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lunedì 12 dicembre 2011

MUFFIN ALLE MELE E NOCI CON FARINA DI KAMUT


Rieccomi!
Mi sembra che sia passato tantissimo tempo dall'ultimo aggiornamento del mio blog. Neppure quello di oggi è un ritorno definitivo ma semplicemente una toccata e fuga. 
Vi aggiorno brevemente.
Il trasloco è finito. Finalmente!!!! Una stanchezza! E' durato quasi tre settimane, e proprio non ne potevamo più. Ora siamo nella nuova casa e da qui per qualche anno non pensiamo proprio di muoverci!
Nel box ed in cantina vi è ancora molto da fare, ma almeno in casa è quasi tutto sistemato.
La casa è abbastanza comoda e soprattutto bella calda e luminosa.
Il mio nuovo lavoro è moooolto discutibile... vedremo di trovare altro di mooolto più serio e sicuro in tempi, speriamo, brevi. Nel frattempo l'importante è averne uno!
A casa manca ancora internet e questo mi impedisce la ricerca di ricettine gustose e l'aggiornamento del blog. Anche se saltuariamente ogni tanto tornerò a far capolino qui :D
Un sorriso a tutti ed alla prossima!



Ora vi lascio l'ultima ricetta in voga nella mia nuova cucina. Sto preparando questi muffin con qualsiasi tipo di frutta fresca o secca, direi che sono sempre gustosissimi!! La loro particolarità è l'utilizzo della farina di kamut associata alla farina rimacinata di grano duro. Sono almeno due mesi che non utilizzo più la farina 00 per i dolci e che la sostituisco sempre con la rimacinata di grano duro. Nonostante avessi avuto il consiglio di non utilizzare la 00 perché troppo raffinata non mi ero mai cimentata nella prova, il primo utilizzo fu totalmente casuale, scambiai una confezione di farina per un'altra durante la preparazione di una torta. Visto il piacevolissimo effetto finale pensai di proseguire con le prove ed oggi la 00 in cucina non esiste più. Provare per credere! :D



MUFFIN ALLE MELE E NOCI CON FARINA DI KAMUT

200 gr di farina di kamut
200 gr di farina rimacinata di grano duro
100 gr di fruttosio
mezzo bicchiere di olio di girasole
latte di soia
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
2 mele
10 noci

Lavate le mele e mondatele, tagliatele poi a pezzetti grossolani. Aprile le noci e sbriciolate i gherigli.
In una terrina mescolate le farine, il lievito ed il sale. Aggiungete lo zucchero e l'olio, mescolate bene ed aggiungete tanto latte fino a rendere l'impasto morbido. Unite le mele e le noci e mescolate bene.
Versate il composto in 12 stampini da muffin ed infornate a 180° per circa 45 minuti.
Fate raffreddare e gustate.



giovedì 3 novembre 2011

BULGUR IN INSALATA



Lo so, sono latitante.
Mi sa che per un lungo periodo la mia permanenza sul blog sarà solo saltuaria.
Come vi avevo avvertito nei post precedenti è un periodo di forte impegno. Prima di tutto vi informo che ho finalmente trovato lavoro. Yehaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Io di star in questo ufficietto non ne potevo proprio più! Un altro mese ed avrei rischiato di strozzare il boss! E poi questo lavoro mi obbligava a stare distante da lui :(
Ma ora il primo passo è stato fatto. Il lavoro che ci permetterà di stare insieme è arrivato!
Quindi sono in piena fase di "gestione delle ultime cose da fare prima della partenza". Ultime cose da fare in ufficio, ultime cose da fare in casa, ultime cose da fare nella città che lascio, ultime persone da salutare.... Una marea di ultime cose!
E poi ci sarà il trasferimento là, nella nuova città. L'inserimento nel nuovo posto di lavoro. Il trasloco dall'appartamento in cui siamo ora là all'appartamento nuovo che abbiamo preso in affitto. Il tutto entro l'inizio di dicembre.
Direi che ho buone motivazioni per la mia mancanza da questi schermi! Che dite? :D

La cucina prosegue nonostante il caos, un pò di ricette le ho appuntate qua e là e pure fotografate. Se non perderò tutto durante il trasloco non appena avrò il giusto tempo tornerò alla carica.
Per ora buon novembre a tutti ed un Sorriso.

La mia sfida ricomincia...



BULGUR IN INSALATA per 2 persone
170 gr di bulgur
1 fetta di feta
olive nere
pomodori ciliegina
curcuma
semi di papavero
sale
prezzemolo
basilico
olio evo

Mettete il bulgur in acqua bollente salata e cuocetelo come indicano le istruzioni sulla confezione.
Nel frattempo denocciolate le olive e tagliatele a metà, pulite i pomodorini e tagliate anch'essi. Una volta cotto il bulgur scolatelo e passatelo sotto l'acqua corrente. Mettetelo in un'ampia terrina ed unitevi le olive, i pomodorini, la feta a dadini, un pò di curcuma, i semi di papavero, abbondante prezzemolo tritato, qualche foglia di basilico, controllate di sale ed irrorate con un filo di olio.
 

venerdì 7 ottobre 2011

Il nostro mondo...

Questo documentario che analizza le condizioni del nostro mondo l'ho trovato a dir poco splendido.
Le immagini sono meravigliose, la voce narrante rapisce, le parole colpiscono nell'anima. Vi chiedo di guardarlo, ascoltarlo, metitare su ciò che viene raccontato. E' lungo ma merita attenzione fino all'ultimo secondo.
Buona visione.


a tutti un Sorriso...

venerdì 30 settembre 2011

UOVA ALLA COQUE e qualche aggiornamento sul Decluttering



La ricetta che posto quest'oggi mi ricorda tantissimo la mia infanzia. Le uova alla coque allora in realtà non mi piacevano tanto ma adoravo i portauova di mia madre, un pò per la loro forma e un pò per i colori che avevano. Si sa, da bimbi si amano le cose più strane! :)
Ad oggi sorrido rendendomi conto che gusto le uova alla coque ma che con il mio decluttering e la mia passione per il riciclo i portauova belli e colorati sono spariti e ne sono nati altri semplici e pratici, oltre che sicuramente più creativi.
Come cambiano le cose!!!

Vi aggiorno in merito al mio decluttering. E' proprio un lavoraccio!!! Soprattutto se viene fatto con poco tempo a disposizione che si necessiterebbe dedicare al relax. Ma questa è un'altra storia.
Visto quanta merce abbiamo ancora in casa ritengo che questa sia solo la prima passata, ne dovremo fare sicuramente altre, non si può eliminare tutto ma sicuramente possiamo impegnarci ancor di più.
Gli armadi dei vestiti sono ok, li mi ritengo più che soddisfatta! Abbiamo riempito un intero cassone della Caritas. Vi basti pensare che Lui aveva occupato una parte di un armadio con maglioncioni che li vi stazionavano da anni ed anni. Credetemi, lui si metterà a dir tanto 1 o 2 volte l'anno un maglioncino, anche con la neve alta gira in manica di camicia. Solo per i maglioni si son riempiti 2 sacchi grandi :D
I libri proprio non ce la facciamo a gettarli. Come si fa a buttare un libro?!?! Dev'essere veramente non apprezzato per potersene disfare! Sarà ardua la faccenda libri! Comunque un bel pò di riviste di arte ed alcuni cataloghi di mostre sono spariti dagli scaffali (soprattutto di quegli artisti da noi non apprezzati :D)
La cantina è stata revisionata in parte, prevalentemente la parte di Lui. E' così grande e piena di cose che servirà si una seconda passata! Certo è che già con un colpo d'occhio si nota subito la differenza rispetto a prima.
Nel reparto elettronica-cd-dvd-telefoni-pc abbiamo ottenuto un risultato mediocre.
A breve passerò alla cucina. Qualcosa ho già fatto ma non ho ancora avuto il giusto tempo e la dovuta attenzione.

Con tutta la merce eliminata domenica, giornata del riciclo, abbiamo riempito la macchina e ci siamo diretti belli contenti al mercatino dell'usato. Avevamo di tutto e di più!
Con estrema delusione siamo tornati a casa con ancora metà auto piena.
L'idea del mercatino vale ed è meravigliosa, ma non tutto ciò che vi si porta viene preso per la vendita. Del resto pure i mercatini che nascono ora hanno come prima finalità quella di lucro e di conseguenza solo ciò che è certo abbia nel breve tempo mercato viene tenuto in conto vendita. Nel dubbio scartano tutto. :(
Ecco il perché ci siamo rivolti anche questa volta al cassone della Caritas (non prima di prendere qualche maglietta per trasformarla in fettuccia - ecco qui come fare).

Per il resto della merce ora stiamo cercando qualche associazione del posto a cui darla in regalo. Mi rode il pensiero che ciò che ho scartato non possa avere altra vita e vada ad aumentare la nostra spazzatura.

Vi terrò aggiornati in merito agli sviluppi.


Ora vi lascio alla ricettina delle uova.




UOVO ALLA COQUE
uova
acqua
sale
pepe


La ricetta è di una semplicità estrema.
Prendete un pentolino e riempitelo di acqua. Portatela ad ebolizione e, con l'aiuto di un cucchiaio, fatevi scivolare delicatamente all'interno le uova. Continuate la cottura per 3 minuti e togliete le uova dall'acqua.
Fate raffreddare leggermente e rompete la parte superiore delle uova, salate leggermente, pepate ed adagiate nei portauovo (io ho reciclato quelli della confezione di vendita).
Buon appetito!




venerdì 23 settembre 2011

MUFFIN ALLA BANANA E LIMONE e il Decluttering, il minimalismo, la mia vita sempre più naturale


Questo periodo per me è alquanto incasinato. Chi mi conosce sostiene che non è una novità :-)
Sto organizzando il 4° trasloco in 3 anni. Da pazzi!!! Non completo perché fino a che non trovo lavoro nella città dove devo recarmi sarò in equilibrio tra due case. E neppure definitivo perché la casa dove sto portando tutte le mie cose sarà per noi fino a dicembre, stiamo già cercandone un'altra.
Fino ad ora nella nuova casa ci stavano tutte le mie cose e pure tutte le cose di Lui. Due case che si uniscono. Non vi dico quanti doppioni!!!
Durante i traslochi, e soprattutto nell'atto della sistemazione della casa mi rendo conto quanto siamo oggi tutti figli del consumismo. Pazzesco! pure nauseante direi!
Dopo alcune considerazioni io e Lui abbiamo deciso di prendere in affitto una casa molto più piccola rispetto a dove viviamo ora. Per due persone può bastare una casa modesta nelle dimensioni (l'unica cosa che mi piacerebbe avere è un pezzetto di terra per fare un piccolo orto -speriamo!!!). Il problema è che abbiamo veramente ma veramente tantissime cose.
Io mentalmente nel tempo mi sto avvicinando sempre di più alla considerazione dell'essenziale. A mio parere tante cose nella vita ci appesantiscono solamente, ci zavorrano, non ci danno e lasciano spazio. Sento sempre più il bisogno di buttare il passato per lasciare spazio solo a ciò che è indispensabile. Avverto la necessità di liberare, di pulire, ma soprattutto di dare il giusto valore alle cose.
Visto che anche Lui è della mia stessa idea abbiamo, da qualche settimana, iniziato il piacevole, ma faticoso, atto di selezione.
La scelta viene fatta in modo preciso. L'oggetto o l'indumento da tenere deve avere la caratteristica di essere essenziale e di esse utilizzato più volte nell'arco dell'anno. Per quanto riguarda gli accessori della cucina vanno privilegiati i robot multifunzione agli altri che hanno un solo utilizzo, oltre che considerarne la praticità e la dimensione.
La maggior parte della merce la portiamo al mercatino dell'usato (che da due favolose opportunità: guadagnare due soldi e non inquinare con eccessivi rifiuti dando la possibilità agli oggetti o indumenti da noi scartati di avere una nuova vita). Credetemi, è una bella soddisfazione!!!!
Ovviamente questa scelta comporta anche maggior attenzione per gli acquisti che d'ora in poi faremo.
Più procedo nell'operazione pulizia e più  mi rendo conto quanto siamo malati di consumismo. Basta andare a fare la spesa in un grande magazzino per rendersi conto della spinta interiore che abbiamo per l'acquisto. Anche girando nei mercatini dell'usato, quando si porta la merce per la vendita, si avverte l'impulso dell'acquisto. Questo vale non solo per gli oggetti e gli indumenti, anche per gli alimenti!

Gironzolando tra le pagine di internet mi sono ritrovata tra le parole di molte che stanno facendo pulizia come la sottoscritta. Ho scoperto che questa azione viene definita Decluttering.
Qui , qui e qui potete leggere esperienze di altre persone. Quanto le capisco!!!
Qui potete trovare varie informazioni su questo modo di vivere nell'essenziale: il minimalismo.
Qui, Qui (ascoltate anche i video in fondo alla pagina) e qui alcuni libri, che non ho ancora letto, ma che farò perché mi sembrano utili.

Penso che tornare all'autoproduzione, all'eliminazione degli sprechi, alla natura sia l'unica strada per una bella vita. Noto che il design che prediligo sempre più è quello che nasce dal riciclo. Ciò che mi attrae è il sano, il leggero, il naturale. Sono ormai ben 4 anni che non mi tingo i capelli, e di fili bianchi ne ho un buon numero nonostante i miei 34 anni. Lo smalto lo sto utilizzando come trucco per le feste importanti, mi sono resa conto che le mie unghie lunghe sono belle ed eleganti anche al naturale, l'importante è che siano ben curate. Le maschere per il viso sono sempre più il risultato di pozioni che nascono dal mio frigo piuttosto che cofanetti comprati al super o in profumeria. Mi piace essere sempre più me stessa piuttosto che ciò che il mondo richiede di essere ad una donna.

In cucina questa modalità di vita fa veramente la differenza. Sono sempre più indirizzata verso cibi che mi aiutano a produrre sempre meno scarti ed a riutilizzare una parte di quelli che si creano. Anche se ammetto che ci vuole del tempo per imparare ed organizzarsi ed organizzarsi bene anche in cucina.
Ieri ho notato nel frigo una bustina di lievito aperta e pure delle banane fin troppo mature. Ecco cosa ne è uscito:


MUFFIN BANANA E LIMONE
250 gr di farina 0
2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
120 gr di zucchero di canna grezzo
250 gr di yogurt naturale
1 uovo
80 ml di olio evo
1 limone e mezzo (solo il succo)
2 banane mature
latte di soia q.b.

In una terrina amalgamate la farina con il lievito ed il bicarbonato. A parte emulsionate l'uovo con lo zucchero. Unite i due composti ed aggiungete lo yogurt e l'olio evo. Aggiungete anche il succo dei limoni (se il composto è ancora duro unite un pò di latte). Tagliate a pezzetti le banane ed unitele amalgamando bene.
Riempite dodici stampini da muffin ed infornate a 180° per circa 30 minuti.

mercoledì 14 settembre 2011

MELANZANE E ZUCCHINE RIPIENE



Rieccomi dopo aver imbiancato tutta la parte del box e spazi attigui. Il bianco candido ha rivestito di nuova veste i muri dando una sensazione piacevole di pulito ed ordinato (da anni il box non conosceva ordine). A questo punto speriamo che il prossimo visitatore vorrà comprarla sta benedetta casina!!!

Io ho avuto oggi notizia che il posto di lavoro per cui avevo tanto sperato, lavoro che mi consentirebbe di spostarmi di città e di iniziare definitivamente a vivere con Lui, non è mio. La persona che avrei dovuto sostituire ha deciso alla fine di fermarsi in azienda. Non vi dico che delusione!!!!
Lui è riuscito a farmi tornare il sorriso e la speranza, erano entrambi spariti per qualche ora lasciando spazio solo alla delusione totale.
Prima o poi qualcosa arriverà, e son sicura che sarà il posto che a me è più congeniale! :-)
In questi casi serve solo perseveranza e positività! Quindi, come dice mia mamma: "ados coi fer!"  ;-)

Nel frattempo mi dedico alla cucina.
Sono le ultime melanzane e zucchine, non potevo non approfittarne per una scorpacciata finale.

Un sorriso a tutti...




MELANZANE E ZUCCHINE RIPIENE
melanzane
zucchine
formaggio morbido di soia (è ottima anche la mozzarella, se viene utilizzata questa lasciarla prima del taglio sgocciolare per bene)
pomodori molto maturi
passata di pomodoro
erba cipollina
curcuma
semi di papavero
pangrattato
sale
pepe


Lavare le melanzane e le zucchine e tagliarle a metà per il verso della lunghezza. Svuotarle della polpa lasciando solo mezzo centimetro circa di guscio. Tagliare a pezzetti la polpa e metterla in una bacinella con i pomodori tagliati a pezzettini, l'erba cipollina, il sale, il pepe, un poco di curcuma, il pangrattato e il formaggio di soia tagliato a cubetti. Amalgamare il tutto e bagnare con un filo di olio. Tagliuzzare la base sia della malanzana che della zucchina per far insaporire meglio il tutto e riversarvi poi all'interno il ripieno.
Spolverare la superfice con il pangrattato.
Mettere nel forno caldo a 200° per circa 30 minuti.

martedì 6 settembre 2011

PEPERONI RIPIENI DI QUINOA


Tanto per cambiare anche oggi vado di fretta. Stasera mi devo organizzare per ridipingere il garage, la cantina e la lavanderia. Dovendolo fare nei tempi liberi, un'oretta la sera dopo il lavoro, sarò più che impeganta per tutta la settimana. Già immagino le mie spalle e braccia alla fine dei lavori. Ricordo ancora il male che provai la prima volta che dipinsi tutto :(
Un pò di esercizio mi farà comunque bene, e poi a dirla tutta a me piace dipinger casa! E sono pure molto più brava di Lui (almeno con il rullo, ma non con il pennello ammetto che li Lui mi batte).
La cosa che proprio non mi garba è dover sistemare tutto alla fine dei lavori, ma in questo caso il compito sarà alleggerito grazie alla sempre minor quantità di merce.
Quindi posto oggi questa ricettina, della quinoa vi avevo già detto due cosine qui , e ci rivediamo non appena sono un pò più libera.



PEPERONI RIPIENI DI QUINOA
peperoni (meglio se non troppo grandi)
quinoa
brodo vegetale
formaggio di soia morbido (in abbondanza)
erba cipollina
prezzemolo
semi di papavero
olio evo
sale
pepe


Mettete la quinoa in un contenitore e calcolate che il brodo dev'essere circa il triplo della sua quantità.
Mettete il brodo in un pentolino e portate ad ebollizione, poi versatevi la quinoa e fatela cuocere per circa 15 minuti (controllate le tempistiche consigliate sull'involucro che conteneva la quinoa). Spegnete e lasciate riposare la quinoa nel brodo per almeno 5 minuti poi scolatela e lasciatela leggermente intiepidire.
Tagliate il formaggio di soia a dadini ed incorporatelo alla quinoa, aggiungete una abbondante spolverata di erba cipollina, di prezzemolo fresco, i semi di papavero ed un filo di olio evo. Aggiustate di sale e di pepe.
Lavate i peperoni e tagliatevi la parte superiore, non gettatela.
Scavate leggermente l'interno e riempitelo con la quinoa farcita. Adagiate i peperoni in una pirofila leggermente unta di olio o ricoperta di carta da forno. Ponete a fianco dei peperoni la parte che avete asportato.
Irrorate la superfice con un filo sottile di olio evo.
Mettete nel forno già caldo per circa 40 minuti. Prima di togliere dal forno controllate che il peperone sia cotto con i lembi di una forghetta.

mercoledì 31 agosto 2011

MARMELLATA DI PRUGNE ROSSE E MELE



 

MARMELLATA DI PRUGNE ROSSE E MELE
1 kg di prugne rosse
400 gr di mele
300 gr di zucchero di canna grezzo
1 cucchiaino di agar agar
acqua


Far bollire per alcuni minuti dei barattoli di vetro ed i tappi in abbondante acqua.
Lavare la frutta in acqua e bicarbonato. Sbucciare tutta la frutta e tagliarla a pezzetti. Metterla in una pentola con lo zucchero e fare cuocere per circa un'ora o almeno fino a che si spappoli completamente (io ho utilizzato la macchina del pane con la funzione "marmellate" e a fine cottura ho frullato un pò con il minipimer). Mettere l'agar agar in poco acqua naturale e mescolarlo bene. Lasciarlo bollire o unirlo alla marmellata negli ultimi minuti della cottura.
Riempire i barattoli sterilizzati di marmellata, chiuderli ermeticamente ed immergerli nuovamente nell'acqua bollente tenendoli capovolti verso il basso. Una volta sterilizzati nuovamente lasciarli raffreddare nell'acqua o in un luogo oscuro ma sempre capovolti.


venerdì 26 agosto 2011

GHIACCIOLI AL LIMONE



Ho preparato altri ghiaccioli freschi e "sani" (come dice Maddy), anche se questo è lievemente alcolizzato :D
Nella foto si vede il particolare di un quadro che ho dipinto qualche anno fa. Ho tappezzato tutta la cucina con fiorelloni o fiorellini dipinti negli anni. I soggetti sono sempre fiori. Ne adoro la forma e mi rapiscono i colori.



GHIACCIOLI AL LIMONE 

3 limoni belli succosi
1 bicchierino di limoncello
250 ml di acqua
4 zollette di zucchero di canna grezzo

Fate leggermente scaldare l'acqua e scioglietevi dentro lo zucchero. Fate raffreddare.
Spremete i limoni ed unite il succo all'acqua addolcita ed al limoncello. Mescolate bene, riempite gli stampini da ghiacciolo e mettete nel freezer per circa 10 ore.

giovedì 25 agosto 2011

GHIACCIOLI ALL'ANGURIA




Sarà il caldo, sarà che le vacanze mi hanno fatto fin troppo rilassare la testa sta di fatto che di cavolte in cucina ne sto proprio combinando. Prima la torta di pesche, preparata per portarla come dono ad un invito a cena ricevuto, sfornata ben 20 minuti prima della fine della cottura, e pensare che avevo pure fatto la prova stuzzicadenti!!! Vi lascio solo pensare a come potesse essere all'interno! Fortunatamente l'ho vista un pò strana e prima di metterla nel portatorta ho rifatto la prova stuzzicadenti, figuraccia evitata ma che rabbia!
Poi i muffin vegan di banana e prugne secche infornati senza lievito. La ricetta era molto simile a questa, già con la banana frullata trovo che non sia una passeggiata, per giunta senza il minimo goccio di lievito e con l'essenziale di tutto il resto... Che delusione!!!
Infine il pane, o meglio la serie di pagnotte che proprio non ne vogliono sentire di lievitare correttamente. Almeno per questo dò colpa alla macchina del pane che non sopporterà il caldo, visto che la ricetta è quella di sempre.

Ieri stanca di risultati sfornati malamente ho deciso di darmi al freezer!
In questa pazza estate sebbene la fine di agosto sia vicina necessitiamo più oggi che nei mesi passati rinfrescarci a causa delle temperature elevatissime. Nonostante io sia assai contenta di questo caldo ammetto che ne risento particolarmente. Non vi dico il mio gatto che me lo trovo sdraiato in tutti gli angoli della casa!!!! :D
Non amando i ghiaccioli confezionati, ovviamente zeppi di conservanti e coloranti, ho pensato ad un'alternativa molto più salutare. E' talmente veloce e pratica che questa volta non ho dimenticato nulla :)


GHIACCIOLI ALL'ANGURIA (per 4 ghiaccioli)
250 gr di anguria
120 ml di acqua
3 zollette di zucchero di canna grezzo
1 lime
mezzo limone

Scaldare leggermente l'acqua e farci sciogliere lo zucchero. Attendere che si raffreddi.
Nel frattempo spremere il lime ed il limone e metterli in un frullatore con l'anguria privata dei semini e frullare il tutto con l'acqua zuccherata.
Versare il liquido negli stampini da ghiacciolo, metterci il bastoncino ed adagiare nel freezer per almeno 5 ore.

venerdì 19 agosto 2011

MUFFIN ALLA PESCA E YOGURT AI MIRTILLI




Che bella tutta questa tranquillità estiva!!!
Le giornate di vacanza passate a casa possono essere ugualmente di vero piacere, di vero relax, di vero divertimento, di vera scoperta.
I tempi dello scorrere delle ore vengono decisi da noi, tutto percorre in base ai desideri, alle energie disponibili, al meteo....  Le ore di sole, i tour in moto per visitare luoghi nuovi, i momenti di lettura e quelli da dedicare alla sana cucina, gli attimi per qualche profonda meditazione, quelli per i progetti e quelli per il divertimento....
Ancora un pò di giorni per godermi tutto ciò... :)





MUFFIN ALLA PESCA E YOGURT DI MIRTILLI
250 gr di farina 0
250 gr di yorut ai mirtilli

2 cucchiaini di lievito per dolci
1 cucchiaino di bicarbonato
120 gr di zucchero di canna grezzo
latte di soia
1 uovo
80 ml di olio evo
2 pesche belle mature

Amalgamate l'uovo con lo zucchero, unitevi la farina setacciata con il lievito ed il bicarbonato. Aggiungete lo yogurt di mirtilli e l'olio, ed un pò di latte di soia. Tagliate a pezzetti le pesche ed unitele amalgamando bene.
Riempite gli stampini da muffin ed infornate a 180° per 30 minuti circa.



lunedì 25 luglio 2011

BISCOTTI AL COCCO


Ma siamo nel mese di luglio?  Con queste temperature non si capisce più nulla!!!
Quando il freddo entra nell'estate è una gran brutta storia. Credetemi, io preferisco il caldo, i 30° sono la mia naturale temperatura. Arriverei pure ai 35° senza problemi, ovviamente un caldo secco è preferibile rispetto all'afa che ti rende vischiosamente bagnatuccia. Soffrirò per l'afa ma almeno non mi rintano in casa per il freddo. Poi diciamola tutta, gli splendidi vestitini estivi è proprio un gran peccato non poterseli mettere la sera o doverli coprire con un maglioncino già a luglio! Mannaggia!!!
Visto che l'insolito tempo permette l'accensione del forno, che regala un tiepido effetto addirittura gradito a chi vive la cucina, mi sono messa ad impastare. Essendoci abbondante burro in questa ricetta consiglio le temperature più basse per prepararla, altrimenti si rischia l'incollamento generale della massa. E' comunque semplicissima e molto veloce. Una delle due infornate è rimasta quei minuti in più nel forno (io mi distraggo assai velocemente...) e i biscottini sono usciti un pò abbrustoliti. L'effetto non sarà il massimo dal punto di vista ottico ma la tostatura regala al gusto tanto sapore in più!



BISCOTTI AL COCCO
300 gr di farina 00
150 gr di burro
100 gr di farina di cocco
100 gr di zucchero di canna
1 uovo

Mescolate bene lo zucchero e l'uovo, unitevi la farina setacciata ed il cocco disidratato, amalgamate unendo anche il burro ammorbidito. Stendete l'impasto lasciando circa 1 cm di altezza e con un coppapasta ritagliate le forme dei biscotti. Disponete i biscotti sopra una teglia ricoperta da carta da forno.
Infornate a 180° per circa 12 minuti.

lunedì 18 luglio 2011

PLUM CAKE INTEGRALE AI MIRTILLI E MANDORLE



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L'altra sera mi trovavo in un paese per una piccola manifestazione.
Il mio compito in questa occasione era quello di dare ai passanti un foglietto pubblicitario.
C'erano un bel pò di persone che giravano qua e là per la piazza, i negozi aperti fino a tarda ora li aveva richiamati per le vie del centro cittadino. Tutti imbellettati nei loro vestiti estivi, abbronzati e contenti.
Io giravo tra loro con la mia risma di carta e distribuivo i miei foglietti sorridendo un pò a tutti.

Ad un tratto è passato un ragazzo, era solo, mi ha fissata a lungo ma senza dirmi nulla. Io ho detto "ciao" ma non gli ho porto il mio foglietto. Lui continuando a guardarmi ha proseguito la sua strada.
Dopo circa un'oretta, quando la gente in piazza iniziava a diminuire per l'avvicinarsi della mezzanotte, lui è tornato nuovamente vicino a me. Mi guardava e continuava a non dirmi nulla.
Io non sapevo come attaccar bottone. Certo potevo parlare del foglietto pubblicitario che avevo tra le mani, ma non sapevo se lui potesse condividere le mie parole. Ho pensato allora che avrei potuto raccontargli quello che stavamo facendo li quella sera in piazza. Ma idem a prima: "e se non mi capisse?".
Allora ho provato con un altro "ciao".
Questa volta lui ha risposto: "ciao". E poi una grande risata.
E così mi son messa a ridere pure io.
Ok, contatto avvenuto!
Lui è Diego, un ragazzo di 33 anni - lo so che a 33 anni dovrei chiamarlo uomo, ma avendo lui quasi la mia stessa età non so perché mi suona meglio "ragazzo" ;)
Diego è spastico dalla nascita, una malattia che lo ha reso disabile al 100%. Gira per la città su di una carrozzina che telecomanda con la sola parte del corpo che riesce ad utilizzare: il braccio e la mano destra, tutto il resto del corpo per lui è ingestibile. La testa però c'è, eccome se c'è!!!

Dopo quell'inizio un pò insicuro io e Lui siamo rimasti con Diego per più di 4 ore. Saremmo potuti andare a far colazione tutti insieme visto l'ora che si sera fatta. Loro due se ne stavano tranquilli, entrambi due nottambuli!! Io, che adoro andare a letto presto la sera, tra il mal di piedi per i tacchi alti ed il sonno che mi portava continui sbadigli, ho resistito perché spinta dall'interesse del nuovo amico piuttosto che per naturale predisposizione alla veglia notturna.
Ma le ore in compagnia di Diego sono passate velocissime. Si è parlato di un pò di tutto.
La prima cosa che ci ha fatto notare è stata la sua solitudine e la difficoltà con cui la gente si rivolge a lui e soprattutto con cui gli stringe la mano. E pensare che a me sembrata tanto una mano umana!!!

Voglio sorvolare su tutte quelle difficoltà che per la vita di un disabile sono pane quotidiano e di cui Diego ci ha fatto menzione. Sappiate che sono più tante di quante possiate pensare. Io e Lui siamo rimasti basiti.

Il pensiero di Diego è stato fortissimo per due giorni, ancora ora la mente torna facilmente a lui.
La cosa che di Diego mi ha meravigliata, e che mi spinge oggi a parlare di lui, è la TREMENDA CAPACITA' di questa persona di girare per la città (facendo pure diversi km, sia di giorno che durante la notte pesta, sulla strada battuta) con la sua carrozzina, solo, senza nemmeno un telefonino per l'eventuale necessità improvvisa.
Sono rimasta a bocca aperta nel sentire che, a prescindere da come venisse accolto dalla gente dei vari locali, sia dai proprietari che dai clienti, lui abbia per abbitudine gironzolare la sera per bar (per bere la sua amata Coca Cola) o per discoteche (soprattutto quelle dove si balla latino-americano perché a detta sua "è difficile che vi siano risse e la gente tende ad essere più tranquilla").
Questo uomo si è mostrato ai miei occhi con tutta la sua voglia di vivere e con le sue parole mi ha mostrato la sua intelligenza. Con solo una braccio ed una mano a sua disposizione affronta il mondo, va oltre la difficoltà degli spostamenti, sfida i pensieri della gente, che con gli sguardi continuamente ed insistentemente sottolinea la sua diversità.

E pensare che io sono stata così stupida da dubitare di poter avere un dialogo con lui!!!!




PLUM CAKE INTEGRALE AI MIRTILLI E MANDORLE
250 gr di farina integrale
200 ml di latte di soia
100 gr di zucchero di canna
4 cucchiaia di olio evo
1 bustina di lievitino
1 vaschetta di mirtilli
mandorle
1 pizzico di sale


Per questa ricetta io ho utilizzato il mixer. Ho messo nella bacinella lo zucchero e l'olio evo, poi la farina mescolata al lievito ed un pizzico di sale. Ho emulsionato il tutto versando poco per volta il latte di soia.
Una volta pronto ho unito i mirtilli e le mandorle spezzettate, amalgamato alla fine con un cucchiaio di legno (per non rompere i mirtilli) e versato negli stampini da forno.
Infornato a 180° per circa 40 minuti.

martedì 12 luglio 2011

MAZZANCOLLE AL SUGO E VERDURE AL FORNO


Che favola l'estate!
Il mese di luglio è quello che più adoro, dopo vien giugno e poi maggio ed aprile. Tutti i mesi più caldi o che comunque verso il caldo ci portano. Agosto lo apprezzo perché è il mese che da qualche anno dedico alle vacanze (con obbligo lavorativo direi! infatti devo scegliere questo mese per forza). Settembre è il mese che ci accompagna al periodo freddo anche se ammetto che se è metereologicamente bello risulta un mese splendido.
Le mie vacanze quindi si avvicinano...
Prima ho puntato la Croazia. Direi che un giretto qua e là per una visita delle città principali e dei parchi naturali non mi sembra affatto male, e per di più offre delle splendide coste con un mare incantevole (andai anni fà sull'isola di RAB e ne rimasi molto entusiasta).
Poi ho pensato che un giretto alla scoperta delle Marche, mai visitate (che vergona!!!), ed una puntatina in Umbria (che adoro!!!) con una sosta sulle spiagge adriatiche, sarebbe stata una bella idea.
Ma quest'anno le energie non sono molte e di viaggi alla scoperta di nuovi mondi con continui movimenti e spostamenti sotto il caldo sole d'agosto sò che mi appesantirebbero. Quindi puntavo prettamente su una vacanza tutta spiaggia e niente altro, ma nemmeno per quello son più portata (io resisterei massimo 3 giorni, LUI penso 1 solo, e pure quello solo per farmi un piacere!!).
E così domenica mi è venuta una bella idea: niente vacanze in giro, quest'anno si sta a casa.
Lo so che è strano, tutti vogliono andare ovunque pur di non rimanere a casa, ma per noi è diverso quest'anno.
Già il pensiero di andare a casa da LUI (che sarà a breve la nostra casa) per 3 intere settimane per me è relax puro! Casa grande e soprattutto arieggiata (piuttosto che la mia afosissima e piccolissima casettina/sottotetto!!!). Poi il pensiero di poter gironzolare comodamente tra laghi o montagna come ci salta nella mente la mattina al risveglio e come le energie ci dicono al momento di poter fare... è sano vivere e cosa goduriosa!!!
Per di più abbiamo entrambi necessità di interrompere con il lavoro, un pò di libri da leggere, pensieri da riordinare, e gran tanta voglia di stare insieme...a casa ma insieme :)
Quindi non vedo l'ora che le tre belle settimane arrivino...


Ma ora passiamo alla ricettina di oggi.
Nella ricetta delle mazzancolle ho utilizzato anche qualche filo di spirulina essicata. Questa è un'alga e la si può consumare in polvere, in pastiglie o al naturale. Qualche informazione in più la trovate qui e qui.




MAZZANCOLLE AL SUGO
mazzancolle
olio evo
cipolla q.b.
paprica
passata di pomodoro
basilico
spirulina essicata (io ne ho aggiunto qualche filo per enfatizzare il sapore di mare, oltre al fatto che la spirulina fa molto bene)
sale
pepe
fette di pane toscano


Pulite le mazzancolle e risciacquatele sotto il getto di acqua fredda. In un pentolino mettete un filo di olio evo dove farete rosolare qualche sottile fetta di cipolla. Versate le mazzancolle e fatele rosolare rigirandole delicatamente. Unite la passata di pomodoro, salate, pepate ed aggiungete un pò di paprica ed il balisico tagliato finemente. Fate cuocere qualche minuto ed alla fine amalgamate il tutto con qualche filo di spirulina essicata.
Tostate qualche fetta di pane ed unitela al piatto.





VERDURE AL FORNO
cicoria
zucchine
cipolla grande
passata di pomodoro
acqua
sale
pepe
prezzemolo
formaggio a pasta morbida (per me il galbanino)

Lavate bene la cicoria e le zucchine. Tagliate le zucchine a rondelle di mezzo centimetro e la cicoria a pezzettoni. Affettate la cipolla grossolanamente. In una padella mettete un filo di olio e la cipolla. Dopo di che aggiungete le zucchine e la cicoria. Fate rosolare bene ed aggiungete un filo di acqua. Dopo qualche minuto unite la passata di pomodoro il sale, il pepe ed il prezzemolo. Cuocete ma non completamente, le zucchine dovranno rimanere leggermente crude ma il sugo dovrà essersi rappreso a dovere.
Versate il tutto in una teglia ma andando per strati tra verdura e formaggio. Finite con una spolverata di formaggio grana o qualche pezzetto di formaggio a pasta morbida. Infornate a 180° per circa 10 minuti (il tempo di far ben sciogliere il formaggio.



Mi hanno appena inviato questo link, vi consiglio di ascoltare tutto il discorso, è veramente meraviglioso!!!!!

giovedì 7 luglio 2011

AVANZI DI CIBO? ACETO CASALINGO AUTOPRODOTTO CON IL VINO


Lo ammetto, non sapevo proprio come si producesse l'aceto. Qualche settimana fa siamo entrati in argomento durante una mattinata di lavoro mooooooltoooo calma. Un collega esperto del settore vini mi ha delucidato in merito.
A quanto pare vi è una sorta di madre che messa nel buon vino in brevissimo tempo lo trasforma in aceto di qualità. Qui e qui potete trovare delle info interessanti su come produrre l'aceto e pure la madre.
Mi piacerebbe molto autoprodurre l'aceto. Non lo utilizzo tanto come alimento (preferisco quasi sempre il tamari all'aceto, soprattutto per condire le insalate), ma per pulire la casa ne compro litri e litri all'anno.
Tutto non si può fare e tutto non si può gestire in modo autonomo, quindi per ora niente aceto prodotto con la sua madre.
La scoperta più grande è stato il consiglio di riciclare il vino in avanzo (o come capita spessisimo a me, dimenticato per mesi in frigo) per fare un aceto casalingo.
Il tutto è tremendamente semplice!
Basta introdurre nella bottiglia due "spaghetti" di grano e lasciarveli per almeno una settimana (ho letto che ualcuno di mette anche del sale). Io sono stata capace di dimenticarmi pure quelli e nel vino vi sono rimasti un mese intero :D (Fosforo, fosforo, fosforo!!!!! mannaggia mi manca proprio, altro che ferro!!!)
Più il vino sarà naturale, biodinamico, biologico, biotutto e meno sarà stato modificato chimicamente, più velocemente questo subirà una trasformazione da vino ad aceto. Infatti in realtà il buon vino, se lasciato per un pò di tempo aperto si traosforma naturalmente in aceto, anche senza gli spaghetti che ne velocizzano solamente la trasformazione.

Non so quanti di voi si dimenticano del vino, a me capita soprattutto con quello bianco che non amiamo particolarmente. Il rosso non va mai nel dimenticatorio!!! :)

martedì 5 luglio 2011

QUINOA CON MELA CHIODATA, NOCI E SPEZIE A GO GO



C'è stato chi mi ha chiesto sia cosa fosse la Quinoa che la Mela chiodata.

Per la seconda trovate informazioni qui e qui, è una buona soluzione per chi non ha ferro in corpo!! Ovviamente sarebbe ottima se consumata da sola, magari per merenda, io ieri pomeriggio non ho avuto tempo per mangiarla e così la sera ho cercato subito di metterla nel piatto. I segni neri sulla mela che evidenzia la fotografia sono dati dai chiodi di ferro che rimango nella mela per un'intera giornata. Per la ricetta che segue non è indispensabile assolutamente sia una mela chiodata, basta una qualsiasi mela sana e gustosa.

Per la quinoa leggete qui.  E' un alimento di alto valore proteico. Ottimo per chi non vuole consumare prodotti animali! Ed è pure assente il glutine. Quindi una validissima alternativa per i tanti intolleranti o animalisti convinti. Contiene Ferro (proprio ciò che mi serve), fosforo, magnesio e zinco. Se ben condita è una vera goduria!!

Il tutto per creare un piatto che oltre ad essere ben equilibrato e nutriente mi permetta anche di cibarmi di qualcosa di fresco in queste calde serate.

 

QUINOA CON MELA CHIODATA, NOCI E SPEZIE A GO GO
quinoa
brodo
noci
mela chiodata
erba cipollina (ci starebbe bene anche il prezzemolo, potete sbizzarrirvi con quello che avete in casa)
peperoncino
curcuma
olio evo
semi di papavero
sale
pepe

In un pentolino mettete il brodo, che sia il triplo della quantità della quinoa. Portate ad ebollizione e poi versatevi la quinoa, lasciando leggermente sobbollire continuate la cottura per circa 15 minuti. (Ogni confezione di quinoa indica le tempistiche giuste per la cottura)
Dopo la cottura lasciare la quinoa a riposare almeno 5 minuti nell'acqua di cottura. Scolatela e lasciatela raffreddare (io l'ho passata sotto l'acqua corrente perché le mie tempistiche erano limitate).
Lavate, sbucciate e tagliate a pezzetti la mela e metteteli in una bacinella. Unitevi i gherigli di noce a pezzetti, abbondante erba cipollina, un non so che di curcuma e di peperoncino, i semi di papavero e la quinoa raffreddata. Amalgamate il tutto e condite con dell'olio evo, il sale ed il pepe.

lunedì 27 giugno 2011

TRA LE CALLE DI VENEZIA CON L'ARTE CONTEMPORANEA

VENEZIA
Ogni due anni vi è "l'obbligo" di fare una gita a Venezia, l'arte contemporanea fa sosta là costringendomi ad andare a gironzolare tra le calle ed i basamenti.
La cosa direi proprio che non mi dispiace! Solo la stanchezza, data dai continui e rapidi spostamenti e dalla calura, eviterei volentieri. :-)





Venezia è sempre la stessa: una città unica.
Ad essere sincera non è la città che preferisco, ma ammetto che è molto attraente, non per altro è condierata una delle più belle ed affascinanti città. 
Apprezzo particolarmente le strette viuzze, i piccoli ponti, i negozietti mignon, il panorama e soprattutto adoro l'accento veneto!!!
Meno adorabili sono i prezzi... troppo spesso da pazzi!





Durante una breve sosta, tra una fotografia comica e l'altra, un signore si è avvicinato per fare due parole. Aveva voglia di compagnia.
"Un veneziano DOC, nato, cresciuto e residente ancora oggi a Venezia." Si è presentato con tutta questa definizione. Io ho trovato strano che sottolineasse la cosa ma poi ho capito dal suo racconto il motivo. Sapevo che Venezia si sta spopolando ma pensavo che la situazione non fosse grave tanto quanto questo veneziano ha più volte sottolineato. A causa degli elevatissimi prezzi delle case tutti i veneziani si stanno trasferendo a Mestre lasciando mezza vuota la città lagunare. Solo il turismo la fa rivivere giornalmente.
Un gran peccato.

Anche se devo ammettere che io a Venezia non avrei piacere a viverci, e questo per puro motivo di scomodità negli spostamenti. Penso che solo un veneziano sappia bene apprezzare la sua città e sappia adeguatamente cogliere a pieno tutte le sue particolarità, pure l'acqua alta.
Quindi se proprio i veneziani, che sanno ben capire e convivere con la propria città se ne vanno....







Una particolarità che è bello sapere: intorno al 400 circa Venezia era ancora una laguna che si è popolata con tutta quella gente che scappava prima dagli Unni e poi da i Longobardi. Era ricca di caccia e pesca e per questo la gente si fermò li ma non aveva la possibilità di avere acqua potabile, tanto che agli inizi veniva utilizzata l'acqua piovana (ora con opportune tubazioni arriva l'acqua dalla terra ferma).

















LA BIENNALE DI ARTE CONTEMPORANEA

Ogni anno faccio una marea di fotografie alle opere che vedo e che mi colpiscono particolarmente. Quest'anno sono stata molto scarsa. :(
Posso affermare che di questa edizione non avrò molti ricordi delle opere...
ma per forza!!!

James Turrel
La sua opera è tutta da vivere, e ne vale come sempre la pena!!!




Urs Fischer



padiglione Inghilterra
Bello gironzolare tra le stanze e gli ambienti ricreati da questo artista. Pure il senso soffocante dovuto dalla calura e gli odori di calce e polvere hanno il loro lato travolgente ed appassionante.



padiglione Cina


mercoledì 22 giugno 2011

POLPO IN UMIDO



Poco tempo fa avevo raccontato in un post una lunga storia in merito al pesce ed a quello che avevo scoperto degli allevamenti. Il lunghissimo post è rimasto online mezza giornata ma poi, a causa di un problema di blogspot che ha coinvolto molti bloggher, è sparito completamente dal mio blog. Non c'è stato verso di recuperarlo :(
Non sto a riscrivere nuovamente tutto. Lascio solo due parole in merito alla mia scoperta.

Ho sentito il racconto di un conoscente che qualche anno fa andò a trovare un amico allevatore di trote. Non descrivo ora tutti i particolari del suo racconto, sappiate solo che da quando lui è uscito da quel posto non è più assolutamente riuscito a mangiare pesce di allevamento. A quanto racconta son passati più di 5 anni. Quindi niente branzini, trote, orate o salmoni a meno che non abbiano vissuto in completa libertà.
Oltre che bombardarli di tutto ciò che in un mese li trasforma da microscopici pesciolini a pesci di importante pezzatura, vengono anche riempiti di antibiotici per diminuire la possibilità di contagio delle malattie. Inoltre le vasche vengono talmente riempite che l'ossigeno contenuto nell'acqua non basta e devono così ossigenarla artificialmente. Lascio perdere di commentare il loro cibo.
Io, tanto quanto il mio conoscente, non sono più riuscita a comprare pesce di allevamento.
By by orate, branzini e trote allevate....
Il pesce che ora trovo a prezzo modico e di cui son certa sia un pescato libero è vario: vi sono il polpo, le sardine, lo sgombro, la trinca, i calamari...
C'è sempre e comunque da sbizzarrirsi!!! :)

Oggi ho cucinato il polpo in umido....

POLPO IN UMIDO
1 polpo
1 carota
1 gambo di sedano
1 cipolla
passata di pomodoro
peperoncino
foglie di alloro
timo fresco
olio evo
sale
pepe


Riempite una padella di acqua. Pulite e tagliate a pezzettoni la carota, la cipolla ed il sedano e buttateli nell'acqua con qualche chicco di pepe e una foglia di alloro. Versatevi il vostro polpo (che dev'essere completamente coperto dall'acqua) e fate cuocere a fuoco lento. Per capire se il polpo è pronto basta infilzarlo con una forchetta, se questa entra facilmente è ben cotto. Ora lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura (con questa operazione permetterete al vostro polpo di rimanere bello morbido una volta freddo).
Non appena freddato lavatelo sotto l'acqua corrente al fine di togliergli tutta la pelle (la parte scura che lo ricopre). Tagliatelo a pezzettoni.
Prendete una pentola (io ho riesumato dalla cantina la mia pentola di coccio, mi sembrava l'occasione giusta :) ), mettete sul fondo un filo di olio evo, due foglioline di alloro ed il polpo a pezzi. Fare rosolare per qualche minuto il vostro polpo e versate nella pentola la passata di pomodoro, il timo fresco, un pò di peperoncino, salate, pepate e chiudete con il coperchio.
Lasciate cuocere a fuoco lento per circa  20 minuti.
Nel frattempo fate abbrustolire qualche fetta di pane. Servite caldo con il pane ed un filo leggero di olio.

mercoledì 15 giugno 2011

PASTICCIO DI AMARANTO ALLE VERDURE



 
Quando ero piccola ricordo che spessissimo la sera convivevo con un continuo mal di testa. Non era eccessivamente forte, era direi abbastanza lieve ma assai frequente. Dopo ripetute volte che i miei genitori mi hanno portata dal medico di base per avere spiegazioni in merito questo si è deciso a farmi fare una marea di esami. Il risultato è stato: anemia. Fortunatamente non anemia mediterranea, ma una fortissima anemia.
Premettendo che l'alimentazione che c'era in casa dei miei genitori era completa, a quei tempi anche loro non mangiavano molta carne ma un pò ne mangiavano, ho iniziato a mangiar carne con una frequenza maggiore e ad assumere i soliti integratori di ferro (vere bombe). Ricordo ancora che dopo 3 mesi di cura i livelli del ferro erano a mala pena nella norma.
Un pò più grande, intorno ai 22 anni, ho per volontà di cambiamento iniziato a fare variazione alimentari, ed ho mantenuto questa nuova dieta fissa per tre anni. Mi sono organizzata un pò in modo "fai da te" ma con alcuni consigli da parte di un iridologo che ai tempi mi seguiva. Consumavo pochissimo pesce ed assolutamente niente carne, ma in cambio mangiavo tanti legumi. Mi facevo uno o due mesi all'anno mangiando mele riempite di chiodi (che aiutano con il ferro) ed ogni mattina mangiavo un rosso d'uovo sbattuto con melassa, fieno greco ed una noce. Senza alcun supporto di integratori farmaceutici io non ero più anemica.
L'anemia comunque continua a tornare negli anni ed io con una certa frequenza faccio i vari esami del sangue.
Due anni fa ho dovuto cambiare medico di base e i soliti esami li ho portati in visione al nuovo medico.
E che ho scoperto, dopo una semplice e veloce visione da parte del nuovo medico? Che ho la Sindrome di Gilbert (info qui e qui). Dopo anni a correr dietro a sto ferro ed a chiedere consiglio qua e là su come fare.. eccoti la spiegazione.... (roba da pazzi!!!!).
Non è niente di grave, è una patologia benigna. L'unica cosa è il problema della bilirubina che fa i dispetti ai globuli rossi, vi lascio ai link per le informazioni adeguate.
A quanto ho capito è una sindrome che non viene spesso tenuta in considerazione. Il bombardarmi di ferro per farmi alzare i valori, con una Sindrome di Gilbert, a quanto pare non è servito proprio a nulla perché il fegato si prende il ferro che vuole ed il resto lo rilascia immediatamente.
Quindi sappiate che vi può essere anche questa tra le varie possibili cause di una vostra anemia.

L'alimentazione adeguata è sempre la miglior ricetta medica. E' proprio vera la frase "siamo cià che mangiamo"!!!
Ho scoperto di recente l'Amaranto (qui), ed ho scoperto che è ricco di proteine, di calcio, fosforo, manganesio e pure di ferro. Un'altra cosa che fa per me mi son detta!
Non trovo però con facilità ricette che lo utilizzano, solitamente lo cucino in abbinata al farro. L'altro giorno ho voluto seguire la ricetta che è pubblicata sulla confezione che ho comprato. Come sempre un pò variata in base a ciò che il frigorifero mi offriva, ma direi essere stata azzeccata.
E' la ricetta di oggi.



PASTICCIO DI AMARANTO ALLE VERDURE
amaranto
acqua
sale
pepe
zucchine (o qualsiasi tipo di verdura abbiate in casa)
cipolle
aglio
olio evo
passata di pomodoro
formaggio morbido di soia


Mettete l'amaranto in un setaccio fine e lavatelo sotto l'acqua corrente. In una padella versate dell'acqua e l'amaranto (seguite le istruzioni della confezione per le giuste quantità). Salate ed accendete il fuoco. Lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 25 minuti dopo di che spegnete la fiamma e lasciate riposare per almeno 5 minuti.
Nel frattempo in una pentola versate un filo di olio, l'aglio (che poi toglierete) e le cipolle e zucchine tagliate grossolanamente. Fate cuocere con un goccio d'acqua e poca passata di pomodoro. Salate e pepate a piacere. Quasi a fine cottura, quando sono ancora leggermente durette le zucchine spegnete e lasciate riposare.
Prendete una pirofila e cospargetela di olio. Sul fondo della pirofila mettete uno strato compatto di amaranto (aiutatevi nello stenderlo bagnando mani e cucchiaio con dell'aqua fredda), utilizzate circa la metà dell'amaranto cotto. Riempite poi con uno strato di verdura e formaggio a pezzetti. Infine coprite con il tutto con il restante amaranto. A questo punto infornate la pirofila a 200° per circa 20 minuti.
E' ottimo da mangiare sia caldo che freddo.


lunedì 6 giugno 2011

TORTA SEMPLICE DI MIRTILLI E MELA e il Referendum



Mancano solo 6 giorni a quello che in Italia sarà l'evento del 2011 (dopo la festa dei 150 anni ovviamente).


Mi auguro che la maggior parte degli italiani la pensi come me e tra domenica e lunedì si rechino in massa per porre il proprio SI su ognuna delle schede che verranno presentate.

Due SI a favore dell'acqua per poterla mantenere pubblica (qui info)
un SI per rinunciare al Nucleare (qui info)
un SI per non accettare il legittimo impedimento (qui info)

Un gesto estremamente importante quello di andare e mettere le nostre scelte nero su bianco ed obbligare la politica ad ascoltare la nostra voce!
Che tutti si mettano una mano sulla coscenza in merito alle questioni Acqua per tutti e Nucleare!!!!

La Germania si è dedicata completamente all'energia alternativa abbandonando l'idea del nucleare, tanto che ha deciso di dire addio spegnendo per sempre le sue centrali entro il 2022. E noi che fino ad ora ne siamo rimasti indenni vogliamo proprio ora buttarci nel terrore nucleare e non abbiamo la capacità di investire nell'alternativo????? Che di energie alternative si può vivere è la Germania che ce lo insegna. Che le energie alternative saranno sempre più pratiche lo insegna la ricerca, che ahinoi è sempre oltr'alpe e non italiana. Se la ricerca prosegue così tra pochi anni sicuramente avremo un pannello solare grande quanto un piccolo microcip. Ricerca, ricerca, ricerca, ricerca, ricerca....

Sono rimasta impressionata e mi è "piaciuto" molto l'ultimo video di Celentano, presentato lo scorso giovedì ad Anno Zero, che tratta l'argomento,. Lo potete vedere qui.


Nell'attesa del prossimo fine settimana mi sono rilassata ieri preparando questa semplice tortina. Niente burro, olio e neppure uova! 'na goduria!!!

TORTA SEMPLICE DI MIRTILLI E MELA
3OO gr di farina 00
250 gr di latte di soia
100 gr di mirtilli
100 gr di miele
1 mela
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale

Lavate i mirtille e la mela, sbucciate la mela e tagliatela in pezzetti grossolani.
In un'ampia terrina setacciate la farina, il lievito ed aggiungete il sale. Unitevi il miele ed il latte, amalgamate bene. Versate nel composto i mirtilli ed i pezzi di mela e continuate ad amalgamare.
Versate il tutto in una tortiera precedentemente oliata, mettete in forno a 180° per  circa 50 minuti.
Fate la prova stuzzicadenti prima di sfornare.

giovedì 26 maggio 2011

CANTUCCI ALLE NOCCIOLE



E' arrivato il SOLEeeeeeeeeeeeee. Che meraviglia!!!
Il caldo finalmente si fa sentire, anche se già ci lamentiamo per l'afa e le zanzare... io sono contentissima!!!
In estate è tutta un'altra vita! Le giornate si riescono a godere maggiormente, c'è più allegria, più vitalità, più simpatia nell'aria e nella gente.
Con qualche piccolo accorgimento riusciremo a goderci al meglio queste giornate di splendido sole.
Ricordiamoci sempre di bere molto, di mangiare tanta frutta e verdura (che in estate è divinamente gustosa), e soprattutto di Sorridere e di Ridere a più non posso. E' in questa stagione che si fa il massimo carico di energia per tutto l'anno.

Allo stesso tempo ricordiamoci che tutto possiamo fare ma sempre rispettando la natura.
Possiamo "docciarci" (lo so che non è un termine italiano, ma mi piace così tanto questa parola che la uso da anni con consuetudine sperando che prima o poi rientri nei vocabolari italiani) per rinfrescare la pelle e la mente ma senza sprechi eccessivi di acqua.
Possiamo bagnare giornalmente le nostre piante riutilizzando l'acqua con cui abbiamo lavato frutta e verdura.
Possiamo risparmiare sulla benzina e salvaguardarci dall'inquinamento godendoci i percorsi con belle pedalate e camminate tutta salute.
Possiamo eliminare le zanzare che ci mangiano (penso che su questo punto anche gli animalisti mi diano ragione) senza inquinare gli ambienti ed il mondo. Come?
       - utilizzando delle zanzariere per la casa.
       - Utilizzare l'olio essenziale di citronella o di geranio, sia da unire alla crema per il corpo (mai frizionare gli oli essenziali direttamente sulla pelle, sempre mescolarli ad una crema), che da mettere nell'evaporatore in casa. Qui qualche informazione sull'olio di geranio.
        - Assumere vitamina B1 che modifica l'odore del nostro sudore.
       - Installare sulle pareti della propria abitazione una BatBox , i pipistrelli si nutrono di zanzare e sono tutt'altro che pericolosi!!!!!! Info qui e qui per coloro che vivono in provincia di Bergamo.


la mia Bat Box



Per questa ricetta sono andata a guardare le varie proposte di LA DOLCETTERIA


CANTUCCI ALLE NOCCIOLE
250 gr di farina 00
200 gr di zucchero di canna grezzo
150 gr di nocciole tostate (io ho utilizzato quelle con la pellicina)
2 uova
latte (solo se serve, un cucchiaio)
1 cucchiaino di lievito per dolci

Amalgamare lo zucchero con le uova, unirvi la farina setacciata con il lievito. Mescolare bene ed unire le nocciole. Se serve ammorbidire l'impasto unire poco latte.
Mescolare bene e stendere l'impasto di altezza circa 1 cm, su una teglia coperto dalla carta da forno, in uno o due filoni lunghi e compatti (io ne ho fatto solo 1).
Infornare a 180° per circa 15 minuti. Togliere dal forno e lasciare raffreddare. Una volta tiepido tagliare per la larghezza lasciando uno spessore di circa 1 cm.
Riposizionare i biscotti sulla teglia e riporli nuovamente nel forno per la tostatura, altri 5 minuti. Rivoltare i biscotti poggiandoli sul lato opposto e infornarli nuovamente fino a doratura.