mercoledì 27 febbraio 2013

COSA CENTRANO: LE PALLINE DA GOLF CON LA RIFLESSOLOGIA?

 
 
Adoro i massaggi e mi piace e credo molto nella riflessologia. Penso e son convinta che sia i massaggi che la riflessologia debbano però essere fatti solo da coloro che ben conoscono il corpo umano e hanno una dimistichezza nel toccarlo/massaggiarlo. I danni sono molto più facilmente provocabili di quel che si pensa.
Ho un'amica che qualche anno fa si è messa a fare la scuola per divenire massaggiatrice. Non perché io non mi fidassi di lei ma mai mi son fatta toccare durante il periodo scolastico e tantomeno immediatamente dopo. Ora, solo dopo alcuni anni di pratica e di approfondimenti con corsi vari e massaggi molteplici, starei tranquilla a farmi mettere le mani addosso. Ovviamente né le scuole fatte né la quantità di ore passata a massaggiare non fanno di un massaggiatore un buon massaggiatore, ma questo lo si può capire o intuire solo dopo almeno una seduta.
Di recente ho dovuto fare dei massaggi alla cervicale in un centro specializzato, un tamponamento mi ha obbligata a tutto l'iter per prevenire disturbi post trauma cervicale.
Mi avevano assegnata ad una massaggiatrice particolarmente giovane, nonostante le mie incertezze mi son fatta massaggiare sperando in una buona ricerca del personale atto dalla struttura. I massaggi erano delicati e le tempistiche alquanto controllate, la passione nel massaggio era a mio avviso molto bassa ("magari è semplicemente una persona timida" mi dicevo). A detta sua la mia cervicale andava benissimo. Mi sentivo quasi un'esagerazione dover fare tutte le dieci sedute prescrittemi.
Al terzo incontro la fanciulla non riesce a massaggiarmi ed a suo posto arriva un ragazzo, con dichiarata esperienza pluriennale (mi ha raccontato mezzo suo curriculum) ed evidente maturità.
Tenendo presente che ogni persona ha la propria modalità nel massaggiare e che tra uomo e donna è inevitabile che vi sia differenza, possso dire che proprio non vi erano paragoni. Per di più l'esperto massaggiatore mi ha trovato diversi problemi posturali al primo sguardo, confermati tutti dai dolorini che avvertivo con la sua digitopressione in alcuni punti precisi del mio corpo. Le dieci sedute non sono bastate, prima sembrava avanzassero. Ovviamente non ho più voluto esser seguita dalla ragazzina inesperta ma dal massaggiatore con molta più pratica.
 
Questo per dire quanto sia importante che un massaggiatore sappia ben fare il suo lavoro e riconosca immediatamente i problemi della sua paziente. Credetemi potrei fare diversi altri esempi di persone che mi sono vicine che a causa di massaggi sbagliati si son trovate con i nervi infiammati, o organi troppo stimolati. Non è un gioco ed uno scherzo.
 
Ovviamente non voglio abolire tutti i massaggi, ad esempio i massaggini rilassanti tra lei e lui non si toccano!! Parlo di massaggi ovviamente con beneficio di guarigione.

Nella mia cartelletta dei massaggi ci metto pure la riflessologia, solo perché ha sempre a che fare con il contatto con la pelle, anche se è una cosa ben precisa ed assai importante.
Io credo molto nella riflessologia ed a quella plantare do particolarmente attenzione.
Mi piace farla fare, ma non sempre le finanze lo permettono, così ho ricevuto il consiglio di un'ottima osteopata bergamasca che mi ha detto di fare spesso dei massaggi ai piedi con delle palline. Ottime sono le palline da golf per la loro dimensione e durezza.
Così eccomi spessissimo la sera, seduta sul divano, a fare i miei massaggi plantari.
Quando sento qualche dolore, con tanto di pianta dei piedi mappata con i punti di corrispondenza del corpo, cerco di riconoscere quale organo ha un inghippo.
A volte ho fatto la prova al contrario, avevo dolore da qualche parte e mi son messa a passare la pallina sotto il piede per capire se proprio dove la mappa dice che li c'è la corrispondenza con quell'organo mi faceva male.  Credetemi, mi faceva male!
Ovviamente non capisco tutto, vi sono delle zone in cui non distinguo nulla perché in uno spazio ristretto vi sono più organi, in altre invece è più facile capirlo. E' anche interessante confrontare il piede destro con quello sinistro.
Quando ho un dolore questo, non appena inizio con il massaggio, lo avverto come insopportabile tanto da dover tenere il piede non pressato sulla pallina ma appoggiato delicatamente. Man mano che passa il tempo e che il massaggio continua il dolore si attenua. In questi casi cerco sempre di tener fatto il massaggio per più giorni consecutivi ed il dolore realmente cambia da giorno in giorno.
Se non ho alcun dolore invece premo con abbastanza forza un pò avunque, ovviamente non è semplice passare sulle dita, la pallina scappa sempre via. Ogni parte del piede deve essere massaggiata, la palla deve girare ovunque, è tutto importante.

Devo porre attenzione non solo ai miei piedi ed alle sensazioni che avverto ma pure al mio gattone che è affascinato dalla pallina, arancione, che sparisce sotto i miei piedi e dai piedi stessi che continuano a roteare, secondo me ne rimane ipnotizzato. Ho una paura che prima o poi mi zompi sui piedi nudi con le unghiacce per fermare la palla!!! :)

Provate anche voi e fatemi sapere. Secondo me provato una volta poi diviene un piacevolissimo vizio irrinunciabile, soprattutto dopo avere portato per un'intera giornata i tacchi alti!





Questa è invece la fotografia scattata tre giorni fa al giardino che si vede dal mio terrazzo, bello vero?!!?!! Vi ricordate come era lo scorso aprile? qui l'immagine. Manca poco alla primavera! Anche se da questa foto non si direbbe :)


lunedì 11 febbraio 2013

CREMA DI LENTICCHIE E KEFIR




In inverno tutto ciò che scalda mi fa bene. Io che sono così freddolosa! Nella stagione fredda abbandono le mie insalatone e rivolgo la mia cucina a tutto ciò che è caldo. Soprattutto la sera.
Le lenticchie oltre ad essere presenti la domenica a pranzo abbinate spesso alla polenta, le ritrovo nel minestrone di legumi del mercoledì sera, ed a volte in settimana sotto forma di germoglio. A me piacciono veramente tanto, ed essendo piene di ferro mi fanno anche molto bene. Quando ho fretta cucino quelle piccole che son pronte in un attimo, se ho un pò più di tempo mi lascio andare a quello che la dispensa offre. Non mancano mai, le acquisto spessissimo sia all'esselunga che ne vende con il suo marchio bio o nei negozio biologici.
Questa volta le ho frullate grossolanamente ed unite ad un pò di formaggio di kefir, qualche spezia un pizzico di dato fatto in casa e la cena è fatta.
Per me crema di lenticchie, per Lui braciolina. Io non cucino carne in casa da quasi un anno, mese più mese meno. La consumo solo se sono invitata in casa di qualcuno e non ho alternativa in tavola.
Lui invece mi ha "quasi obbligatoriamente", non certo per totale volontà, seguita in questa alimentazione per un bel pò di mesi e poi è tornato a consumare carne, ma solo una volta alla settimana e nemmeno tutte le settimane, dato che se la deve comprare e cucinare lui, e non viene spesso a fae la spesa con me. Ma se usciamo al ristorante son certa che si prende un pezzo di carne, per compensare le astinente casalinghe e per non doversela cucinare poi :D
 
 

CREMA DI LENTICCHIE
lenticchie grandi - piccole- medie... io ne ho unite di vari tipi ed ho messo anche qualche germoglio
scalogno
cipolla (io ne ho messa in abbondanza)
olio evo
pepe
noce moscata
curcuma
dado vegetale (ad esempio come questo)
formaggio di kefir (come questo) o kefir liquido

Mettere le lenticchie in ammollo nell'acqua per qualche ora.
In una pentola mettere un filo di olio evo e farvi soffriggere lo scalogno e la cipolla. Versarvi le lenticchie scolate, un pò di acqua, il dado vegetale, coprire con il coperchio e fare cuocere.
Non appena cotte le lenticchie frullare tutto con il minipinner in modo da rendere tutto cremoso.
Unire un pò di pepe, della noce moscata e qualche cucchiaio di kefir o di formaggio di kefir. Amalgamare bene e servire con del prezzemolo fresco

mercoledì 6 febbraio 2013

INSALATA DI ARANCE






Buongiorno a tutti,
da noi oggi c'è uno splendido sole. Il freddo c'è ancora, l'asfalto stamane si presentava ricoperto da un leggero strato di ghiaccio, ma il sole ora risplende ed ha sciolto ogni ghiaccio e pure me!
Ieri era una giornata no, il tempo era pessimo e forse un pò di metereopatia mi influenzava facendomi vedere tutto storto. Settimana scorsa ho scoperto di avere dalla nascita, quindi assolutamente fatto congenito che non crea alcun problema, un piccolo prolasso al cuore. La dottoressa che mi ha visitata ha detto che l'unica caratteristica tipica di una donna con questo difettino congenito è che tende ad essere ansiosa. Ed io ansiosa lo sono eccome, ora i nodi tornano al pettine!!! :) Mi son data così varie risposte a domande che non trovavano logiche vie di pensiero. La mia ansia può durare una notte non facendomi ben riposare, o parte di una giornata. Solitamente son sempre quelle le cose verso cui volge la sua attenzione. Ma dopo un giorno di ansie e paturnie mi basta vedere il sole che risplende per rilassarmi e per risentirmi energica. Altro favoloso rimedio è discutere con Lui, a volte mi bastano due sue paroline, altre una bella litigata (ammetto che un pò l'ansia, un pò la testardardaggine ed un pò il voler fare la vittima complica la risoluzione - ma alla fine la capisco :) e mi tranquillizzo).
Proprio per sottolineare la mia positività di oggi e la mia tranquillità ho pensato a questo piatto, solare e splendente sulla tavola del pranzo.
A casa di amici ci è stata offerta un'insalata con all'interno delle arance, ho subito preso l'idea per un'insalata da abbinare ai miei carciofi ripieni e per finire i germogli di soia rimasti dal giorno prima.
Ovvia la praticità e la semplicità della preparazione. :D
un Sorriso...


INSALATA DI ARANCE
Arance
germogli di soia
formaggio di soia
mandorle
pepe
sale rosa dell'Himalaya
olio evo

Tagliare l'arancia, le mandorle ed il formaggio di soia a pezzetti. Salare, pepare ed irrorare tutto con olio evo.

venerdì 1 febbraio 2013

BALSAMO PER LE LABBRA... e VISO


 
 
La scorsa primavera ho prestato alcuni dei miei libri di autoproduzione ad una cara amica. Dopo una settimana lei me li restituì con un dono,  un balsamo per le labbra la cui ricetta era stata tratta proprio da uno di questi libri.
Una volta terminato il mio dono ho iniziato anche io a produrre il balsamo per me e durante le scorse festività ne ho prodotti a dozzine per i vari pensierini da donare alle amiche care.
In totale sincerità vi dico che con le mie labbra ultra delicate il balsamo tende a screpolarmele (non ho ancora capito il perché, anche la maggior parte dei burro cacao commerciali mi fa sto scherzetto, solo un prodotto mi ammorbidisce le labbra), ma io lo utilizzo spesso come crema per il viso mischiato ad un oleotipo (durante queste fredde giornate di inverno lo mischio con l'oleotipo i calendura), è un'ottima soluzione soprattutto prima del trucco! Tutte le persone a cui lo ho donato sono invece rimaste soddisfatissime della morbidezza delle labbra tanto da richiedermene ancora.
 
Io prediligo sempre, sia nelle mie ricette culinarie che nelle autoproduzioni cosmetiche o domestiche, ricette semplici nella realizzazione e con un numero limitato di ingredienti. Questa è una di quelle ricette praticissime, serve solo avere gli aggeggi giusti per il bagnomaria in modo da agevolare la pratica di scioglimento della cera.
Il libro da cui ho tratto la ricetta è   Cosmesi Naturale Pratica di Francesca Marotta (qui in pdf). Splendido libricino!
Marotta consiglia di utilizzare l'olio essenziale di mandarino, io ho utilizzato sia quello di arancio che di geranio in sostituzione al mandarino. Quello di arancio ha un profumo meraviglioso!! Di diverso ho anche il numero di gocce di o.e., la Marotta ne consiglia 20 mentre io ne metto massimo 10 perché già particolarmente forte il profumo.
Il balsamo per le labbra è stato la prima crema che ho autoprodotto, in serguito mi sono sbizzarrita con ricettine e oli essenziali diversi per creme viso e corpo. Ve le mostrerò pian piano. 

 
BALSAMO PER LE LABBRA
1 pezzo di c'era d'api, la grandezza di una nocciola
1 e 1/2 cucchiaio di olio evo bio
7 o 10 gocce di o.e. bio a scelta tra arancio-mandarino-geranio
un contenitore di vetro o plastica piccolo o un astuccio per burrocacao vuoto
 
Lavate bene il contenitore, se è possibile fatelo bollire in acqua per sterilizzarlo.
Scaldate a bagnomaria la cera d'api, aggiungete l'olio evo alla cera e fate amalgamare bene. Una volta che tutto è ben sciolto togliete la cera dal bagnomaria e fatela intiepidire leggermente, prima che si solidifichi, quando è ancora tutto liquido, unire le gocce di o.e. e mescolate bene. Versate subito il liquido in un contenitore e fare raffreddare per qualche ora senza spostarlo.
Ecco pronto in pochissimo tempo il vostro balsamo per le labbra e viso.
 
 
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