martedì 21 ottobre 2014

UOVA ALLA ZUCCA AL FORNO...




Che caldo!!!
Lo so, è una contraddizione se solo si legge il post della scorsa settimana. Ma il tempo è causa delle nostre contraddizioni.
Il sole splende, ed è una meraviglia stare ad osservare la natura in queste giornate. I colori dell'autunno divengono ancor più accesi ed il paesaggio rasserena.
Ho sempre detestato l'autunno, le foglie che cadono, i primi freddi, le canottiere; per di più da quando ho i capelli corti il freddo è ancora più temuto dalla mia nuca e dalle orecchie. Chissà sa mai mi abituerò?!
Ma in questi strani giorni di splendido sole e di temperature ancora alte tutto sembra una favola.
Non è che ci metterei la firma per questo stravolgimento climatico, ma dato che è così la situazione,  nel frattempo me la godo!
  
Il lato bello dell'autunno?
Sabato siamo andati a far castagne, divertente!
Ricordo quando ci andavo con i miei genitori e si portavano a casa sacchi della spazzatura pieni zeppi di castagne gustosissime. Anni ed anni fa, storie passate...
E' bello stare in mezzo al bosco, mettere i piedi sulle foglie ed il terriccio morbido del sottobosco. Scoprire una marea di funghetti che qua e là decorano il paesaggio. Annusare quell'aria pulita, sentire il rumore del bosco.  I n c a n t e v o l e !
Perdersi tra alberi e stare ad ascoltare i fruscii dell'altro per capirne la distanza, osservare tra i rami i lontani movimenti.
Abbiamo fatto una gara, vinceva chi in un'ora raccoglieva più castagne. Una orgogliosa bergamasca montanara come me non poteva permettere che un pugliese vincesse una gara simile!! Ad un certo punto è una questione d'orgoglio! Pure tra marito e moglie!!
Ho vinto! Ovviamente! Ammetto che per poco più di 500 gr, ma poco importa di quanto, importante è vincere a volte e non perdere la faccia e la nomea :D
 
Altro lato piacevole dell'autunno?
L'autunno offre anche la zucca, di cui io sono golosissima.
Non solo la utilizzo nelle mie colazioni aggiungendola agli estratti di frutta e verdura, in questo periodo non manca nei miei pranzi abbinata a qualche cereale e nelle cene, sia come contorno che come pezzo principale. 
Ecco una alternativa con le uova al forno. 


UOVA ALLA ZUCCA AL FORNO
zucca a fette
uova (ricordatevi di prendere quelle di galline libere e felici)
olio evo
sesamo
sale
pepe

Contorno:
Finocchi
carote
erba cipollina
panna di soia
curcuma
sale
pepe

Irrorate leggermente di olio una pirofila ed adagiate all'interno le fette di zucca. Versate sopra alla zucca le uova cercando di non rompere i rossi e di tenerli separati l'uno dall'altro. Spolverate con abbondante sesamo, un pizzico di sale e pepe.
 
In una pirofila a parte, dopo averla unta di olio, adagiate i finocchi e le carote già precedentemente sbollentati. In una cocottina mescolate bene la panna con un po' di curcuma, il sale, il pepe ed abbondante erba cipollina. Versare la cremina sopra le verdure.
 
Infornate tutto per 15 minuti circa a 180°.
 
 
 
 




Ecco Sole e Luna nei loro abbracci sonnecchiosi.
Sono un vero spettacolo. Tenerissimi entrambi.
Finalmente ora stanno bene, eliminate le pulci, sterminati tutti i vermi, placato il problema alle vie respiratorie e pure cresciuti (lui 2.65 hg, lei 2.53 hg).
Sono due pelosi dolcissimi, con tanta voglia di coccole e di giochi.
E' uno splendore stare a guardarli mentre giocano o mentre si leccano l'un l'altro.
Riempiono le mie giornate di una meravigliosa tenerezza.





lunedì 13 ottobre 2014

KOMBUCHA... cosa è, a cosa serve, come si utilizza...


Sopra: un kombucha in piena attività di fementazione




Sotto: un kombucha vecchio che è bene sostituire (il colore passa dal bianco al marroncino)



Mi piace provare cose nuove, sperimentare e scoprire le varie alternative naturali, soprattutto quando queste cose hanno l'etichetta del "fa bene!".
Senza essermi poi tanto informata in modo approfondito, ma incuriosita dalle fotografie varie trovate in rete e da qualche commento letto, questa estate mi sono messa alla ricerca del Kombucha.
L'ho trovato da Lorenza che oltre al dono si è anche resa disponibile a fornirmi le nozioni base per far si che io potessi sistemare in modo corretto il nuovo arrivato a casa mia.
Un po' come per i kefirini anche il kombucha necessita di particolari attenzioni essendo "vivo".

Non avendolo mai visto dal vivo il kombucha, quando mio marito, che ha fatto la spola tra me e Lorenza, me lo ha portato a casa un po' di ribrezzo l'ho provato. Non è che sia proprio così bello da vedere! Ammetto che ho avuto un forte tentennamento prima di decidermi di prenderlo in mano per spostarlo da un contenitore ad un altro. Il primo pensiero è stato "che faccio? Mica lo prendo con le mani!?!?", in abbinata c'era una faccia incerta e mezza disgustata, ma tutto è finito in pochi minuti, dopo la prima volta state certi che proprio non ci sia fa più caso.
Il fatto è che è un po' diverso dalle cose conosciute, e quindi si può stare quel attimo a valutare la situazione. Ho notato che tutti quelli che passano da casa mia e lo vedono nei suoi vasi rifanno quella faccina che è tra l'incertezza ed il disgusto.
 
Sta di fatto che questo "fungo" ha talmente tanti effetti positivi che è il meno dei mali l'approccio che si ha la prima volta.
In realtà mi correggo subito, nonostante lo si definisca per comodità fungo il Kombucha è una unione di lieviti e batteri.
E' un probiotico naturale che batte 1000 ad 1 quelli tanto pubblicizzati che si trovano nei supermercati immersi in tutta quella plastica usa e getta.
Ha forma rotonda ed il colore va dal nocciola chiaro al marroncino (quando il colore diviene scuro è bene cambiarlo - mai buttarlo nel wc! meglio concimarci il giardino). Si moltiplica formando nuovi strati trasparenti che poi si staccano dalla "madre", che è lo strato più vecchio.
 
E' stato scoperto nel 2.000 A.C. in Cina, ma non si sa con precisione da dove arrivi. Il suo utilizzo è stato preponderante in oriente come in Russia. Viene chiamato in una marea di modi differenti, anche in una stessa nazione. La sua preparazione è venduta anche nei negozi, la si trova a volte in quelli bio.
Come per la maggior parte delle cose che fanno bene trovo che non abbia senso acquistarlo già fatto, molto meglio prepararlo da sé.
Solitamente è buona norma regalare i figli di kombucha alle persone che si conoscono, così da agevolarne la diffusione e permettere a tutti di trarne i benefici che offre.
Per la sua gestione serve pochissimo, solo tè verde o nero e zucchero, meglio lo zucchero bianco.

ISTRUZIONI:
Come prepararlo (ho letto diversi consigli in merito alle quantità e tempi di infusione del tè, questo è il metodo che utilizzo io):
Si prepara del tè verde (1750 ml di acqua e due cucchiaini di tè verde assolutamente bio lasciati in infusione per circa 15 minuti). Una volta filtrato il tè si aggiungono 80 gr di zucchero bianco (ho letto che quello di canna tende a dare un gusto molto amaro al tè dopo la fermentazione, io in realtà le prime volte non avendo in casa zucchero bianco ho utilizzato quello di canna, ora comunque mi attengo ai consigli che ho ricevuto). Si mescola molto bene e si fa raffreddare bene il tè (il kombucha in un ambiente troppo caldo morirebbe). Si versa il tè all'interno di un recipiente di vetro, meglio se largo in modo che il kombucha stia in orizzontale e non in verticale - se, come me, avete spazi ridotti in casa e siete quindi costretti ad utilizzare recipienti verticali sceglieteli almeno con la bocca larga e comunque di un diametro  accettabile. Si mette il kombucha dentro nel tè, la prima volta che ricevete il kombucha con esso vi sarà un po' di liquido della precedente cultura, versate anche questo dentro nel tè, aiuterà il vostro fungo ad attivarsi. Si copre il contenitore con solo un fazzoletto o un tovagliolo di carta che si blocca con un elastico.
Alcuni versano nel tè anche un po' di aceto, io non l'ho mai messo.
Cosa importante, il kombucha sopporta solo il vetro, la porcellana e la plastica. Quando lo si deve spostare da un recipiente all'altro lo si deve fare con le mani ben pulite o al massimo con posate di plastica, si deve porre attenzione a che non tocchi mai metalli, nemmeno l'acciaio inossidabile.
 
Quanto e come tenerlo in fermentazione.
Io il mio lo tengo in fermentazione una settimana circa. Lo si può tenere anche per due settimane o più. E' una scelta personale, di gusto. I giorni che scorrono cambiano il gusto della bevanda che man mano passa da un gusto dolce ad acido. Nel passare dei giorni gli zuccheri vengono trasformati dai batteri ed acquisisce così un gusto più acido.
Importante è anche la temperatura che influisce in modo differente sulla coltura, meglio che si aggiri intorno ai 20 gradi. Ho letto che alcune persone tengono sempre a temperatura costante il loro kombucha con tecniche di riscaldamento adeguate.
Lo si deve porre in un posto e non spostatelo fino al cambio del tè. Il luogo dove lo si  ripone può essere illuminato ma anche buio, importante è che non sia mai esposto ai raggi solari.
Durante la fermentazione il kombucha può stare sia sulla superficie della tè che alla base del recipiente, non è significativo dove sta. Ogni volta che si cambia il tè del kombucha si trova  comunque una patina trasparente sulla superficie, è un figlio, una nuova kombucha. Lo si deve lasciare insieme alla madre per alcune settimane (4 o 5) e poi si iniziano a gestire separatamente le due colture.
  
Come consumarlo.
Quando il kombucha è pronto si deve preparare il nuovo tè (verde o nero che sia). Una volta raffreddato lo si  versa nel recipiente di vetro ed si adagia all'interno il kombucha.
Il liquido dove era prima il kombucha a questo punto è fermentato e pronto per essere consumato. Questo deve essere  versato in più bottiglie di vetro che poi devono essere chiuse con il tappo, meglio se di sughero, e messe in frigorifero. Si deve fare attenzione a non riempire mai la bottiglia fino all'orlo perché a causa delle fermentazione che continua il gas potrebbe far saltare il tappo non avendo spazio adeguato nella bottiglia. Alcuni consigliano di lasciare a fermentare altri 5 giorni prima del consumo il tè di kombucha imbottigliato. Io per motivi di spazio ridotto in casa sono costretta a procedere subito con il consumo.
E' bene filtrare il tè mentre lo versate nelle bottiglie, un po' di sedimento c'è sempre.
Il gusto a me ricorda tanto il sidro di mele, e coloro a cui l'ho fatto provare concordano con me. Se il gusto non è di gradimento si può allungare con un succo che piace in modo da rendervelo più attraente.
 
Quando consumarlo.
E' bene berne 3 bicchieri al giorno.
Uno la mattina a digiuno, uno dopo il pranzo, uno la sera prima di coricarsi.
Io in settimana non riesco a bere il bicchiere del post-pranzo, così lo bevo al rientro dopo il lavoro.
Dato che è una bevanda molto digestiva il bicchiere della sera spesso lo bevo subito dopo cena. A ognuno la scelta di quando berlo.
Ne si può bere anche di più se lo si desidera, non vi sono limitazioni, a me capita di berne anche in altri momenti essendo di mio gusto.
 
Lavarlo
Un'altra operazione che ho letto è quella di lavare il fungo, c'è chi consiglia di farlo prima di metterlo nel nuovo tè, c'è chi invece addirittura consiglia di non lavarlo mai. Io non lo ho mai lavato e tantomeno penso di farlo.

Dove trovarlo.
Lo vendono, io non lo comprerei mai. Come il kefir o il lievito madre anche il kombucha viene regalato, o al massimo barattato.
In Facebook trovate un gruppo dove si barattano kefir e kombucha.
Altrimenti vi sono vari blog come il mio a cui potete richiederlo. Provate anche a spargere la voce tra i vostri conoscenti, può essere che qualcuno lo abbia da tempo.
 
 
 
 
Ed a questo punto ecco la lunga lista degli effetti positivi del kombucha (ho preso questo elenco dal testo "Kombucha il fungo miracoloso" con integrazione di altri testi)
  • allunga la durata della vita
  • è un salutare rimedio contro varicella e fuoco di sant'antonio
  • riduce la formazione di rughe
  • scoraggia la formazione del cancro, ed in caso di malattia può essere di complemento ad altre terapie (in caso di chemioterapia o radioterapia aiuta il corpo a liberarsi dalle tossine accumulate)
  • previene sintomi sfavorevoli della menopausa
  • ripristina l'acutezza visiva
  • rinforza i muscoli delle gambe
  • guarisce le artriti
  • migliora la pulsione sessuale
  • cura il sudore dei piedi, la costipazione, i dolori alle articolazioni ed alla schiena
  • guarisce gli ascessi
  • pulisce il colon e l'intestino
  • aiuta la digestione
  • guarisce le arterie occluse ed il diabete, migliora la circolazione sanguigna
  • rinforza i reni
  • guarisce cataratte e malattie cardiache
  • ridà appetito e guarisce i disturbi del sonno
  • riduce le probabilità di calcoli e problemi al fegato
  • riduce l'obesità e blocca la diarrea
  • cura le emorroidi
  • aiuta a ridare colore ai capelli grigi; aiuta in condizioni di calvizie
 
 
 
Essendo io una semplice "casalinga impegnata" e non un tecnico vi consiglio di approfondire ulteriormente questo interessante argomento, per non farsi affascinare semplicemente dai soli benefici del kombucha ma anche per comprendere l'importante discorso sulla fermentazione.
Consiglio di leggere a tal proposito la parte della tesi di Giuseppe Limido in cui parla del kombucha
C'è anche il testo di Sven-Jorg Buslau che potete acquistare.
e Qui e qui altre splendide informazioni utili....
 
In inglese in internet si trovano molti siti che parlano del kombucha, io sono un po' limitata, però consiglio Questo e vi lascio questa pagina dove trovate il kombucha essiccato per i cani :)

Cercate su Google immagini il kombucha, ne vedrete anche di immensi.
 
Ho trovato pure chi il kombucha l'ha messo in una canzone system of a down sugar, (qui la traduzione del testo) io non amo il genere ma mi ha fatto ridere scoprire questa canzone :)

 
 Aggiornamento: c'è chi inoltre coltiva e studia il kombucha per trasformarlo in un capo di abbigliamento, guardate questo video. Bravissima Suzanne Lee!!
 

venerdì 10 ottobre 2014

Ciao Gigi...

 

 
 
Io ho avuto l'immensa fortuna di avere due papà.
Uno il mio splendido papà Elio che mi ha dato la vita e mi ha dato e mi da una immensa marea di amore.
L'altro il mio papà Gigi che mi ha insegnato a vivere la mia vita e mi ha aiutato ad acquisire la mia libertà. In realtà Gigi è stato pure un po' padre di entrambi i miei genitori e pure di mio marito.
 
Io sono veramente fortunata.
Una sorte propizia mi ha fatto godere delle parole e dei gesti di entrambi i miei papà.
 
In questi giorni Gigi ci ha lasciati.
Non piangiamo, siamo tristi perché sappiamo che lui non c'è più in modo palese nelle nostre vite, ma siamo consapevoli che lui sarà per sempre nel nostro presente, anche quando il presente diverrà futuro. I suoi insegnamenti sono in noi.
 
Gigi sarà sempre con noi, e con chiunque desideri conoscerlo, anche con gli scritti
doni che generosamente ha dato a tutti
con il Blog Gigi Cortesi
con il Blog Polis Ethos Logos
che rimarranno entrambi fissi, spero per anni ed anni, sui suoi ultimi post.
 
Rimarrà con noi con il suo meraviglioso libro La Tenerezza Dell'Eros, che ho sempre pensato fosse bene rendere tutti obbligati a leggere. Perché fa capire, fa respirare, aiuta ad amare.
 
Sarà con noi con tutti i suoi libri, le sue poesie, i suoi divertentissimi e taglienti aforismi, i suoi articoli...e interviste...
 
Ricorderò per tutta la vita l'Amore che aveva per sua moglie, il rispetto e l'impegno che vedevo in questo Amore. Mi hanno insegnato tanto Gigi e Rosi.
 
Lo ricordo quando mi fissava con la testa un po' abbassata per guardarmi bene al di sopra degli occhiali che gli scivolavano leggermente sul naso. Ricordo quando picchiava le sue nocche dure sulla mia testa quando dicevo qualche corbelleria. Ed il suo Sorriso... il suo inconfondibile Sorriso...

Un mangiatore di vita, di libri, di gente, di diversità. Un curioso, un saggio.

Ciao Gigi...

giovedì 9 ottobre 2014

FUNGHI AL FORNO





E' arrivato l'autunno.
 
La scorsa domenica il sole era ancora molto caldo e si girava all'aperto in mezza manica.
Da lunedì invece ci ha avvolti un cielo plumbeo che rilascia da giorni goccioline fitte ma sottili di acqua. Il tempo sarà così per un bel po' di altri giorni dicono le previsioni.
Non è molto freddo, ma l'umidità fa la differenza.
La sera una sorta di nebbiolina invade alcune zone della città.
I calzettoni pesanti erano li che mi attendevano, io freddolosa come sono giro già per casa come se fosse novembre. Calzettoni e maglioncione, del resto non è ancora periodo di accendere il riscaldamento e quindi in casa un po' di fresco lo si sente, soprattutto nei momenti di relax.
Sogno pensando a quando riuscirò ad avere una casa tutta mia con la stufa che permette di intiepidire queste prime serate uggiose.
 
Nel frattempo che la stufa non c'è ho ben pensato di accendere il forno, almeno quello è a disposizione.
Niente di più tipico di funghi e zucche per inaugurare questi primi giorni di ottobre.
Ecco così che sono finite nel forno le patate con la zucca ed i funghetti.
A cottura terminata il forno rimane aperto per agevolare il raffreddamento e per dare un adeguato tempore a noi che mangiamo, ne godono anche gatti che occupano sonnecchiando la sedia che c'è in più in cucina.
 
Non è di mia consuetudine cucinare utilizzando l'aglio benché il gusto sia di mio gradimento. Ammetto che per questi funghetti ci sono andata un po' pesante con il trito di aglio, temo che tutti coloro che sto incontrando quest'oggi abbiano ben capito cosa ho mangiato ieri sera. Spero che mio marito oggi non abbia importanti appuntamenti... altrimenti c'è il rischio che li sbatta tutti a terra! :D :D
 
 
 
FUNGHI AL FORNO
funghi (per me i cardoncelli)
aglio
prezzemolo
alloro
olio evo
sale
pepe

Patate
zucca
olio evo
sale
rosmarino

Patate e Zucca
Lavate e togliete la buccia delle patate. Tagliatele a pezzettoni. Avendo le patate una cottura più lenta rispetto alla zucca io le ho sbollentate in pentola per ammorbidirle.
Lavate e mondate la zucca, tagliate anch'essa in pezzi grossolani.
Versate in una pirofila da forno uno strato di olio, adagiatevi poi le patate e la zucca che spruzzerete con altro olio. Salate e cospargete il rosmarino.
 
Funghi
Pulite i funghi dalla terra. Se necessitano di essere lavati fatelo velocemente sotto un getto di acqua corrente fredda. Tagliateli poi a pezzetti.
Versate in un recipiente l'olio evo. Tagliate finemente l'aglio e versatelo nell'olio, unitevi poi abbondante prezzemolo essiccato e mescolate bene. Mettete in una pirofila da forno un leggero strato di questo olio ed adagiatevi sopra i funghi. Spolverate con sape e pepe e riversate il rimanente olio su tutti i funghi, mettete anche qualche foglia di alloro.
 
Infornate sia le patate con la zucca che i funghi a 180° per circa 20/30 minuti.
A metà cottura rimestate sia i funghi che le patate per meglio insaporirli e cuocerli.

mercoledì 1 ottobre 2014

DOPO L'ARCOBALENO...



Ciao a tutti.
Rieccomi dopo ben due mesi di... di tutto e di più.

Ci ha da poco lasciati quest'estate strana, fredda e molto bagnata.
Con poche delle mie adorate cene all'aperto, sul terrazzino, sul tavolino stretto ma piacevole perché stimola la conversazione stare li fuori, a mangiare faccia a faccia ed a guardare il cielo.
E' stata comunque un'estate piena di cene crudiste, spesso impostate all'ultimo momento, di tanti gelati, e di domeniche al lago (anche se ogni tanto si doveva correre a casa perché arrivava l'acquazzone, ed in moto non è poi così tanto bello, anche se a volte può ugualmente essere romantico). Un'estate di pochi vestitini leggeri, quelli che adoro io, che ora mi aspetteranno nell'armadio per il prossimo anno.



Questa estate l'ho vissuta con tanti momenti di relax e di tranquillità interna.
Ho avuto molti momenti liberi, di dolce far nulla. Che poi qualcosa si fa sempre, ma è stato un fare per rilassarmi.
Quando pioveva leggevo, quando c'era il sole mi mettevo sul terrazzo seduta sulla sdraio e con le gambe sopra il pouf. Dopo il lavoro mi sono spesso abbandonata dormicchiando con il libro in mano o prendendo il sole. Ogni tanto mi mettevo anche sul divano con le gambe incrociate a lavorare la lana (il mite caldo ha permesso di maneggiare la lana senza problemi in tutti i mesi estivi).

Ogni anno alla fine dell'estate il mio desiderio è di fare "Repeat", tornare a fine maggio per rigodermi tutti i mesi per me più belli. Quest'anno stranamente ho voglia di andare avanti, non vorrei tornare indietro.
Non che io desideri fiondarmi nel freddo dei mesi che verranno, nell'acqua e nell'umido che ci viene incontro. Desidero procedere, allo stesso modo di quando si guarda un film e si vuol sapere cosa viene dopo.



Questa strana estate se ne è andata portando con sé anche il nostro adorato Spruzzino. Quanta sofferenza.
Solo chi ha vissuto o vive con un animale e con esso condivide giorno dopo giorno la vita può capire che cosa vuol dire soffrire per loro. Sentire la loro mancanza.
Sono figli a cui ogni giorno pensiamo, dal primo giorno in cui entrano nella nostra vita fino all'ultimo, impossibile non sentirne la mancanza!



L'agosto io e mio marito lo abbiamo vissuto con questa tristezza nel cuore. Il nostro cucciolo ha saputo però abbandonarci nel migliore dei modi, senza sofferenze per lui e nel momento in cui io e mio marito avevamo modo di stare insieme da mattina a sera. Come sempre l'essere uniti ci è servito per sostenerci.

Le giornate di vacanza sono trascorse con momenti di pausa, tanti. Come se ogni tanto si schiacciasse lo stop tra un'azione e l'altra, e si sospendesse tutto in un fermo immagine senza tempo.



Sicuramente i viaggi fanno bene all'anima, aprono la mente, liberano il cuore.
La natura della Slovenia ci ha offerto l'opportunità di svagarci nel suo splendore, è stato terapeutico tutto quel verde.
Abbiamo vissuto giornate senza tempo, senza obblighi, proprio come necessitavamo.
Sia quando eravamo baciati dal sole che quando la pioggia ci inzuppava ci sentivamo immersi in un ambiente che ci aiutava e ci purificava.




Al nostro rientro c'erano già due piccoli cuccioli che ci aspettavano.
Quegli insopportabili primi giorni di casa vuota sono stati veramente pochi.
Tra i tanti cagnoloni di una splendida amica da alcuni giorni vivevano due micetti,  fratellini di circa 3 mesi. Aspettavano noi...

Dopo averli conosciuti siamo resistiti due giorni, poi "per prova" li abbiamo portati a casa.
Le nostre facce esprimevano chiaramente le nostre perplessità... forse un po' troppo presto, forse nei giusti tempi... sta di fatto che non appena entrati in casa i due pelosi sono stati immediatamente parte di questa nuova famiglia che grazie a loro si è ricreata, trasformata.
Perché è così la famiglia che piace a me, aperta verso chi può dare amore.



Sole e Luna
Due splendidi opposti, doni della natura.

Ora eccoci pronti per il futuro e per le sue altre novità...

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