mercoledì 4 dicembre 2013

TORTA DI MELE SENZA GLUTINE - SENZA ZUCCHERO - SENZA OLIO E BURRO




Un attimo di tempo...
me ne manca proprio ultimamente!!
Sto utilizzando tutto il mio tempo libero per la maglia. Un mini corso organizzato da una socia della mia Banca Del Tempo mi ha portata ad avere gli aghi in mano, ma con la scusa che non vi sarà modo di avere i suoi consigli anche nel nuovo anno sto cercando di finire tutti i lavori iniziati per sfruttare al meglio tutto il suo appoggio. Ora sto terminando una sciarpa dal colore variegato che tende al blu/azzurro, che spedirò a Roma ad una mia carissima amica, ed una sciarpa di quelle tonde dal colore cammello. Ho imparato il dritto e rovescio fatto con gli aghi circolari, direi che mi hanno appassionato. Mi piacerebbe avere molto più tempo da dedicare a questo hobby, e soprattutto averne per provare anche a realizzare qualche oggetto o coperta con l'uncinetto.
... magari il tempo arriverà in futuro...

Per quanto riguarda la mia dieta... non ne posso più!!!!!! Sono passati due interi mesi e la voglia di mangiare liberamente è sempre più forte! Soprattutto per il pranzo al lavoro. Ora mi organizzo per l'esame del sangue e speriamo che il ferro si sia finalmente alzato! Poi vedremo come proseguire, seguirò i consigli della naturopata.
Nel frattempo finalmente vi lascio la torta di cui vi ho parlato.
E' stata la mia ancora di salvezza in questi due mesi a ZERO dolci (ammetto che nelle ultime settimane almeno il cioccolato me lo sto concedendo, non ne ho mai mangiato così tanto). Di questa torta ne preparavo 2 o 3 a settimana.



TORTA DI MELE GRUTEN FREE - SENZA ZUCCHERO - SENZA OLIO E BURRO
4-5 mele renette
100 gr. farina di mandorle
50 gr. farina di riso
50 gr. amido di mais
3-4 uova fresche
lievito vegan
succo di agave o succo di mela per dolcificare
 
Io come sempre ho un po' modificato le quantità delle farine abbondando per fare torte più grandi, di volta in volta decidevo quante uova mettere, solitamente 3, ed eventualmente compensavo la mancanza di uova con un po' di succo di mela che ammorbidiva al punto giusto l'impasto.
La farina di mandorle costa un botto, non l'ho mai comprata! Ho fortunatamente trovato offerte di mandorle pelate che ho acquistato a kili per volta. Frullavo le mandorle con il macina caffè, come pure il riso che utilizzavo solitamente rosso. I prezzi sono così rimasti abbastanza ridotti.
Per realizzarla basta unire tutti gli ingredienti secchi e poi amalgamarci dentro uova e succo di agave. Una volta raggiunta la giusta consistenza ci si mettono le mele tagliate a fette o a dadini, si amalgama il tutto e via in forno. Con il mio forno bastano 25 minuti a 180° per avere una splendida torta fumante.
Se utilizzate mele non renette prima cercate di ammorbidirle un attimo in padella per iniziarne la cottura, altrimenti vi troverete con una torta dall'impasto cotto e le mele ancora crude (ad alcuni può anche piacere questo contrasto!).


mercoledì 23 ottobre 2013

SPAGHETTI DI SOIA AL TOFU E FAGIOLI CANNELLINI

 
 
 
Una delle novità nella mia dieta è la pasta di soia. Gli spaghetti li avevo già acquistati anni fa ma non mi ci ero poi tanto affezionata, e così dopo una prima volta di prova non li ho più comprati.
Ora mi toccano una volta la settimana.
Detto sinceramente non li ho ancora ben capiti. Si ammassano tutti tra di loro in un grumo a cui non si incolla nulla. Le prime volte eravamo sconcertati a vederli nella pentola, lì, separati assolutamente dal condimento con cui proprio non volevano aver nulla a che fare. Li abbiamo girati e rigirati più volte ma poi abbiamo capito che nemmeno se ci fossimo impegnati per un'intera mezz'ora di tempo avrebbero mai fatto amicizia con il resto del condimento.
Ieri sera abbiamo provato una piccolissima variante che ci è così tanto piaciuta che ho deciso di postarla per  ricordarmela qualora in futuro mi servisse.
Loro sempre li soli e con il condimento tutto intorno, hanno però dovuto subire un'irrorata di tamari che li ha resi veramente gustosi.
Ci abbiamo abbinato del tofu tagliato a dadini scottato in pentola con la cipolla di tropea che soffriggeva nell'olio evo ed i fagiolini cannellini. Un abbinamento troppo asciutto per questi spaghettini che però con il tamari in abbinata ci ha fatto gustare un piatto come si deve.
Nel mio piatto è finita anche una dadolata di rape rosse, che ha colorato tutti gli spaghetti di rosa. Nel Suo le rape rosse proprio non le voleva e così vi è finito l'uovo passato in padella (perché secondo Lui una volta al ristorante cinese questi spaghetti li aveva mangiati così, e gli erano piaciuti. Quindi non poteva non riproporre l'idea!!). 
Io vi ripropongo l'immagine del Suo di piatto, ma se vi va di preparare questa ricetta, lasciate perdere l'uovo e metteteci la rapa, decisamente meglio come abbinamento!!!
Come sempre una ricetta semplice, abbastanza veloce, e gustosa.

lunedì 21 ottobre 2013

LA DIETA

 
 
Lo so, sono latitante. Negli ultimi mesi sono sempre passata a fare un giro di ispezione dal mio blog e dai vari che seguo con interesse, ma la vita reale è stata così coinvolgente e piena zeppa di cose da fare che proprio non me la sentivo di sedermi al tavolino ad aggiornare con post nuovi.
Prima di tutto l'estate mi richiama all'aperto, quindi quando esco dal lavoro, dove sono rinchiusa per circa 8 ore in una specie di bunker, non vedo l'ora di sentire l'aria ed il sole. La sera si cena sul terrazzo e ci si ritira in casa con il buio.
Poi non ne avevo voglia di tornare a scrivere, il tempo ho preferito occuparlo con una marea di altre cose. Prima di tutto c'è stata l'organizzazione del matrimonio, e li veramente le ore sono volate. Quanto impegno per un matrimonio! Ed il nostro è stato veramente semplice in tutto, eppure!!!
Poi ci sono state le varie serata fuori tra amici, le vacanze....
Di recente vi sono i libri, ne sto leggendo di veramente interessanti e già il tempo da dedicargli è poco, figuriamoci se mi faccio sfuggire anche quello! Ora c'è pure il corso di maglia, con i suoi compiti a casa :D, le riunioni della mia Banca del Tempo, il sapone da fare, le amiche da passare a trovare...
Io proprio non capisco quando le persone dicono che si annoiano, che non sanno cosa fare. Io ho sempre da fare e non riesco nemmeno a fare tutto quello che vorrei. Se non lavorassi ed avessi anche le 8 ore lavorative da utilizzare non mi basterebbe comunque il tempo per fare tutto quello che mi passa dalla testa. Vi sono tante ma tante di quelle cose interessanti!! E' proprio un peccato a volte non riuscire ad arrivare ovunque, ma la vita continua e si spera che negli anni si possa trovare il modo per assecondare tutti i desideri.
 
Una cosa che di recente mi porta a capofitto nel mio caro blog è la mia nuova dieta, piena di molteplici nuove ricette.
Non è una dieta restrittiva, direi che sono in forma dal punto di vista del peso.
Sono sempre, ancora, ahimè, che rottura, in ballo, nella lotta per assimilare più ferro.
Già altre volte ho raccontato di questo mio inghippo. Ora però non posso più trascurare la questione e dedicarmi al fai da te. Ho progetti importanti per il quale senza ferro non si può nemmeno partire a strutturarli e quindi... mi sono recata da una naturopata alimentarista che mi ha predisposto una dieta per sistemare i miei valori.
"Forse", è d'obbligo partire con un forse e farlo divenire una certezza solo dopo aver gli esami del sangue finali, questo visto le esperienze passate, ho scoperto perché il mio corpo non assimila ferro, nonostante in certi periodi gliene do all'infinito! Il calcio, troppo calcio!
A quanto pare è il calcio la colpa di tutto.
Proviamo!
Nella mia nuova dieta, essendo io vegetariana, non vi sono carne e pesce, non vi sono latticini per diminuire i valori del calcio e per ripulirmi dal muco che invade tutto il corpo, non vi è glutine. Una quasi dieta vegana, ma non proprio vegana dato che delle uova mi sono state inserite tra gli alimenti.
Questo alla faccia di chi mi sente dire che sono anemica e mi ribatte subito che è ovvio visto che non mangio carne. AAAhhhh quanto non li sopporto!!!!!!!!!
Questa dieta dovrebbe variare ogni due mesi, cambiando gli alimenti in base alla stagione.
 
I primi giorni era un vero panico, una marea di cose da fare. Prima di ogni pasto devo preparare un centrifugato di vari frutti e verdure. Buonissimi ma non proprio pratici da fare dato che mi prende tempo prepararli, spazio nella mia cucina mignon e pure tempo per pulire tutta la centrifuga alla fine.
Poi durante i pasti vi è in abbinata una tisana, ogni volta diversa. Anche quella da fare all'ultimo minuto e che prende spazio tra i fornelli. Vi è il piatto forte, solitamente composto dall'unione di ciò che contengono due diverse pentole. A volte pure un pinzimonio di verdura fresca.
In più a tutto questo la sera devo preparare altrettante cose per il giorno dopo (ovviamente non il centrifugato e nemmeno la tisana che faccio al momento in ufficio), per il pranzo che io e Lui facciamo al lavoro. E se si considera che Lui non tutto ciò che mi è stato detto di mangiare piace...si può pensare a come sia messa la mia cucina mignon ed a come io certe sere scleri tra i fornelli e le pentole.
Ora ho preso un po' la mano ma le mie due orette serali ai fornelli, se tutto va liscio, non me le toglie nessuno!
 
Ho una marea di papaia, ananas, rapa rossa da frullare; zucca, zucchine, cipolla di tropea e porri da mangiare quasi ogni giorno. Poi vi è il riso corallo, il miglio, la pasta di grano saraceno, le alghe, i semi oleosi, un po' di tofu, la farina di quinoa , la tapioca e la farina di riso.....
Tutte le farine le sto macinando io, in modo da risparmiare un po' perché "alla faccia dei prezzi!". Tutte cose che consumavo anche prima, ma sempre con l'aggiunta di qualche formaggio e non con in abbinata i centrifugati prima di pranzo e cena.
L'unica torta che mi posso permettere la posterò prima o poi perché è buonissima!!! Ovviamente addolcita con solo succo di agave (pure niente zuccheri nella dieta).
Fortunatamente tutto quello che preparo mi piace molto, a conclusione che se divenissi vegana non avrei problema alcuno. Solo peccato che a Lui alcune cose facciano tutt'altro effetto :(
 
Dopo due settimane dall'inizio della nuova alimentazione mi sento già più energia in corpo, nonostante gli altri anni i mesi per me più difficili di autunno ed inverno siano sempre stati ottobre e novembre.
 
Sono convintissima che l'aforisma "siamo quello che mangiamo" sia pura verità. Proprio per questo sono arrivata a conclusione che il modo migliore per sistemare i miei valori sanguigni ed aumentare la mia energia sia quello di abbinare adeguatamente il mio cibo. Mangiavo correttamente anche prima ma non conoscendo bene i principi di ogni alimento e la giusta combinazione tra di loro  facevo grandi errori.
Vedremo, vi saprò dire...
 
 
 

venerdì 4 ottobre 2013

ANTIPASTO DI AVOCADO




Alla cena di prova per scegliere il menù matrimoniale i ristoratori non si ricordavano che io fossi vegetariana. Dopo che gli è stato ricordato che non mangio né carne né pesce hanno avuto un attimo di esitazione, avranno rivisto e rivisitato mentalmente tutto il menù di prova in mezzo minuto dato che mi hanno guardata inebetiti per un bel po' di secondi, dopodiché mi hanno proposto per la serata un'improvvisata alternativa tutta di mio gusto. Il cuoco-proprietario mi ha consigliato di partire con un antipasto di avocado tagliato a fette, condito con una generosa spolverata di sale, pepe ed irrorata di olio.
Devo dire che l'avocado non lo avevo mai considerato così servito.
Una volta arrivatomi nel piatto il cuoco mi chiede di provarlo ed attende, in piedi al mio fianco la mia impressione. Con molta spontaneità chiede "non è paragonabile ad un paté d'oca?"
Paté d'oca??? A me lo chiedi???
Come inizio della serata il tizio aveva di certo perso punti, ma dato che la location era proprio quella che noi volevamo e che la cucina era sullo stile da noi pensato ho atteso prima di cambiare idea in merito al matrimonio.
A dire il vero io prima la carne la mangiavo, il mio blog non per altro mostra vecchie ricette di carne e  pesce, ma certo questo lui non lo sapeva. Quando si è reso conto della sciocchezza detta il cuoco è rimasto intontito a guardami, certo di aver fatto la figura dello stordito.
Se c'è una cosa che penso di non aver mai provato è proprio il paté, e se c'è una cosa che un vegetariano sa bene è che il paté è una delle cose più assurde che un essere umano si possa permettere di mangiare, dato che per essere prodotto delle povere oche subiscono l'inverosimile delle cattiverie.
Sta di fatto che, io di certo non so se il gusto dell'avvocato così condito possa ricordare una cosa simile, ma il risultato è a dir poco lodevole.
Se l'avocato è bello maturo il condimento generoso lo rende golosissimo.

 
Ovviamente mi son subito presa la semplice ricetta ed ho iniziato a proporla sulla mia tavola.
 
 
Se volete sapere come è andato il resto della cena e la cena del matrimonio vi posso dire che il cuoco ha fatto faville. Anche se io e Lui non abbiamo mangiato quasi nulla in tutta la giornata del matrimonio abbiamo almeno provato ogni cosa, alla fine abbiamo fatto una buona scelta. Nonostante l'inizio incerto poi si son rifatti e rimessi in carreggiata :D :D :D
 

venerdì 2 agosto 2013

LA PASTA



 
 
I piatti che prediligo sono sempre quelli semplici.
L'altra sera avevamo ospiti. Come sempre è a Lui che tocca preparare la pasta, è decisamente più bravo di me.
Gongorzola, pomodori freschi, un po' di latte di soia, sale, rucola.
Buonissima!!!!!
 

martedì 16 luglio 2013

12 LUGLIO 2013

Castiglione Olona

Finalmente siamo marito e moglie...
 
 
la sala del museo dove ci siamo sposati addobbata da un'installazione di luce dello sposo...
 
 
 

Subito dopo la cerimonia abbiamo portato tutti gli ospiti a visitare la Collegiata di Castiglione Olona con gli affreschi di Masolino. Lo sposo è stato un'ottima guida...



Poi una lunga carovana con innanzi gli sposi, tanto strombazzamento di clacson...
 Gornate Olona agriturismo con piscina
 Alle prese con le mie scarpe che desideravo togliere per poter correre liberamente nel grande giardino...
 
Io sono stata la prima a buttarmi in acqua, piano piano sono entrati quasi tutti, una goduria!!! :D . L'invito parlava chiaro "chi non porta il costume non mangia!"
 
 
un po' di calcio, un po' di freasbee...
 
 
lavanda ovunque...
 
fiori, fiori, fiori...


il mio splendido abito...




Le bomboniere tutte realizzate da noi: porta confetti fatti con vasetti di riciclo degli omogeneizzati, sapone a fette fatto in casa avvolto in carta da pacchi riciclata. Lavanda e spighe di grano per decorare e profumare tutto il tavolo. Confetti di ogni tipo...




La torta gelato che abbiamo utilizzato per il tipico taglio...




una delle tante semplici torte fatte in casa, tutte le torte sono state realizzate dalle socie della mia Banca del Tempo...


parte dell'illuminazione realizzata all'agriturismo dallo Sposo appositamente per il matrimonio...


il "tentato" tango degli sposi...
 
 

una delle tante lanterne, sorpresa agli sposi da parte delle mie amiche...




Una giornata meravigliosa, vissuta con un'emozione grande dal primo momento fino all'ultimo, tutta fatta di ciò che desideravamo, di gente che volevamo al nostro fianco, di sorrisi, baci, divertimento e tantissimo Amore!!!! Una giornata sopra le righe, unica nel suo genere :D
Un matrimonio attento al riciclo, ai prodotti di stagione, dove vi è stata tanta autoproduzione, semplice ed allo stesso tempo pieno di cose belle ed interessanti, dove si è sentito il profumo di arte, di natura, di amicizia, di rispetto. Un matrimonio dove ci sono state cose splendide, ma come sempre nella nostra vita, sono state cose naturali ed adeguate a noi. Niente sprechi, spese folli, ci siamo per giunta sorpresi da quanto la spesa sia stata ridotta rispetto a tutto quello che è stato fatto, siamo stati bravissimi anche in quello! Perché anche nel giorno del nostro SI possiamo rispettare la regola del Riciclo, Riduco, Riuso....
 
Siamo Felici!!!!

Sorrisi...






Per chi fosse interessato il mio abito è in vendita, se volete contattatemi in privato su bouquetdifantasia@gmail.com

martedì 14 maggio 2013

A RACCOGLIER ERBE NEI CAMPI...







Che corse ragazzi!!!
In questo periodo sono veramente sempre in velocità. Sto abbandonando un po' il mio caro blog ma come dico sempre "non si può arrivare ovunque".
Tutta la terapia post-tamponamento mi ha preso ben 4 mesi e proprio non ci voleva, ma dato che con il collo non si scherza ho preferito fare tutto quello che la fisiatra mi indicava senza saltare una sola seduta. Devo dire che il risultato è positivo, per di più ho lavorato anche un po' sulla tensione alle spalle data dalla postura da impiegatina quale sono.

Inoltre c'è l'organizzazione del matrimonio. Sebbene il nostro matrimonio sarà una festa semplice vi sono molte cose da pensare e da organizzare. Anche solo per trovare gli accessori del mio vestito mi son fatta tanti di quei giri, e molti ancora ne dovrò fare visto che mi mancano ancora le scarpe. Parti fondamentali, almeno per la cerimonia, poi son capace che, una volta arrivati nel giardino dell'agriturismo, io le lanci via (sarebbe una simpatica alternativa al lancio del bouquet, e poi sarebbero due ed accontenterebbero due dame, mentre il bouquet è solo uno).
 
Per di più questo brutto tempo appesantisce un pò gli spostamenti. La mia bicicletta è pronta in garage ma fino a che il tempo non lo permette li ci resta pure!
 
Per rilassarmi un pò da questo periodo intenso e per scoprire cose nuove ed interessanti è da tempo che cerco di organizzarmi con la mia Banca del Tempo e soprattutto con la socia di cui vi ho vià parlato qui, per un giretto nel verde a cercar erbette da mangiare. Il tempo ci è stato sempre avveso, ma la scorsa settimana siamo comunque riuscite a ritagliarci un'oretta post lavoro e pre temporale.
Lei è esperta e mi sono affidata completamente per la scelta delle erbe.
Nonostante il poco tempo ne abbiamo raccolte un bel pò. Non ricordo i nomi se non: il luppolo, gustosissimo,  i fiori di biancospino, qualche foglia di tarassaco, qualche fogliolina nuova di rovo... C'era una piantina a cui una volta tolte le foglie si consumava il busto, aveva il gusto dell'asparago, e come quest'ultimo l'ho cucinato e messo in tavola. 
Alcune erbe le ho cotte a vapore, altre le ho tagliuzzate fresche, vi ho aggiunto poi alcune foglioline giovani della malva che ho sul terrazzo, un pò di germogli vari, di semini, di noci spezzettate, e di alga wakame triturata, ho amalgamato con un del tamari e l'olio.... e ci siamo fatti cena in due!!!
 
Ora non vedo l'ora di tornarci, nei campi, con la mia socia maestra, a cercar erbe in modo spensierato, respirando tranquillamente, e sentendo il profumo dell'erba che tanto adoro!
 

giovedì 2 maggio 2013

CREMA DI BACCELLO DI FAVA CON QUINOA ED AMARANTO





Avete comprato le fave fresche bio? vi siete mangiati i semi e state gettando i baccelli? noooooooo!!
Lavateli bene, tagliuzzateli, metteteli in una pentola con una patata, una cipolla, un pò di spezie a piacere e del brodo di verdura, fate cuocere ed alla fine passate il tutto con il minipiner. Unitevi della quinoa e dell'amaranto e fateli cuocere insieme. Aggiustate di sale con del dado fatto da voi e spolverate con del formaggio grana o del formaggio morbido di kefir.
Una bontà infinita ad un costo ridottissimo!!!

giovedì 25 aprile 2013

UNA VELOCE COLAZIONE PRIMAVERILE




Tizi, la mia cara amica di Tiziricicliamici, mi ha regalato il miele di tarassaco fatto da lei (una marea di fiori di tarassaco macerati in acqua e zucchero).
Questa mattina mi sono svegliata tardi ma ho comunque preparato un pò di centrifugato di carote-mele-limone ed una fetta biscottata con questo gustosissimo miele.
Grazie Tizi!!!

martedì 16 aprile 2013

SALONE DEL MOBILE 2013



Ogni anno arriva una folata di vento nuovo a Milano, il Salone del Mobile. Per motivi di lavoro di Lui facciamo un pò di giri tra i corridoi della fiera di Rho ed il fine settimana è sempre dedicato al FuoriSalone.
E' tutto divertente, la gente è sempre tantissima, si trovano novità ovunque.
Il bello è entrare in ogni capannone, casa, anfratto. Si entra nei cortili milanesi, che sono una vera meraviglia, nelle case private trasformate in spazi di esposizione affittate ai giovani designer o aziende, nelle piccole fabbriche mutate musei temporanei con opere di design. E' veramente divertente, oltre che assolutamente stancante perché si cammina tanto e si sta veramente tanto in piedi :D
Il verde, la vegetazione, viene messa un pò ovunque, sia negli oggetti di design divenendo parte di essi, sia attorno ad essi per decorare gli spazi. In realtà mi sono resa conto che il verde è divenuta più una moda che una realtà veramente vissuta. Il Salone del Mobile come il Fuorisalone durano un'intera settimana, ovviamente buona parte delle piante utilizzate e rinchiuse in ambienti chiusi e senza luce non possono essere l'ultimo giorno di esposizione belle e rigogliose come il primo. La cosa fastidiosa però è che ho notato che la maggior parte delle piantine, sia piante ornamentali che odori quali salvia, rosmarino, prezzemolo...utilizzatissimi ovunque, sono state tristemente abbandonate a loro stesse. E' palese che utilizzare il verde per tanti è proprio solo una moda e non un vero interesse, altrimenti un pò di acqua ogni giorno a queste piante la davano dato che di loro si sarebbero ricordati.  E quante piante ho trovato sofferenti proprio perché mancanti di acqua!!!
Mi ha dato un fastidio!!!



Il riciclo è un'altra cosa ormai obbligatoria, o almeno sembra dato che tutto viene riciclato e per ogni cosa. La finalità del riciclo è ovviamente non gettare gli oggetti, salvarli dalla discarica. Ho notato però che spesso i materiali utilizzati per alcuni oggetti di design tutto sembrerebbero tranne che riciclati, piuttosto direi acquistati da nuovi ed utilizzati semplicemente perché innovativi come elementi di un oggetto.

Tra la marea di cose viste direi che hanno attirato la mia attenzione le opere di design, per la maggior parte prodotte da donne, trovate alcune al Satellite ed altre in zona Tortona. Meritano di essere da me annotati:



Selene Tunesi  la sua moonflower, una culla sospesa che si trasforma in un tappetino ludico, direi che è uno splendore. L'ho immediatamente fotografata per ricordarmela in un futuro...

Danielle Trofe ha pensato un elegante un giardino verticale (foto in alto) da tenere negli appartamenti che autoalimenta le piante dalla sua base. Ho trovato questa soluzione molto pratica e veramente graziosa.



Capple, collegatevi al link e non fatevi distrarre dal sito che trovo veramente pessimo, cercate i suoi cappellini fatti a mano, sono raffinatissimi!!!

Wellness Ball Active Sitting è un'altra ottima idea. Certamente non è una novità dato che da tempo vengono utilizzate queste palle sia per lo sport che come sedute. Questa è però rivestita con un materiale lavabile, è creata con una parte di materiale antiscivolo ed a doppia densità per far si che non rotoli via.

 

Vi erano tra i vari spazi di design anche delle opere d'arte come quella di luce dell'immagine, che per motivi personali ho il piacere di menzionare (qui).
 
Io che non sopporto Milano, città troppo caotica, sporca, limitatamente verde, la adoro nella sua trasformazione del FuoriSalone. Per di più proprio nel fine settimana passato qui è arrivata la primavera (FINALMENTE!!!), primo vero w-e di sole e caldo :D

venerdì 12 aprile 2013

TORTA DI FARRO ALL'ARANCIA - VEGANA





 
Qualche sabato sera fà siamo andati da una socia della Banca Del Tempo per una consulenza sulla luce richiesta a Lui. La socia doveva sistemare una stanza per creare il suo laboratorio di cucito, la giusta luce è fondamentale per tagliare e cucire. E' un'ottima sarta che ha deciso di dedicarsi anche a casa ai lavori manuali ed all'insegnamento della pratica sartoriale. Non appena stata pronta la stanza del cucito siamo state proprio noi della Banca Del Tempo a godere per prime del suo insegnamento. :D
Visto che c'eravamo accordati di passare nel tardo pomeriggio la socia ci ha chiesto se ci andava di rimanere da lei anche per cena. Ogni cena, anche la più semplice, fatta con i miei soci è di gradevolissima riuscita. Eccomi quindi per l'occasione a pensare ad una torta.
Da tempo quando penso ad un dolce mal considero l'opportunità di utilizzare le uova e nel mio frigorifero non c'è mai il burro, quindi per forza di cose la torta doveva essere vegan. Volevo cambiare e non utilizzare le mie solite ricette, mi son così messa in internet alla ricerca di qualche nuovo spunto. Un pò qua e  un pò là ho preso gli ingredienti per fare l'ennesima prova.
E' troppo bello fare sempre una cosa diversa :D
Ovvio, poi, quando si mette in tavola il dolce, fino a che non lo provo sto in tensione non conoscendone la riuscita, ma la voglia di sperimentare sempre è più forte!
 
 E' come al mio solito una ricetta semplice e pratica, da questo punto di vista non cambio! Cambiano gli ingredienti e le forme ma la semplicità e praticità rimangono saldi!
 
 
 
 TORTA ALL'ARANCIA
300 gr di farina di farro integrale
140 gr di zucchero di canna
200 ml di succo di arancia
60 ml circa di latte di soia o riso
80 gr di olio evo
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiaiate di polverina di arancia (qui)

Mescolare in una ampia bacinella la farina con il lievito, la polvere di arancia e lo zucchero. Unirvi l'olio e mescolare bene. Spremere alcune arance e versare il succo nella farina con il latte. Mescolare per amalgamare bene tutti gli ingredienti. Versare il composto in una forma per torta precedentemente oleata ed infarinata e mettere in forno a 180° per circa 40 minuti.


martedì 26 marzo 2013

CREMA PER IL CORPO ALL'OLIO DI MANDORLE DOLCI E PROFUMO DI VANIGLIA




Ciao a tutti!
un'amica mi ha chiesto come faccio la crema per il corpo, eccomi subito a proporla anche a voi.
Questa ricetta la presi tempo fa da un libro di Cyrille Saura Zellweger "Fare i cosmetici naturali è facile".
Prima di tutto per poter fare una crema servono gli ingredienti. Io consiglio di procurarsi tutti ingredienti biologici. Da tempo acquisto quasi tutto il materiale necessario sul sito di Aroma-Zone. I prezzi sono veramente buoni, soprattutto per gli oli essenziali bio, e sono ben forniti.
Spesso creo un gruppo di acquisto con le mie amiche in modo da poter superare il totale limite ed avere la spedizione gratuita, è sempre un risparmio! Per i recipienti delle creme riciclo quelli vecchi sia miei che di mie conoscenze che me ne procurano. Se utilizzo contenitori o materiale per la produzione in vetro o acciaio cerco sempre di sterilizzare tutto lasciando gli oggetti in ammollo nell'acqua bollente per qualche minuto o lavando tutto molto bene, utilizzando strofinacci puliti e il piano di lavoro disinfettato.
Fare tutto in casa può essere molto semplice, ma serve sempre ricordare che la pulizia è fondamentale.
 



CREMA PER IL CORPO ALL'OLIO DI MANDORLE DOLCI E PROFUMO DI VANIGLIA
30 gr di burro di karité
8 gr. di cera d'api
100 gr di olio di mandorle dolci
1 baccello di vaniglia (in alternativa può andare bene l'essenza di vaniglia bio)

attrezzi:
un contenitore di vetro con chiusura ermetica
pentola per il bagnomaria
coltello
cucchiaio
bilancia
garze a trama sottilissima
colino
ciotola da utilizzare per il bagnomaria
un recipiente dove poter conservare la crema

Procedete sterilizzando in acqua calda tutti i vostri contenitori ed accessori.
 
Prendete il baccello di vaniglia e tagliatelo dall'inizio alla fine, raschiate i semi che trovate al suo interno e metteteli in un contenitore di vetro a chiusura ermetica. Tagliuzzate il baccello e mettete anche i pezzetti nel contenitore di vetro. Versatevi sopra l'olio di mandorle dolci, chiudete bene il coperchio e ponetelo in una pentola per il bagnomaria. Fatelo scaldare per 2 orette, dopo di che lasciatelo raffreddare per bene.
(Se non volete fare questa operazione potete prendere dell'essenza alla vaniglia bio e versarla alla fine del lavoro cioè dopo che tutti gli ingredienti sono liquidi)
Dopo che l'olio di mandrole si è raffreddato filtratelo con delle garze (io ho utilizzato sia le garze che il colino) per poter pulire l'olio dai semi della vaniglia.
Mettete in una ciotola la cera d'api ed adagiatela nella pentola per il bagnomaria, lasciate sciogliere mescolando di tanto in tanto. Unitevi il burro di karité e l'olio aromatizzato alla vaniglia. Una volta che tutto sarà liquido versatelo con attenzione all'interno del recipiente che avete scelto per contenere la vostra crema.
Si conserva fino a tre mesi.


mercoledì 20 marzo 2013

FA LA COSA GIUSTA!

 
Fà la cosa giusta
 
 
Ciao a tutti! ogni tanto sparisco e ricompaio di sorpresa.
In questo periodo sono stata veramente tanto presa, non per l'organizzazione del matrimonio come tanti miei amici pensano, ma per una marea di vari motivi. In primis sono due settimane che non ho l'auto e spostarmi a piedi prende molto tempo (non pensino i fanatici del downshifting che mi son venduta l'auto, non sono ancora a queli livelli, sento ancora fin troppo la necessità di libertà di movimento totale ed improvvisa). Con l'avvicinarsi della primavera ho avuto bisogno anche di risistemare il balcone, piantare alcuni semi e far pulizia nei vasi vecchi. Poi vi è stato anche l'inghippo con internet, la chiavetta e tantomeno la rete libera che ogni tanto "pigliamo a gratis" non volevano proprio funzionare. A causa del mio tempo limitato le miei autoproduzioni sono andate a rilento.  Mi son concessa di preparare un ottimo tofu ma tutta l'okara mi attende nel freezer perché non avevo possibilità di preparare polpettine golose, ho pulito e raccimolato tanti barattolini ma e creme sono state pochine...
Oltre agli impegni personali, mi sono anche tuffata per due giorni nella splendida fiera "Falacosagiusta". Io li ci starei vita natural durante. E' l'unica fiera che non mi annoia e stanca mai e in cui le ore passano senza accorgermene.
Quest'anno siamo riusciti anche a seguire qualche conferenza o lezione di autoproduzione. Carinissima è stata tascabile con il suo corso per autoprodurre il sapone, proprio un attimo prima che lei finisse e si liberasse dal suo impegno io mi son distratta a civettare con due amiche che da anni non  vedevo e non ho nemmeno potuto salutarla. Purtroppo non mi son potuta vedere né StefaniaKia, non combaciavamo con gli orari. Mi sono invece trattenuta a parlare con altri relatori o "commercianti" (che per la loro passione tanto commercianti non sembrano) e posso dire che la gente che ho incontrato è assai competente ed ha vero cuore per la natura e per gli animali.
Ho capito perché i miei semi di canapa non germogliavano grazie a Pianteinnovative, che mi ha dato nuovi semi (alcuni dei quali ho già fatto germogliare ed ora mi attendono per la cena di stasera) e mi ha spiegato alcune particolarità della canapa. Ho trovato splendide scarpe vegan sia per donna che uomo da Romeo, che da anche ai vegani la possibilità di essere molto eleganti oltre che casual o sportivi. Ho comprato come sempre abbondati quantità di muscolo di grano, una confezione l'abbiamo già cucinata ieri, con un pò di peperoncino come la preparano sempre loro in fiera. Poi mi sono messa a ciacolare con una promotrice del nuovo progetto online di noleggio Locloc, che ho trovato un'ottima idea ed a cui la sera stessa mi sono iscritta, ora devo solo premunirmi di foto per pubblicare tutte le mie offerte di noleggio. Ho preso il volantino di scambiocasa, al momento solo per tenerne menzione per il futuro (nella casa in cui viviamo ora siamo in affitto e la proprietaria non mi sembra una dalla mentalità aperta!). Contiamoci è stata un'altro bell'incontro, vi consiglio di navigare nel sito ed iscrivervi per farlo crescere e per renderlo funzionale.
Cercavo dell'henné per i capelli ma non sono riuscita a trovare nulla, solo in un banchetto mi hanno detto di tenermi i miei fili dorati che è meglio. Ma io almeno per il matrimonio mi son fissata con l'idea di colorarmeli. Ho invece trovato il mascara vegan, finalmente! Quello dell'erbolario non mi convince proprio così ho comprato il piccolo mascara della Lush, lo proverò non appena teminato il primo. Nei confronti della Lush avevo timori, tutto mi sembrava inverosimilmente naturale ed invece di recente mi sono ricreduta, anche se continuo ad avere con essa un approccio un pò staccato, sarà tutto sto nero!!! E cambiassero colore!
La prossima voltà proverò il mascara (è il trucco che uso di più) di un'azienda bio, la Montalto.  Mi sono sembrati molto professionali e ben forniti, per di più si trova a Busto Arsizio, proprio a due passi da me.
Durante il sabato abbiamo fatto cena dalla COOP, formaggio, pane con olio, birra, vino. Una vera squisitezza. Abbiamo compilato dei questionari sui loro prodotti, io ho dato la sufficienza al gelato alle nocciole, voi lo avete assagiato?
Abbiamo comprato anche il libro I Semi della Terra, ed abbondantemente parlato con Teodoro Margarita che ci ha ospitati da lui e si è reso disponibile a fornirci di informazioni in merito ai semi.
 
Queste sono solo poche delle splendide informazioni che ho preso in questa fiera.
 
La cosa più piacevole in assoluto è stata vedere Lui che con vero interesse si documentava, domandava, cercava, mangiava... :D   E' bello sapere che si stanno avvicinando sempre più le nostre considerazioni in merito al nostro atteggiamento nei confronti di questo mondo, che in modo assolutamente spontaneo entrambi ci stiamo facendo trasportare dall'idea di una vita più semplice e naturale. Io sin da piccola sono stata abituata alla naturopatia e vedere che giorno dopo giorno lui abbraccia questa idea mi appaga e mi tranquillizza. 

martedì 5 marzo 2013

DOLCETTO ALLE MELE

 
Quanto il tempo è verameeeeente limitato ma si vuol comunque portare un dolce a qualcuno la pasta sfoglia già pronta ci può venire in soccorso.
E' un dolcetto molto profumato e rapidissimo, oltre che se ben condito anche gustoso!
Io ho finito qui l'ultimo barattolo della marmellata di albicocche preparata lo scorso luglio, ora attendo con tanto desiderio la prossima estate, nel frattempo preparerò quella di mele.
 
 
 
 
DOLCETTO ALLE MELE
pasta sfoglia già pronta
mele, ottime quelle renette
cannella
marmellata di albicocche
miele
pinoli
zucchero a velo
acqua
 
Fare tostare qualche minuto i pinoli in una pentola, unirvi le mele tagliate a pezzetti con un goccio di acqua. Coprire e far cuocere le mele. Versare nella pentola la marmellata ed il miele ed amalgamare tutto.
Aprire la pasta sfoglia e tagliarla in 4 parti, mettervi nel centro le mele cotte, spolverare con abbondante cannella e richiudere a fagottino la sfoglia. Spolverare con lo zucchero a velo ed infornare per circa 15 minuti a 180°.
 
 

mercoledì 27 febbraio 2013

COSA CENTRANO: LE PALLINE DA GOLF CON LA RIFLESSOLOGIA?

 
 
Adoro i massaggi e mi piace e credo molto nella riflessologia. Penso e son convinta che sia i massaggi che la riflessologia debbano però essere fatti solo da coloro che ben conoscono il corpo umano e hanno una dimistichezza nel toccarlo/massaggiarlo. I danni sono molto più facilmente provocabili di quel che si pensa.
Ho un'amica che qualche anno fa si è messa a fare la scuola per divenire massaggiatrice. Non perché io non mi fidassi di lei ma mai mi son fatta toccare durante il periodo scolastico e tantomeno immediatamente dopo. Ora, solo dopo alcuni anni di pratica e di approfondimenti con corsi vari e massaggi molteplici, starei tranquilla a farmi mettere le mani addosso. Ovviamente né le scuole fatte né la quantità di ore passata a massaggiare non fanno di un massaggiatore un buon massaggiatore, ma questo lo si può capire o intuire solo dopo almeno una seduta.
Di recente ho dovuto fare dei massaggi alla cervicale in un centro specializzato, un tamponamento mi ha obbligata a tutto l'iter per prevenire disturbi post trauma cervicale.
Mi avevano assegnata ad una massaggiatrice particolarmente giovane, nonostante le mie incertezze mi son fatta massaggiare sperando in una buona ricerca del personale atto dalla struttura. I massaggi erano delicati e le tempistiche alquanto controllate, la passione nel massaggio era a mio avviso molto bassa ("magari è semplicemente una persona timida" mi dicevo). A detta sua la mia cervicale andava benissimo. Mi sentivo quasi un'esagerazione dover fare tutte le dieci sedute prescrittemi.
Al terzo incontro la fanciulla non riesce a massaggiarmi ed a suo posto arriva un ragazzo, con dichiarata esperienza pluriennale (mi ha raccontato mezzo suo curriculum) ed evidente maturità.
Tenendo presente che ogni persona ha la propria modalità nel massaggiare e che tra uomo e donna è inevitabile che vi sia differenza, possso dire che proprio non vi erano paragoni. Per di più l'esperto massaggiatore mi ha trovato diversi problemi posturali al primo sguardo, confermati tutti dai dolorini che avvertivo con la sua digitopressione in alcuni punti precisi del mio corpo. Le dieci sedute non sono bastate, prima sembrava avanzassero. Ovviamente non ho più voluto esser seguita dalla ragazzina inesperta ma dal massaggiatore con molta più pratica.
 
Questo per dire quanto sia importante che un massaggiatore sappia ben fare il suo lavoro e riconosca immediatamente i problemi della sua paziente. Credetemi potrei fare diversi altri esempi di persone che mi sono vicine che a causa di massaggi sbagliati si son trovate con i nervi infiammati, o organi troppo stimolati. Non è un gioco ed uno scherzo.
 
Ovviamente non voglio abolire tutti i massaggi, ad esempio i massaggini rilassanti tra lei e lui non si toccano!! Parlo di massaggi ovviamente con beneficio di guarigione.

Nella mia cartelletta dei massaggi ci metto pure la riflessologia, solo perché ha sempre a che fare con il contatto con la pelle, anche se è una cosa ben precisa ed assai importante.
Io credo molto nella riflessologia ed a quella plantare do particolarmente attenzione.
Mi piace farla fare, ma non sempre le finanze lo permettono, così ho ricevuto il consiglio di un'ottima osteopata bergamasca che mi ha detto di fare spesso dei massaggi ai piedi con delle palline. Ottime sono le palline da golf per la loro dimensione e durezza.
Così eccomi spessissimo la sera, seduta sul divano, a fare i miei massaggi plantari.
Quando sento qualche dolore, con tanto di pianta dei piedi mappata con i punti di corrispondenza del corpo, cerco di riconoscere quale organo ha un inghippo.
A volte ho fatto la prova al contrario, avevo dolore da qualche parte e mi son messa a passare la pallina sotto il piede per capire se proprio dove la mappa dice che li c'è la corrispondenza con quell'organo mi faceva male.  Credetemi, mi faceva male!
Ovviamente non capisco tutto, vi sono delle zone in cui non distinguo nulla perché in uno spazio ristretto vi sono più organi, in altre invece è più facile capirlo. E' anche interessante confrontare il piede destro con quello sinistro.
Quando ho un dolore questo, non appena inizio con il massaggio, lo avverto come insopportabile tanto da dover tenere il piede non pressato sulla pallina ma appoggiato delicatamente. Man mano che passa il tempo e che il massaggio continua il dolore si attenua. In questi casi cerco sempre di tener fatto il massaggio per più giorni consecutivi ed il dolore realmente cambia da giorno in giorno.
Se non ho alcun dolore invece premo con abbastanza forza un pò avunque, ovviamente non è semplice passare sulle dita, la pallina scappa sempre via. Ogni parte del piede deve essere massaggiata, la palla deve girare ovunque, è tutto importante.

Devo porre attenzione non solo ai miei piedi ed alle sensazioni che avverto ma pure al mio gattone che è affascinato dalla pallina, arancione, che sparisce sotto i miei piedi e dai piedi stessi che continuano a roteare, secondo me ne rimane ipnotizzato. Ho una paura che prima o poi mi zompi sui piedi nudi con le unghiacce per fermare la palla!!! :)

Provate anche voi e fatemi sapere. Secondo me provato una volta poi diviene un piacevolissimo vizio irrinunciabile, soprattutto dopo avere portato per un'intera giornata i tacchi alti!





Questa è invece la fotografia scattata tre giorni fa al giardino che si vede dal mio terrazzo, bello vero?!!?!! Vi ricordate come era lo scorso aprile? qui l'immagine. Manca poco alla primavera! Anche se da questa foto non si direbbe :)


lunedì 11 febbraio 2013

CREMA DI LENTICCHIE E KEFIR




In inverno tutto ciò che scalda mi fa bene. Io che sono così freddolosa! Nella stagione fredda abbandono le mie insalatone e rivolgo la mia cucina a tutto ciò che è caldo. Soprattutto la sera.
Le lenticchie oltre ad essere presenti la domenica a pranzo abbinate spesso alla polenta, le ritrovo nel minestrone di legumi del mercoledì sera, ed a volte in settimana sotto forma di germoglio. A me piacciono veramente tanto, ed essendo piene di ferro mi fanno anche molto bene. Quando ho fretta cucino quelle piccole che son pronte in un attimo, se ho un pò più di tempo mi lascio andare a quello che la dispensa offre. Non mancano mai, le acquisto spessissimo sia all'esselunga che ne vende con il suo marchio bio o nei negozio biologici.
Questa volta le ho frullate grossolanamente ed unite ad un pò di formaggio di kefir, qualche spezia un pizzico di dato fatto in casa e la cena è fatta.
Per me crema di lenticchie, per Lui braciolina. Io non cucino carne in casa da quasi un anno, mese più mese meno. La consumo solo se sono invitata in casa di qualcuno e non ho alternativa in tavola.
Lui invece mi ha "quasi obbligatoriamente", non certo per totale volontà, seguita in questa alimentazione per un bel pò di mesi e poi è tornato a consumare carne, ma solo una volta alla settimana e nemmeno tutte le settimane, dato che se la deve comprare e cucinare lui, e non viene spesso a fae la spesa con me. Ma se usciamo al ristorante son certa che si prende un pezzo di carne, per compensare le astinente casalinghe e per non doversela cucinare poi :D
 
 

CREMA DI LENTICCHIE
lenticchie grandi - piccole- medie... io ne ho unite di vari tipi ed ho messo anche qualche germoglio
scalogno
cipolla (io ne ho messa in abbondanza)
olio evo
pepe
noce moscata
curcuma
dado vegetale (ad esempio come questo)
formaggio di kefir (come questo) o kefir liquido

Mettere le lenticchie in ammollo nell'acqua per qualche ora.
In una pentola mettere un filo di olio evo e farvi soffriggere lo scalogno e la cipolla. Versarvi le lenticchie scolate, un pò di acqua, il dado vegetale, coprire con il coperchio e fare cuocere.
Non appena cotte le lenticchie frullare tutto con il minipinner in modo da rendere tutto cremoso.
Unire un pò di pepe, della noce moscata e qualche cucchiaio di kefir o di formaggio di kefir. Amalgamare bene e servire con del prezzemolo fresco

mercoledì 6 febbraio 2013

INSALATA DI ARANCE






Buongiorno a tutti,
da noi oggi c'è uno splendido sole. Il freddo c'è ancora, l'asfalto stamane si presentava ricoperto da un leggero strato di ghiaccio, ma il sole ora risplende ed ha sciolto ogni ghiaccio e pure me!
Ieri era una giornata no, il tempo era pessimo e forse un pò di metereopatia mi influenzava facendomi vedere tutto storto. Settimana scorsa ho scoperto di avere dalla nascita, quindi assolutamente fatto congenito che non crea alcun problema, un piccolo prolasso al cuore. La dottoressa che mi ha visitata ha detto che l'unica caratteristica tipica di una donna con questo difettino congenito è che tende ad essere ansiosa. Ed io ansiosa lo sono eccome, ora i nodi tornano al pettine!!! :) Mi son data così varie risposte a domande che non trovavano logiche vie di pensiero. La mia ansia può durare una notte non facendomi ben riposare, o parte di una giornata. Solitamente son sempre quelle le cose verso cui volge la sua attenzione. Ma dopo un giorno di ansie e paturnie mi basta vedere il sole che risplende per rilassarmi e per risentirmi energica. Altro favoloso rimedio è discutere con Lui, a volte mi bastano due sue paroline, altre una bella litigata (ammetto che un pò l'ansia, un pò la testardardaggine ed un pò il voler fare la vittima complica la risoluzione - ma alla fine la capisco :) e mi tranquillizzo).
Proprio per sottolineare la mia positività di oggi e la mia tranquillità ho pensato a questo piatto, solare e splendente sulla tavola del pranzo.
A casa di amici ci è stata offerta un'insalata con all'interno delle arance, ho subito preso l'idea per un'insalata da abbinare ai miei carciofi ripieni e per finire i germogli di soia rimasti dal giorno prima.
Ovvia la praticità e la semplicità della preparazione. :D
un Sorriso...


INSALATA DI ARANCE
Arance
germogli di soia
formaggio di soia
mandorle
pepe
sale rosa dell'Himalaya
olio evo

Tagliare l'arancia, le mandorle ed il formaggio di soia a pezzetti. Salare, pepare ed irrorare tutto con olio evo.

venerdì 1 febbraio 2013

BALSAMO PER LE LABBRA... e VISO


 
 
La scorsa primavera ho prestato alcuni dei miei libri di autoproduzione ad una cara amica. Dopo una settimana lei me li restituì con un dono,  un balsamo per le labbra la cui ricetta era stata tratta proprio da uno di questi libri.
Una volta terminato il mio dono ho iniziato anche io a produrre il balsamo per me e durante le scorse festività ne ho prodotti a dozzine per i vari pensierini da donare alle amiche care.
In totale sincerità vi dico che con le mie labbra ultra delicate il balsamo tende a screpolarmele (non ho ancora capito il perché, anche la maggior parte dei burro cacao commerciali mi fa sto scherzetto, solo un prodotto mi ammorbidisce le labbra), ma io lo utilizzo spesso come crema per il viso mischiato ad un oleotipo (durante queste fredde giornate di inverno lo mischio con l'oleotipo i calendura), è un'ottima soluzione soprattutto prima del trucco! Tutte le persone a cui lo ho donato sono invece rimaste soddisfatissime della morbidezza delle labbra tanto da richiedermene ancora.
 
Io prediligo sempre, sia nelle mie ricette culinarie che nelle autoproduzioni cosmetiche o domestiche, ricette semplici nella realizzazione e con un numero limitato di ingredienti. Questa è una di quelle ricette praticissime, serve solo avere gli aggeggi giusti per il bagnomaria in modo da agevolare la pratica di scioglimento della cera.
Il libro da cui ho tratto la ricetta è   Cosmesi Naturale Pratica di Francesca Marotta (qui in pdf). Splendido libricino!
Marotta consiglia di utilizzare l'olio essenziale di mandarino, io ho utilizzato sia quello di arancio che di geranio in sostituzione al mandarino. Quello di arancio ha un profumo meraviglioso!! Di diverso ho anche il numero di gocce di o.e., la Marotta ne consiglia 20 mentre io ne metto massimo 10 perché già particolarmente forte il profumo.
Il balsamo per le labbra è stato la prima crema che ho autoprodotto, in serguito mi sono sbizzarrita con ricettine e oli essenziali diversi per creme viso e corpo. Ve le mostrerò pian piano. 

 
BALSAMO PER LE LABBRA
1 pezzo di c'era d'api, la grandezza di una nocciola
1 e 1/2 cucchiaio di olio evo bio
7 o 10 gocce di o.e. bio a scelta tra arancio-mandarino-geranio
un contenitore di vetro o plastica piccolo o un astuccio per burrocacao vuoto
 
Lavate bene il contenitore, se è possibile fatelo bollire in acqua per sterilizzarlo.
Scaldate a bagnomaria la cera d'api, aggiungete l'olio evo alla cera e fate amalgamare bene. Una volta che tutto è ben sciolto togliete la cera dal bagnomaria e fatela intiepidire leggermente, prima che si solidifichi, quando è ancora tutto liquido, unire le gocce di o.e. e mescolate bene. Versate subito il liquido in un contenitore e fare raffreddare per qualche ora senza spostarlo.
Ecco pronto in pochissimo tempo il vostro balsamo per le labbra e viso.
 
 

martedì 29 gennaio 2013

12 LUGLIO 2013







Non vedevo l'ora di dirlo a tutti, non sto più nella pelle.


Il 12 Luglio Ci Sposiamo!!!
 

Finalmente abbiamo la data! Abbiamo iniziato ad organizzare le nostre idee in merito al matrimonio ma ancora non avevamo organizzato con coloro che ci devono ospitare per la cerimonia e per la cena. Finalmente ci siamo accordati ed abbiamo fissato la data che fino a qualche giorno fa era solo un'idea.
Il 12 di luglio sarà un venerdì. Lo so che un detto dice che non ci si sposa di venere e di marte, ma che dirvi, a me piace l'idea di avere il venerdì il matrimonio e di potermi godere anche il sabato e la domenica in relax e festa subito dopo piace! In Svizzera, che è a due passi da noi, i matrimoni si fanno soprattutto di venerdì, sarà proprio per godersi poi il w-e?!?! :)
 
Il nostro matrimonio non sarà il tipico tutto cerimonioso, elegante, raffinato e con le gambe degli ospiti sotto il tavolo per ore ed ore e quantità di cibo eccessive con percentuale alta di avanzo.
Vogliamo un matrimonio che rappresenti la nostra personalità, che vada oltre ogni tipo di schema, che lasci in libertà tutti gli ospiti, che sia fresco ma anche interessante, che regali agli ospiti una nuova emozione ed a noi tutta la gioia possibile nell'agire e nel fare.
Vogliamo fare la cerimonia nel primo pomeriggio e stare con i nostri ospiti per la cena.
Anche la cerimonia sarà semplice e senza fronzoli, soprattutto negli addobbi.
Per la festa io avevo pensato ad una cena vegetariana ma Lui mi ha subito bocciato l'idea, interromperebbe già di partenza la libertà altrui e lascerebbe diversi invitati non contenti. Peccato!! Ma almeno la sposa mangerà tutto vegetariano :D
Abbiamo stilato la lista delle persone che speriamo siano nostri ospiti, saremo in pochi, massimo 50 persone. Tutta gente a cui teniamo, niente obblighi di invito e imposti dal galateo o dalle famiglie di origine. Tutte persone che sentiamo vicine affetttivamente, anche se in realtà molti ormai vivono in luoghi abbastanza lontani rispetto a dove noi viviamo ora.
Abbiamo deciso di sposarci proprio nella provincia di Varese, la provincia che ci ospita da quando abbiamo iniziato la nostra vita insieme, è da qui che si è formata la nostra famiglia e qui la consolidiamo :)
Durante tutta la giornata saremo immersi nella natura, ma anche nell'arte (l'arte che ha fatto da Cupido tra Me e Lui non poteva mancare)... ma, man mano che le cose di andranno creandosi, vi racconterò...
per ora mi godo l'idea di quel giorno e l'organizzazione :D


venerdì 25 gennaio 2013

ACQUA CON SALVIA E MANDARINO






Ricordate la ricetta per  la polvere di arancia e le scagliette per la tisana?
Un altro modo per utilizzare le vostre bucce bio di arancia o mandarino c'è!
Ottimo per le le bucce fresche e meglio ancora per quelle di mandarino.

E' come sempre semplicissimo. Basta mettere nella bottiglia dell'acqua delle scorze di mandarino e della salvia. Si lascia una mezzoretta a riposare e poi lo si beve. Risulta una bevanda delicata e dai profumi invernali.
 
 

giovedì 24 gennaio 2013

FORMAGGIO SPALMABILE DI KEFIR




 
Rieccomi!!!
Non mi funziona da settimane il caricamento delle fotografie ed oggi son dovuta ricorrete a Chome, spero sia una inghippo temporaneo. Mi sa che è un problema di blogspot.
 
Come va?
Io questo mese son veramente piena di appuntamenti vari, tutti da medici e massaggiatori. :(
Sono stata tamponata in auto a metà dicembre e da un semplice fastidio iniziale al collo si è scoperto un colpo di frusta. Eccomi quindi andare a fare massaggi per poter sciogliere il prima possobile il blocco. Poi c'è il dentista che ha deciso di rifarmi mezza bocca, mannaggia proprio il densista, con quello che costa!!! Infine si è messo il medico di base che ha pensato bene di farmi fare una serie di esamini per scoprire se alcuni starnuti continui siano causa di un allergia latente. Ve ne sarebbero anche altre due da raccontare, ma tanto per darvi l'idea del mio gennaio e del mio correre da un medico all'altro può bastare.
Il mio tempo a disposizione è stato quindi fino ad ora limitato e lo sarà ancor di più la prossima settimana. Da febbraio avrò un pò più di tempo e mi potrò permettere di concentrami su due obbiettivi:
1) movimento, tanto movimento per tutto il corpo, ginnastica-piscina-camminate...
2) ... ve lo racconterò prossimamente :)
 
 
 
 
Ma arriviamo al motivo che mi costringe qui ed ora. Un nuovo consiglio culinario che permette alle produttrici appassionate di kefir di avere un modo alternativo per utilizzare il kefir in ecesso, ed alle adoratrici di formaggio, come la sottoscritta, di poterne avere di fresco fatto in casa in poco tempo.
Quando non riesco a consumare il kefir della giornata preparo il formaggio, il parente più sano e naturale del commerciale Philadelphia, simile sia nella cremosità che nel gusto (il mio solo leggermente più acidulo).
La preparazione è di estrema semplicità, del resto si sa che le cose complesse non mi piacciono assai.
Basta prendere il kefir e metterlo in un telo (ad esempio un tovagliolo che avrete fatto attenzione a lavare con solo marsiglia e non sciaquare con ammorbidenti chimici, potete anche farlo bollire qualche attimo in acqua). Dopo averlo rivoltato nel tovagliolo chiudetelo a sacco e appendetelo in qualche modo nel frigorifero lasciandogli sotto un recipiete.
Così lasciato il kefir si separerà totalmente dal suo siero, che è il liquido che troverete nel recipiente sottostante e che potrete utilizzare per impasti vari di panificazione. Lasciatelo una giornata intera appeso nel frigo. Una volta tolto dal canovaccio vedrete che si sarà un pò solidificato rispetto a prima, lo potrete consumare subito (io lo spalmo nelle mie torte salate, ho provato anche a spalmarlo sulle fette biscottate con la marmellata... bontà!!!!), altrimenti potete metterlo in una fustella per le ricotte e lo lasciate in modo che prenda la forma tipica.
Meglio consumarlo in una settimana.
Potete anche arricchirlo con erba cipollina, prezzemolo, semini vari. Ci si può sbizzarrire!
 
Vedrete che facilità e sentirete che bontà!!!






Sorrisi...
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