lunedì 26 maggio 2014

DETERSIVO PER LA LAVATRICE FAI DA TE, COME LAVARE IN MODO PIU' ECOLOGICO...




Sempre più di frequente mi capita di dare consigli in merito al modo pulire la casa. Prima di tutto come lavare i panni, cosa un po' strana dato che io non sopporto lavare i panni, stenderli, ritirarli, stirarli... Diciamo che ne farei volentieri a meno, ma sà da fà!
Ricordo che mia nonna mi raccontava sempre delle ore ed ore che da giovane spendeva al fiume/lavatoio per lavare i panni suoi e delle persone che serviva, a lei piaceva molto; ancor di più le piaceva l'atto della cura dei panni una volta che venivano stesi, li rigirava più volte per farli asciugare quanto prima e poterli stirare e riporre negli armadi velocemente. Anche io a volte seguo i panni rigirandoli in continuazione, ma vi confesso che mi capita pure di dimenticarli asciutti sullo stendino per giorni.
Per di più non amo lavare a mano, benché mia madre più di metà dei panni mi abbia insegnato (o dovrei a questo punto dire non proprio tanto insegnato) che è bene lavarli a mano e tuttalpiù fare solo una centrifuga finale in lavatrice per togliere l'eccesso di acqua.
Con la lavatrice per me esiste: il bianco e tutto il resto del mondo (che significa qualsiasi altro colore che non sia bianco o chiarissimo). Ciò vuol dire che ho rovinato di tutto perché il nero, il rosso, il viola... non sono sempre compatibili tra loro :). Ed a peggiorare la mia situazione vi dico pure che dimentico spessissimo nelle tasche i vari fazzolettini di carta che mi ritrovo distrutti in minuscolissimi pezzettini tra  panni una volta finito il lavaggio.
 
Quindi qui non starò a raccontarvi di come fare per usare la lavatrice al meglio sentendomi una dotta, perché in sincerità non potrei mai farlo, ma vi racconto come faccio io a lavare i panni e quali prodotti utilizzo al fine di rispettare il più possibile la natura (almeno qui sono bravina!!) e consumare meno denaro.
I detersivi che si trovano nei supermercati sono per la maggior parte inquinanti e soprattutto ultra costosi. Gli ammorbidenti, che trovo abbiano spesso profumi indecenti, oltre che costare tanto sono inutili.
Ma riuscire a farla capire alle massaie che possono non spendere i soldi per tutti quegli ammorbidenti è un lavoraccio. A loro piace così! ed il profumo che le marche conosciute lasciano sui panni a loro parere rende i panni più puliti.
Lasciamo perdere per ora il discorso sui disinfettanti che proprio non sopporto... vi dirò cosa faccio io.
 
La temperatura. Il mio metodo di lavaggio prima di tutto si basa sull'attenzione alle temperature. Vada per quella volta ogni tanto che gli indumenti bianchi necessitino di un lavaggio ad altissime temperature... ma proprio quella volta e non come consuetudine. La maggior parte delle persone lava i propri panni pensando che siano ultra luridi e chissà quanto unti. In realtà oggi ci si cambia di abbigliamento così tanto spesso che generalmente si devono ripulire solo dal sudore. Ovviamente chi fa dei lavori per la quale ci si sporca particolarmente deve avere delle accortezze in più nel lavaggio, a partire dalla temperatura, ma per tutti gli altri è bene non eccedere inutilmente.
Temperature eccessivamente alte comportano due cose negative: la facilità di rovinare i panni, maggior consumo di energia.
Io di regola tengo la temperatura che si aggira intorno a 50° per i panni bianchi, ma a volte la abbasso anche ai 45° se so che sono solo da rinfrescare, e 30° per i colorati.

Il detersivo. Da anni ho trovato il mio metodo per lavare e ne sono decisamente soddisfatta. Il sapone di marsiglia. La maggior parte delle persone mi guarda perplessa quando pronuncio la parola marsiglia :), si immagineranno la lavatrice piena di schiuma traboccante.
Nell'ultimo anno il sapone non lo acquisto più ma lo produco io stessa (solo con olio di oliva, ed a volte pure di scarto, acqua e soda caustica). Che sia di autoproduzione o meno il sapone è ottimo oltre che per il lavaggio a mano anche per quello in lavatrice.
Io grattuggio il sapone, lo metto in un contenitore e man mano che mi serve ne prendo quel po' che basta per il lavaggio in corso. Lascio le scagliette di sapone in una bacinella con dell'acqua calda per qualche minuto (dai 2 ai 10) per farlo sciogliere bene. Una volta gelatificato lo riverso direttamente nell'oblò. La quantità ovviamente varia in base a quanti panni ho da lavare ed al fatto che siano bianchi o meno, veramente sporchi o solo da rinfrescare.
Io non utilizzo tanto sapone, ne utilizzo la giusta quantità, si deve porre attenzione, oltre al tipo di sapone che si utilizza anche alla quantità. Qualche anno fa avevo letto un articolo che parlava di monodosi, il nuovo indirizzo commerciale di molte aziende di detersivi, raccontava di quanto le donne abituate ad utilizzare ingenti quantitativi di prodotto per la pulizia siano avverse alle monodosi perché convinte che a causa delle ridotte dimensioni non pulissero realmente a fondo. Un effettivo limite mentale.

Per aumentare la capacità di lavaggio a volte unisco un cucchiaio di bicarbonato al sapone mettendo anch'esso direttamente nell'oblò.


 

Il disinfettante. Io non ho mai utilizzato disinfettante. Nemmeno se avessi la casa piena di bimbi ne utilizzerei uno di quelli pubblicizzati in TV. Come sempre alti costi e poca resa. Per di più ricordatevi che tutte le confezioni dei detersivi acquistati comportano inquinamento una volta smaltite!!!
Al posto del disinfettante commerciale metto nell'oblò un cucchiaio di bicarbonato con qualche goccia di olio essenziale di tea tree o di lavanda (in questo caso tendo a preferire il "lavandino" che è più economico ed ha lo stesso potere della lavanda). Ovviamente entrambi bio. Mai mettere l'olio essenziale puro direttamente sui panni, potrebbe macchiarli, sempre mescolarlo con del bicarbonato o sale.

L'ammorbidente. Non penso di averne mai comprato un solo flacone. Ricordo che quando lavoravo da un grossista di prodotti per la casa una volta mi regalò alcuni flaconi di ammorbidente. A mia volta li ho regalati tutti ad una anziana vicina di casa che non viveva senza i suoi prodotti commerciali (che peccato che alcuni anziani non ricordino come facevano da giovani).
Io utilizzo sempre l'aceto di vino bianco. Il più economico, comprato nei discount. Riempio con esso il reparto per l'ammorbidente della lavatrice. Vi assicuro che i miei panni non puzzano di aceto!!! E' il timore di tutti coloro che non lo hanno mai utilizzato.
Alcuni anni fa cercando di convincere mia suocera a lasciar perdere l'ammorbidente a favore dell'aceto ho dovuto fare una lavatrice con i miei panni per darle la prova che non dicevo menzogne. Ne è rimasta soddisfatta. :)
Al posto dell'aceto potete utilizzare anche un cucchiaio di bicarbonato, magari unito a qualche goccia di olio essenziale di lavanda per profumare i panni.
La mia attuale lavatrice ha due scomparti per gli ammorbidenti, il primo lo riempio con l'aceto, ed ogni tanto verso nel secondo un po' di bicarbonato con 3/4 gocce di olio essenziale di lavanda/lavandino.

Pieno carico. Capita anche a me a volte di non riuscire a riempire la lavatrice e di pensare ad un carico limitato. E' un peccato. Anche se c'è l'opzione apposita per il mezzo carico vi è comunque un elevato utilizzo di energia, pari al carico intero, e la quantità di acqua non sarà comunque così ridotta! Quindi è sempre meglio attendere una settimana per unire altri panni e fare un lavaggio normale.

Pulizia della Lavatrice. L'utilizzo dell'aceto e del bicarbonato mi permette di tenere bella pulita anche la lavatrice stessa, non ho mai avuto problemi di calcare (nella casa dove ho vissuto per circa 10 anni con una media di 2 lavaggi a settimana ho avuto sempre una pulitissima lavatrice nonostante l'acqua fosse terribilmente calcarea).
Ogni 6/7 di mesi faccio comunque un lavaggio generale a vuoto dove verso sempre il mio aceto di vino bianco nel cestello. Direi decisamente economico e soprattutto veramente rispettoso sia dell'ambiente che della stessa lavatrice.


E' importantissimo porre attenzione a come laviamo i nostri panni principalmente per due motivi:

Ridurre l'inquinamento. Dobbiamo impegnarci sempre di più. Se ogni famiglia fa in media due lavatrici a settimana, oltre ai lavaggi dei panni fatti a mano,  potete ben pensare a quanto inquinamento produca. Dobbiamo tenere ben presente che tutto quello che noi versiamo nella ns. lavatrice per pulire i panni deve essere quanto più rispettoso per la natura. Rispettando la natura rispettiamo noi stessi e gli altri.

Pulire i tessuti. Inoltre è bene sapere che spessissimo il detersivo tradizionale non se ne va completamente dai nostri capi, al contrario si ferma tra le fibre del tessuto. Questo è decisamente dannoso per la nostra pelle, soprattutto per quelle più delicate o quelle con predisposizione allergica. L'ammorbidente che dovrebbe aiutare l'acqua a pulire definitivamente il capo dal sapone e renderlo morbido al contrario tende a non liberare il tessuto, cosa che invece fa l'aceto, e nel tempo ne risente la pelle ed il capo stesso.
Gli sbiancanti invece? non li sopporto proprio. Coprono la macchia fingendo a livello ottico che non ci sia più, ma in realtà è sotto...



Le abitudini fanno parte di noi, ma con un po' di consapevolezza e di impegno possiamo sempre migliorare. A volte migliorare vuol semplicemente dire fare di meno, risparmiare, tutte cose a nostro favore. Vuol anche dire documentarsi ed aprirsi a cose nuove.
Io questo impegno lo metto in quello che faccio perché tengo particolarmente all'argomento inquinamento. Spero anche voi!!

un Sorriso...
 

giovedì 22 maggio 2014

CENTRIFUGATO DI CAROTE E MANDORLE



Io ho perennemente sete, non mi muovo di casa senza una bottiglietta dell'acqua in borsa. Solitamente in inverno adoro bere durante le ore di lavoro e la sera vari tipi di tisana perché oltre a piacermi mi fa stare bene bere cose calde. Ma oltre alle tisane in inverno ed in estate, motivo in più per rinfrescarmi, bevo anche tanti centrifugati.
Il centrifugato mi aiuta, oltre a dissetarmi, anche ad assumere maggior vitamine senza necessariamente assumere pure un eccesso di fibre.
La mattina ne bevo una tazzona a colazione, avendo da un anno abbandonato completamente i vari latti vegetali. Il pomeriggio dopo il lavoro o prima di cena mi cullo con una bicchierone di estratto di frutta e verdura.
Ho acquistato circa un anno fa un favoloso estrattore. Ci siamo a lungo documentati ed abbiamo capito che la nostra centrifuga oltre a farci sprecare tanta frutta e verdura, perché non spremeva bene la materia prima, tendeva a scaldare anche troppo il cibo mentre lavorava nella spremitura. Così abbiamo fatto un piccolo investimento ed abbiamo acquistato l'estrattore dell'Angel.
Ammetto che serve un po' più di pazienza nella preparazione, questo perché in primis si deve tagliare in pezzi piccoli il cibo, questo rispetto alle centrifughe in commercio oggi che si pavoneggiano per la capacità di poter spremere una mela intera e far così risparmiare il tempo dello sminuzzamento del cibo a chi materialmente si mette a preparare il succo.
Inoltre serve anche più tempo nell'estrazione stessa, dato che funziona più lentamente rispetto alla centrifuga che avevamo, il motivo è dato dal fatto che non deve riscaldare il cibo per preservarne tutte le proprietà nel succo.
Inoltre anche la pulizia necessita del suo tempo.
Rispetto alla solita centrifuga questo estrattore ho calcolato che mi prende circa 15 minuti in più per tutto, ma nonostante questo io non tornerei mai ad una semplice centrifuga. L'estrattore mi ha decisamente soddisfatta! La quantità di succo che ho oggi, a paragone di quantità di cibo,  è decisamente superiore spremendo a fondo il cibo e facendomi risparmiare buona parte degli scarti che si sono notevolmente ridotti.
Per di più posso utilizzarlo anche per spremere i frutti oleosi, la mattina spremo spesso anche un cucchiaio di semi di lino, ed a volte un po' di mandorle che danno un  meraviglioso gusto al mio succo. Posso farci anche il latte vegetale spremendo i frutti oleosi con un po' di semplice acqua.

Vi lascio una delle ultime abbinate preparate, da leccarsi i baffi!!
 
 

CENTRIFUGATO DI CAROTE E MANDORLE
3 carote
10 mandorle
1 pera
1 sedano

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