Ogni tanto la sera mi piace chiudermi in casa isolandomi da tutto il mondo. E' in quelle sere che mi preparo tutti gli intrugli magici per la mia bellezza. L'impacco per i capelli con l'avocado è un abitue, la maschera per il viso alla banana e yogurt si alterna a all'albume montato o a quello che il frigo offre nella serata prescelta, la crema idratante per le mani e le unghie viene dopo una ben fatta manicure....
La musica si diffonde nelle stanze lasciando fuori dalle mura domestiche i vari penrieri.
L'altra sera tutto era pronto. La musica, un energico jazz natalizio, le pappettine per capelli, per il viso, per il decolté, gli accessori per la manucire, la stanza del bagno ben scaldata...
ma
il telefonino suona. L'avevo incautamente dimenticato acceso :(
Era il proprietario dell'appartamento che è in ristrutturazione sotto il mio, quindi era il mio vicino... non vicino. "Ciao, sono qui, posso salire un attimo?" E che fare, dirgli di no?!?! Non mi sembrava educato, e poi solitamente viene quando ha proprio bisogno e per di più fa in fretta a dire quello che necessita e poi scappa via.
I capelli già impomatati dalla maschera appiccicosa sono stati nascosti da un turbante di cotone, il viso lindo lindo che attendeva la sua cremina energizzante è stato tonificato con dell'acqua di rose in attesa di proseguire l'operazione di ristrutturazione-relax non appena sarei rimasta nuovamente sola.
Mi rimetto la tuta velocissimamente ed apro la porta.
Stefano, il vicino non vicino, si accomoda sulla sedia dopo qualche struscicatina a Gilda. Insolito, solitamente sta in piedi e scappa via immediatamente.
"Stefano, desideri un caffè" - "Si, grazie".... dopo il caffè e le prime due parole niente cambia, anzi Stafano inizia a farmi domande su come si lievita e cuoce il pane. Mooltooo stranooo... Così prendo un pezzo di pane appena fatto con la MDP e glielo faccio provare. Noto un particolare appetito.
"Stefano, ma hai mangiato?" - "Non ancora"... quindi io inizio "Vuoi che ti facci la pasta? vuoi le uova? vuoi...." Niente, Stefano non ha voluto altro che il pane.
Tra una parole a l'altra Stefano nota che in cucina facevano capolino dei carciofi. "Se dovevi cucinare, fa pure, io se posso ti aiuto!" - "Ah no, non preoccuparti. Ma se ti faccio i carciofi?" - "No, no grazie. Non ho fame, veramente!"
Nonostante la mia acconciatura alquanto ridicola ed il mio viso arrossato dallo scrub appena fatto Stefano non ha dubbi in merito alla mia idea di serata rilassante. E sta li seduto, e parla, e guarda i carciofi. Così io penso, inizio a prepararli e se si cuociono glieli do subito da mangiare.
Mi metto a lavarli, mondarli, farcirli e li metto sul fuoco in una pentola stretta per far si che non si schiudano troppo durante la cottura. Nel frattempo lui nota delle fette biscottate tutte frantumate (causa una brutta caduta del pacchetto che le conteneva) ed inizia a polverizzarle come pane grattuggiato.
Stefano accompagna i lavori con storielle ed aneddoti famigliari raccontati in modo talmente buffo da farmi continuamente ridere e sorprendere di tanta simpatia e solarità che questo giovane sardo aveva fino a quel momento nascosto.
Si parlava un pò di tutto e soprattutto della cucina e delle alternative vegetariane. Ad un certo punto mi chiede "dai che facciamo le polpette di carote?!"
Io guardo l'ora, 22.00!!!!, penso ai miei capelli ormai rinsecchiti dopo 1 ora e mezza di maschera di avocado e olio di semi di lino, penso al mio volto ed allo stato in cui poteva ormai essere la cremina che era in bagno ad attenderlo, alle mie unghie e dico "Stefano apri il frigo e sentiti libero di far ciò che vuoi".
Come non detto. Ci siamo ritrovati a pulire una vaschetta di carote (veramente le ha pulite lui), a farle bollire, a condirle ciò che si trovava in casa e...
Nel frattempo che le carote bollivano l'acqua nel lavello non sgorgava liberamente. Ecco che Stefano si è messo pure a far l'idraulico smontandomi mezza cucina e pulendomi tutti i tubi. :) Sempre detto io che un vicino uomo mi serviva!!!!
Un stranissima serata, assai divertente ed appagante, che mi ha fatto sì andare a letto all'1 e mezza di notte (visto che ormai i capelli erano da lavare, e così risecchiti è stato difficile farlo), ma che mi ha regalato un nuovo amico, una pentola di carciofi pronti (visto che lui alla fine non li ha voluti mangiare) ed una marea di gustosissime polpettine vegetariane :)
Meglio di così!!!!
Meglio di così!!!!
POLPETTE DI CAROTE CON CUORE DI FORMAGGIO (le quantità sono tutte ad occhio)
carote
uova
formaggio filante (ottima anche la mozzarella che io però non avevo)
formaggio grana
pane grattuggiato
prezzemolo
curcuma
sale
pepe
prezzemolo
ghee per soffriggere
mele e formaggio (io li ho serviti come contorno sul piatto, l'abbinamento mi è assai piaciuto)
Lavare e mondare le carote, farle bollire (io le avrei cotte a vapore per non fargli perdere le proprietà). Schiacciarle e mischiarle al prezzemolo tritato grossolanamente, al sale, pepe, pangrattato, formaggio grana, uovo, curcuma. Tagliare a pettetti il formaggio, meglio se è mozzarella in modo che fila una volta cotta. Formare delle palline con le mani e mettere nel centro un pezzo di formaggio. Impanare nel pangrattato ogni pallina.
Scaldare in una padella del ghee (io ho preferito fare dorare le polpettine ma non friggerle) e metterci all'interno le polpette facendole ruotare in tutta la pentola in modo da farle sporcare di ghee su tutta la superficie. Cuocere qualche minuto e servire. Sono ottime sia calde che fredde. Io le ho accompagnate a del formaggio e ad una mela tagliata a spicchi, direi ottimo abbinamento.
Dài, che formiamo una nuova coppia con un nuovo "topolone" !!!
RispondiElimina(Ps: il topolone attualmente noto tra le comuni amiche bloggerine è mio marito, che quando cucina fa suonare le Trombe del Paradiso...) !!!
Oltretutto qs. Stefano già mi piace, perchè ho giusto delle carote in frigo che non sapevo di che morte far morire... ... E SONO VEGETARIANA !!!
MEGLIO DI COSì !!!!!!!!!!!
Un bacino...
...ps., e Gildina? Tutto okay ?
Maddy !
@ Maddy. :) bella questa!!!! Allora buone polpette con il tuo topolone ;)
RispondiEliminaGildina sta bene, aveva preso la micosi ma ora tutto è sotto controllo. E' vispa, d'animo libero ed indipendente proprio come me! Un bacione cara.
Decisamente una serata diversa dal previsto ma piacevole e ricca di scoperte! :)
RispondiEliminagrazie per aver condiviso queste polpette specialissime!
Ciao Sorriso,son contenta per te, bella serata, diversa e insolita, sono le piu' riuscite, complimenti per le polpette hanno un'aria deliziosa, complimentia tutti e due bacioni rosa a presto
RispondiEliminaCariiino! Ho letto il tuo post tutto d'un fiato! Io trovo bellissime queste cose nate senza preavviso. Inoltre quando non ci si conosce, cucinare è il modo migliore per entrare subito in sintonia.
RispondiEliminaAvete inoltre preparato delle polpettine splendide! Mai fatte di carote...
che bel modo di conoscere i vicini di casa e di scambiarsi le ricette.. magari ci nasce anche una bella storia d'amore :D
RispondiElimina@ Terry. Ogni tanto è bello lasciarsi andare agli eventi, anche per una che tende ad oranizzare ogni minuto della giornata come me :)
RispondiElimina@ Rosa. Ti mando un abbraccio. PS. per la festa di mia mamma tutto ok ;)
@(parentesiculinaria). Condivido con la tua idea del piacere di conoscere meglio la gente cucinandoci insieme :)
@ Paola. Sono venuta a far visita al tuo blog, veramente carino!! Assolutamente niente storia d'amore, ma cmq sicuramente un inizio di amicizia. Un Sorriso...
ciao Sorriso è bello ritrovarti ! Queste polpette mi danno la gioia di quelle di carne e in più hanno la leggerezza dei piatti vegetariani ! complimenti e buon fine settimana !!!!!
RispondiEliminauna serata da film.... e ... complimenti ad entrambi per queste polpette davvero sfiziose! baci. Terry.
RispondiEliminaCiao Sorriso buon fine settimana baci rosa a presto.)
RispondiEliminaciao Sorriso mi e' venuta un idea se puoi e vuoi, perche' sabato non ci troviamo da luciana seriate lo dico anche a rossella, almeno ci vediamo, cosa ne pennsi? Uniamo l'utile al dilettevole.)ciao fammi sapere l'orario quando puoi, io sono la alle tre, mi perdo nei meandri del negozio, bellissime cose sempre, hallo
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