lunedì 22 ottobre 2012

TOFU AUTOPRODOTTO



Due domeniche fa ho avuto a pranzo i miei genitori. Evento annuale!!!!
Abito in provincia di Varese da tre anni circa, tranne un periodo di alcuni mesi di dovuto ritorno bergamasco, ed in tutto i miei genitori ci hanno fatto visita 3 volte, compresa l'ultima domenica, in sintesi due pranzi ed una merenda. Quindi un evento di particolare importanza!!
Come già vi ho anticipato in questo post ho voluto preparare un pranzo tutto vegan. Il piatto forte sarebbe stato tofu impanato con la polenta. Da brava bergamasca la polenta non poteva mancare :D
La settimana prima io e Lui abbiamo provato per l'ennesima volta a preparare il tofu, ma questa volta servendoci nel nigari e non del limone. Finalmente il tofu è uscito!!!! Era ora!!! Abbiamo gettato tanto di quel latte di soia per le nostre prove che ormai non ci speravo più. Invece con il nigari è molto più facile prepararlo, ed almeno si è sicuri che esca :)
 
Io l'ho tenuto in frigo in acqua e sale per un giorno e mezzo, la domenica l'ho tagliato a fettone e l'ho immerso in una impanatura di mandorle-pangrattato-curcuma-pepe-sale e poi soffritto.
Ammetto che i miei commensali non sono stati estremamente entusiasti per la scelta del pranzo, diciamo che una lasagnetta con il ragù sarebbe stata più apprezzata, benché i miei non siano gran consumatori di carne..., ma forse nemmeno estremamente amanti del vegano, anche se ottimi consumatori di frutta e verdura.
 
Io l'ho apprezzato tantissimo! Che vi posso dire? I miei gusti rispecchiano chiaramente più le pietanze vegetariane-vegane. Mi sarei mangiata da sola tutte le fette se avessi potuto!
 
Con 500 gr di soia secca ho realizzato più di  400 gr di tofu ed una marea, ma veramente tanta, okara con cui ho fatto più di 800 gr di gnocchi, una marea di polpette di ogni tipo (che riempiono il freezer) e la cremina di cui al post precedente, una vera delizia!
 
Il tofu era molto più morbido di quello che sono solita acquistare, sinceramente quello che acquisto spesso mi sembra quasi plastico. Devo dire che il risultato mi è piaciuto di più rispetto a quello industriale.
E' un procedimento molto semplice ma un pò elaborato e prende molto tempo. Per questo motivo non potrò realizzarlo spesso come vorrei. Chissà mai che prima o poi mi venga donata la macchina per il latte vegetale! Io ci provo sempre, chissà mai che Lui passi di qui e legga ;D
 

Eccovi la ricetta:

TOFU AUTOPRODOTTO
500 gr di soia
5 lt di acqua naturale
16 gr di nigari
termometro da cucina
sale (per l'acqua di conservazione)


In primis si prepara come sempre il latte di soia.
Ammollare per tutta una notte la soia in abbondante acqua.
Sciacquare la soia ammollata e versarla in un pentolone capiente, unitevi 5 lt di acqua naturale.
Iniziare la cottura. Non appena l'acqua inizia a bollicchiare spegnere il fuoco. A questo punto si deve frullare la soia con la sua acqua, io ho messo un pò per volta il composto in una bacinella ed ho utilizzato il minipimer, che trovo molto pratico.
Nel frattempo si deve prendere una bacinella ampia, mettervi sopra, ben fisso affinché non cada, un colino grande con all'interno un tessuto di cotone ben pulito.
Quando risulta tutto ben omogeneo si versa il composto dentro al tessuto che filtra il tutto. Facendo attenzione a non scottarsi si strizza il tessuto.
 All'interno del tessuto vi sarà l'okara. Tutto il liquido è il latte di soia.
Prendere il latte di soia e metterlo nuovamente in una padella. Iniziare a scaldarlo ma non farlo andare oltre i 90°. Spegnere la fiamma ed attendere qualche minuto.
Versare il nigari in un goccio di acqua tiepida per farlo sciogliere, riversare l'acqua facendo un cerchio nel pentolone piano piano. Si vedrà la reazione e la trasformazione del latte in caglio immediatamente. Con un cucchiaio di legno delicatamente girare il latte, almeno 5 giri delicati. Coprire ed attendere 10 minuti circa.
Nel frattempo preparare uno stampino per il tofu (io ho utilizzato una vaschetta del gelato tutta da noi bucherellata con un chiodo), mettere all'interno un tessuto di cotone fine che possa avvolgere bene il tofu.
Aiutandovi con una schiumarola portate tutto il caglio all'interno del tessuto contenuto nello stampino.
Con i lembi del tessuto ricoprite il tofu. Poggiare sopra il tofu qualcosa di pesante in modo da fargli perdere tutto il liquido per circa 30 minuti.
Trascorso il tempo necessario liberare il tofu sia dallo stampo che dal tessuto ed adagiarlo in una ciotola con acqua salata.
Riporre il tofu in frigorifero e consumarlo nel giro di pochi giorni.
 

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