Dopo un mese di convalescenza domani torno al lavoro :( Mi son goduta talmente tanto la mia casa in questi giorni!!!!!!!!! Stare chiusa nelle quattro mura domestiche senza la possibilità di uscire è effettivamente un pò limitante, soprattutto quando le giornate si fanno belle. Ma posso dire di aver sempre trovato il modo di passare al meglio il mio tempo. Non potevo far sforzi quindi i movimenti erano limitati ma le mie autoproduzioni si sono amplificate nella quantità e nei generi, mi sono dedicata alla lettura, ho preso un pò di sole nei pomeriggi soleggiati, ho curato il mio orticello e mi sono spupazzata al meglio il mio micione. Ovviamente ho fatto un pò di telefonate in relax, stranamente niente e-mail ad amici e, come sempre, niente televisione.
Nel w-e appena passato, al contrario, non ho avuto un attimo di tranquillità, ma tanta energia, quella si!
Fuori di casa tutto il giorno girovagando per negozi il sabato. Abbiamo finalmente fatto acquisti indispensabili per la casa. Un ferro da stiro, definito eco e pure molto bello nel design, il termometro per alimenti (così se riproviamo a fare il tofu almeno la temperatura del latte di soia la possiamo tener sotto controllo) ed infine una centrifuga (oggi era già la seconda colazione a base di centrifugato di carote e cetrioli).
Ieri invece, dopo un ottimo pranzo a casa di amici, ci siamo divertiti alla festa di Legnano. Ogni anno a Legnano si rievoca (qui e qui la festa di alcuni anni fà) la battaglia dove Federico Barbarossa perse contro i comuni, che unendosi avevano dato vita alla Lega Lombarda. E' così importante questa battaglia che è indicata anche nel nostro "Inno di Mameli" (qui uno splendido Benigni che lo ricorda). Chissà se fosse finita con la vittoria di Federico Barbarossa (a me piace così tanto la storia di costui, ma soprattutto la sua stirpe!!! Avevamo pure pensato di chiamare nostra futura figlia come l'ultima moglie del nipote (Federico II): Bianca Lancia trasformato da noi in Biancalancia).
Ieri invece, dopo un ottimo pranzo a casa di amici, ci siamo divertiti alla festa di Legnano. Ogni anno a Legnano si rievoca (qui e qui la festa di alcuni anni fà) la battaglia dove Federico Barbarossa perse contro i comuni, che unendosi avevano dato vita alla Lega Lombarda. E' così importante questa battaglia che è indicata anche nel nostro "Inno di Mameli" (qui uno splendido Benigni che lo ricorda). Chissà se fosse finita con la vittoria di Federico Barbarossa (a me piace così tanto la storia di costui, ma soprattutto la sua stirpe!!! Avevamo pure pensato di chiamare nostra futura figlia come l'ultima moglie del nipote (Federico II): Bianca Lancia trasformato da noi in Biancalancia).
Alla festa tenuta nel castello di Legnano, vari banchetti sparsi tra i campi mostrano come si tingevano i tessuti, come si vestivano i combattenti, come si tirano gli archi, vi sono i cavalli a disposizione dei bambini che desiderano fare un giretto con loro, sbandieratori e gente vestita con gli abiti dell'epoca. Vi erano anche alcuni splendidi rapaci in mostra con i loro falconieri, questi. Uccelli per i quali, essendo legati, ammetto mi piangesse il cuore vederli così prigionieri, ma durante le loro esibizioni, anche e soprattutto con i bambini, mi hanno veramente sorpresa ed entusiasmata. Tale e quale ad una bambina le lacrime, tipiche in questo periodo, mi sono arrivate agli occhi per l'emozione di veder volare ad un passo da me un'aquila, un falco pellegrino, un gufo, un avvoltoio....
E' impossibile non ricollegare la mia esperienza di bambina ed adolescente passata, soprattutto durante il periodo estivo, in una baita nelle prealpi bergamasche dove al urlo "AQUILA" o "CAMOSCIO" fatto da colui che nelle mattinate e pomeriggi di relax scrutava cielo e vette della montagna con tanto di cannocchiale, tutti noi altri accoravamo con altrettanta mercanzia in mano per poter godere lo splendido spettacolo del camoscio che zompettava libero sui dirupi o dell'aquila che gridava girovagando qua e là tra il cielo splendente....
E' impossibile non ricollegare la mia esperienza di bambina ed adolescente passata, soprattutto durante il periodo estivo, in una baita nelle prealpi bergamasche dove al urlo "AQUILA" o "CAMOSCIO" fatto da colui che nelle mattinate e pomeriggi di relax scrutava cielo e vette della montagna con tanto di cannocchiale, tutti noi altri accoravamo con altrettanta mercanzia in mano per poter godere lo splendido spettacolo del camoscio che zompettava libero sui dirupi o dell'aquila che gridava girovagando qua e là tra il cielo splendente....
ciao Sorriso, non immaginavo che non stessi bene, mi dispiace, almeno ti sei goduta la tua casetta, vedo che poi hai recuperato andando in giro a divertirti, bella festa sara' stata molto suggestiva, belli i falchi, non li ho mai visti da vicino, nemmeno i camosci, bei ricordi grazie bacioni a presto rosa buona giornata.))
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