mercoledì 25 gennaio 2012

LATTE DI SOIA AUTOPRODOTTO



Finalmente l'abbiamo fatto.  Era da una marea di tempo che volevo provarci ma fino a qualche sera fa lo lasciavo lì, lì fermo nella lista delle "cose da fare... prima o poi".
L'altra sera, così per caso, girovagando tra foto e parole dei vari blog preferiti sono incappata nei soliti post di autoproduzione. Sono un'attrazione pazzesca!!!!
E lì ti ritrovo la ricettina del latte di soia prodotto con una delle solite soyamachine. Ed io la soyamachine non l'ho proprio per fare la prova. Così mi son messa a girovagare tra i venditori delle varie marche ma senza nulla in conclusione. Nel frattempo ho chiamato Lui illustrandogli le varie sfavillanti macchinette (chissà mai che con il mio compleanno vicino ci caschi nella rete, mi son detta :D ).
E che mi ritrovo il giorno dopo nella posta web? Due link a ricettine dove Lui mi proponeva due soluzioni 100% casalinghe, e senza soyamachine, ma da farsi in qualsiasi momento con una semplice centrifuga. Del resto prima di prendere la soyamachine è bene provare se un possibile risultato possa piacere o meno!!!
Che fare? La sera a casa mi son subito messa ad ammollare la soia in abbondante acqua. La sera successiva eravamo impegnati entrambi nella produzione del nostro primo latte di soia autoprodotto :D
La ricetta finale l'abbiamo presa da Erbaviola , con lei si va sempre sul sicuro!!!!

Il gusto è piacevole, anche se un pò ancor un pò fagioloso, ma è bastato mezzo cucchiaino di miele di castagna nella tazza della mattina per assaporarlo al meglio. La prossima volta proverò ad utilizzare una stecca di vaniglia durante la produzione e, come consiglia Erbaviola, utilizzerò anche l'alga kombu (al momento ne ero sprovvista).


L'okara non l'abbiamo assolutamente gettata. La sera seguente ci siamo cimentati nella produzione si ottime polpettine, presto le posterò. Anche per quelle ho seguito i consigli di Erbaviola.


LATTE DI SOIA AUTOPRODOTTO
100 gr di soya bio
1 l di acqua
1 pizzico di sale

Mettere in ammollo in abbondante acqua la soya per circa 24 ore. Cambiare spesso l'acqua (con questo procedimento si dovrebbe diminuire il gusto fagioloso del latte).
Versare la soya scolata in una pentola, aggiungere acqua fresca, un pizzoco di sale e portare ad ebollizione fino a cottura della soya, circa 30 minuti.
Con una schiumarola eliminare tutta la pellicina della soya che sale alla superficie (anche questa operazione aiuta ad eliminare il gusto fagioloso).
A cottura ottenuta scolare nuovamente la soya e senza farla raffreddare troppo (ciò renderebbe la soya troppo dura e nemo succosa) iniziare a centrifugarla. Mettere nella centrifuga un pò di soya e procedere alla spremitura unendo un pò di acqua fresca (il tutto fino ad utilizzare 1 intero litro di acqua e tutta la soya).
Lo scarto della spremitura, l'okara, utilizzarlo per altre produzioni. Il latte ottenuto versarlo in una bottiglia con tappo (meglio se di vetro) e dolficarlo subito con ciò che si desidera o solo prima di consumarlo.
Il latte di soya si conserva tranquillamente nel frigorifero per una settimana. E' bene agitare la bottiglia prima dell'utilizzo per ché tende a sedimentare.





Ecco alcune foto del mio cucciolino circondato da splendidi fiori :D






4 commenti:

  1. Ciao Sorriso son contenta per te, almeno hai potuto realizzare il latte senza macchina, le cose arrivano da sole a volte, non sempre.)
    Complimenti, anche per il tuo pelosetto in mezzo ai bellissimi fiori, ciao grazie a presto rosa buon pomeriggio.)

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  2. Post molto interessante quasi quasi ci provo,! Il tuo milione ė bellissimo;)

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  3. @ Rosa. Ciao Rosa, un bacione!

    @ Giovanna. provaci, è facile! Grazie per i complimenti al mio pelosone!

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