direzione.
Sull'argomento ho di recente visto
questo