Pagine

martedì 29 dicembre 2009

CRESPELLE AI FUNGHI CON FARINA DI FARRO





Quando ho ospiti mi piace offrire loro le crespelle, ho la possibilità di prepararle nel pomeriggio e dovendole solo scaldare al forno riesco a dedicare più tempo ai miei commensali. Il procedimento è un pò lunghetto ma semplice se si acquisisce quel minimo di manualità. Per quanto riguarda la farcitura non richiede molto tempo e il risultato è sempre favoloso.
Questa volta ho voluto provare con la farina di farro, che ho notato piacere un pò a tutti. Rispetto alla farina di grano saraceno, che ha un effetto più grossolano tra i denti, con la farina di farro la sensazione è sicuramente di elemento più delicato, anche se sempre più sostanzioso rispetto alla farina 00.



CRESPELLE AI FUNGHI CON FARINA DI FARRO

per le crespelle circa 10 crespelle:
75 gr di farina di farro
75 gr di farina 00
400 ml di latte (di soia per me)
2 uova
1 pizzico di sale


per il ripieno:
funghi champignon
1 cipolla grande
crescenza
sale
pepe
olio evo
besciamella
formaggio grana o fontina


Preparare le crespelle. Seguite le istruzioni menzionate qui.

Fate rosolare in una pentola la cipolla. Unitevi i funghi tagliati a striscioline grossolane ma piuttosto appiattite. Salate, pepate e fate cuocere per circa 10 minuti a fuoco lento.
Mettete in ogni crespella dei pezzetti di crescenza ed un pò di funghi. Richiudetela successivamente in quattro ed adagiatela in una pirofila. Dopo che avete riempito la pirofila spargete sulle crespelle la besciamella e delle fettine sottili di fontina o qualche mangiata di formaggio grana.
Infornate per circa 15 minuti a 180° finché non si scioglie bene tutto il formaggio.

lunedì 28 dicembre 2009

GNOCCHI DI CAVOLO NERO ALLA CREMA DI CRESCENZA ed il mio AMARYLLIS




Per la prima volta ho comprato il cavolo nero. L'ho mangiato tempo fa come contorno a casa di parenti e ne sono rimasta entusiasta. Dopo due giorni che girava in frigo ho pensato che non potevo semplicemente copiare la ricetta che mi era stata lasciata, dovevo inventarmene una mia per iniziare il sodalizio.
Ecco così un bel piatto di gnocchi.



GNOCCHI DI CAVOLO NERO

per gli gnocchi:
400 gr di patate per gnocchi
300 gr di cavolo nero
farina 00
sale
pepe

per la crema:
50 gr di crescenza
latte
sale
pepe


Lavate il cavolo e privatelo della parte più dura (che potete utilizzare per preparare del brodo vegetale). Lessatelo al vapore.
Lavate e spelate anche le patate, lessate anch'esse al vapore. Schiacciatele poi con lo schiaccia patate e fatele intiepidire in una bacinella.
Tagliuzzate molto finemente il cavolo nero ed aggiungetelo alla purea di patate. Versate farina 00 quanto basta perché si riesca ben a solidificare il vostro composto. Formate una palla a cui toglierete un pezzo per volta. Su una spianatoia infarinata arrotolate la vostra pasta e tagliatene dei dadini. Lavorateli con le mani o striateli con i lembi di una forchetta o il rigagnocchi.
A parte mettete la crescenza tagliata a cubetti in un pentolino e stemperatela con del latte. Salate e pepate. Se volete potete aggiungere alla crema anche qualche pezzetto di cavolo nero.
Versate gli gnocchi in una pentola con abbondante acqua salata, quando saliranno a galla saranno pronti.
Versateli su un piatto e conditeli con la crema di crescenza.





Ecco cosa ho trovato il giorno di Natale risplendere in sala: il mio bellissimo Amaryllis regalatomi da mio marito un mesetto fa e sbocciato proprio il 25 dicembre.




lunedì 21 dicembre 2009

GNOCCHI DI CASTAGNE



 
E' stato un lavoraccio, le patate ahimé non erano quelle giuste ed il risultato non è stato ottimo nella forma (come denota la fotografia fatta pure velocemente a causa degli ospiti affamatissimi), ma bensì nel contenuto!
Il gusto merita sicuramente l'assaggio, la castagna si sente e non è pesante.
Mmmmm me ne farei un altro piatto.


GNOCCHI DI CASTAGNE
1 kg di patate per gnocchi
150 gr di farina di castagne
farina 00 q.b.
1 uovo (io non l'ho messo)
80 gr di fontina
20 gr di gorgonzola
qualche goccia di vino rosso
foglie di salvia q.b.
burro
sale
pepe
noce moscata


Mettete in una pentola con acqua salata le patate e fatele lessare. Quando sono pronte sbucciatele e schiacciatele in una terrina con lo schiaccia patate. Lasciatele raffreddare ed aggiungeteci la farina di castagne e la farina 00 (se serve). Se volete mettere l'uovo mescolatelo ora con l'impasto. Salate, pepate e grattuggiatevi all'interno un pò di noce moscata.
Formate una palla e toglietene un pezzo per volta, arrotolatelo su una spianatoia infarinata in una lunga striscia e tagliatelo a pezzetti formando dei gnocchetti tutti di uguale dimensione. Se volete potete passarli sullo rigagnocchi.
In una pentola fate sciogliere un pò di burro dove ci farete rosolare qualche foglia di salvia. A parte fate sciogliere i formaggi con qualche goccia di vino rosso.
Fate bollire dell'acqua salata in una padella e buttateci gli gnocchi. Quando questi andranno a galla saranno pronti.
Versate gli gnocchi nel piatto, cospargeteli con il burro e la crema di formaggi.

sabato 19 dicembre 2009

CRESPELLE AL RADICCHIO TREVISANO E CRESCENZA




Queste crespelle risultano molto delicate. Pensavo si sentisse maggiormente il gusto amarognolo del radicchio ma avendogli tolto la parte bianca è risultato amorevole al mio palato e non solo fortunatamente.
 



CRESPELLE AL RADICCHIO TREVISANO E CRESCENZA per 6 persone:

per le crespelle:
300 gr di farina
500 ml di latte (di soia per me)
4 uova
15 gr di burro fuso
un pizzico di sale


per il ripieno:
500 gr di radicchio trevisano
100 gr di taleggio
200 gr di crescenza
8-9 cucchiaia di parmigiano grattuggiato
olio evo
2 scalogni
burro
sale
pepe

per le crespelle:
Sbattetele le uova ed aggiungeteci il burro ed il latte, mescolando setacciatevi all'interno anche la farina. Aggiungete un pizzico di sale poi coprite con della pellicola trasparente e fare riposare per circa un'oretta.

per il ripieno:
Dopo aver lavato la verdura tagliate la parte centrale bianca e mettelela da parte (io l'ho messa nel minestrone). Tagliate in piccoli pezzetti il radicchio rimasto e ponetelo in una pentola in cui soffriggono gli scalogni. Fate cuocere dopo aver salato e pepato.

Preparate le crespelle ed al centro di ognuna mettete un pò di radicchio e dei  pezzetti di crescenza e di taleggio. Piegate le crespelle ora farcite e ponetele in una pirofila precedentemente imburrata.
Su ogni crespella ponete un piccolo pezzetto di burro (non indispensabile) e spolverate con il formaggio grana.
Ponetele in forno per 10-15 minuti a 180°.

venerdì 18 dicembre 2009

MALTAGLIATI AL CAVOLO ROMANESCO


Come già ho detto una volta al mese cucina LUI. Solitamente la pasta che lui cucina è fatta da me, a lui spetta il condimento visto che nella preparazione dei sughi è più bravo di me.
Ieri avevamo 2 coppie di ospiti per cena. Sono amici con il quale da parecchio tempo cerchiamo di organizzare una serata in pizzeria. Tipico di mio marito arrivare sempre all'ultimo momento per chiedere conferma dell'incontro e tipico mio pensare di aver tempo per prenotare il ristorante e accorgersi poi che è da tempo pieno di prenotazioni (sotto Natale avrei pure potuto aspettarmelo). Abbiamo avuto un'oretta di crisi perché dove viviamo ora non abbiamo molte conoscenze in merito ai locali ed alla loro fama. Poi ci siamo accordati per ospitare gli amici a casa, tanto già avevo in mente di offrirgli almeno il dolce qui all'uscita dal ristorante.
Così mi sono sbizzarrita nella ricerca dei piatti da preparare.
La torta è quella che ho postato da poco: Torta di yogurt mandorle arance
Ho preparato come secondo delle crespelle con radicchio e crescenza (che posterò presto) ed il primo, come avrete capito, lo abbiamo fatto a quattro mani: io la pasta e lui il condimento.



MALTAGLIATI AL CAVOLO ROMANESCO per 6 persone:

Per la pasta:
600 gr di farina
6 uova

per il condimento:
1 cavolo romanesco grande
qualche pezzo di cimetta di broccolo verde
1 cipolla
gorgonzola
vino rosso
olio evo
sale
pepe


Per la pasta
Setacciate la farina e fersateci all'interno le uova. Amalgamate bene e formate un panetto. Togliete un pezzo per volta e stendetelo con il mattarello, dopo aver infarinato il piano di lavoro, o con la macchinetta. Formate delle strisce lunghe, infarinatele ed iniziate a tagliare dei rombettini in modo irregolare. Tutto serve tranne che la precisione per questo tipo di pasta.
Infatinate ogni pezzo prima di sovrapporlo e ponetelo su un vassoio. Se volete potete preparare la pasta tempo prima del suo utilizzo ponendola poi in frizer.
Affinché i pezzi di pasta non si appiccichino nella fase della cottura, potete mettere un goccio d'olio nell'acqua, non verrà assorbito dalla pasta.


Per il condimento
Soffriggete in una padella la cipolla tagliata a striscioline. Lavate il broccolo ed il cavolo, tagliateli a pezzetti e buttateli in padella con un pò di acqua di cottura della pasta. Se il tempo a vostra disposizione è poco mettete prima la verdura nell'acqua della pasta per velocizzarne la cottura e poi passatela in padella. Spruzzate con del vino rosso, salate, pepate e fate cuocere bene.
Quando la pasta è quasi pronta unite al cavolo il gongorzola a pezzetti e fatelo ben sciogliere.
Scolate la pasta e buttatela nella pentola con il condimento ed amalgamate il tutto.
Mettete in ogni piatto un pezzetto di gorgonzola e versateci sopra la pasta. Finite con qualche goccia di vino rosso spruzzato sopra la pasta prima di servirla.

giovedì 17 dicembre 2009

TORTA DI YOGURT MANDORLE ARANCE




Come dicevo due post fa, sono andata in edicola per far man bassa di giornali di cucina, mi servono idee per il Natale. Alle festività non ho ancora pensato, in compenso ho già preparato due bei piatti per i miei ospiti di ieri sera.
Su Vero Cucina (qui) ho trovato una torta meravigliosa, la motivazione principe che mi ha spinto ad acquistarlo. Non potevo attendere, l'ho subito preparata.




TORTA DI YOGURT MANDORLE ARANCE
200 gr di farina 00
200 gr di fecola di patate
150 gr di zucchero
150 ml di yogurt naturale
125 gr di burro a temperatura ambiente
3 uova
2 arance non trattate
50 gr di mandorle
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiaia di zucchero a velo
1 pizzico di sale

Mettete in un padellino con dell'acqua le mandorle e fate ammollare la pellicina che successivamente toglierete. Asciugatele e tritatele.
Grattuggiate la scorza delle due arance e trituratela con le mandorle. In seguito spremete le arance e togliete 100 ml dal resto.
Montate il burro con lo zucchero finché non diviene morbido e spumoso. Aggiungete le uova, lo yogurt, i 100 m di succo d'arancia,  ed infine le due farine e lo lievito setacciati. Unite anche le mandorle tritate con un pizzico di sale. Mescolate bene.
Versate in una tortiera da 22-24 cm di diametro ed infornate per circa 40 minuti a 180°.
Poco prima di togliere dalforno preparate uno sciroppo con lo zucchero a velo e il succo d'arancia rimasto facendoli sciogliere a fuoco dolce.
Tolta la torta dal forno, ancora calda, bucherellatela leggermente e spalmatela con lo sciroppo.
Se volete potete far caramellare una o più fette di arancia per decorarla.

FRANCOFORTE

Francoforte è una città affascinante. Con i bombardamenti della seconda guerra mondiale la maggior parte degli edifici sono stati distrutti, ora quel poco che resta del passato si affianca ad edifici più che moderni. I grattacieli hanno la meglio in questa città che viene proprio per questi sopprannominata "Mainhattan" (dal fiume Meno e da Manhattan).
E' percorsa dal Meno che la rende ancor più interessante ed attraente soprattutto nei mesi caldi.
Vi sono validi musei ed a questi è dedicata un'intera strada lungo il fiume.
In una giornata si può facilmente visitare, meglio due o tre giorni se si vuol godere delle opere che i vari musei offrono al pubblico.
Io in queste città adoro andare negli Starbucks e starci delle ore. Mi piace molto il cappuccino ultra lungo che profumo con la cannella e mescolo con il bastoncino di legno. Alle sedie preferisco le poltrone e quando ne trovo una libera mi metto comodamente a leggere o a "sbirciare" tutti coloro che passano di li a prendersi da bere o da mangiare. Se trovo posto a sedere nelle vetrine allora il tempo si allunga perché ogni passante è vittima della mia attenzione. E' bello osservare la gente e la sua diversità....








































mercoledì 16 dicembre 2009

SCALOPPINE ALLA LIVORNESE



Oggi sono andata in edicola ed ho fatto man bassa di giornali di cucina. Voglio sbizzarrirmi per il nostro pranzo natalizio. Sarà il primo Natale passato nella prima casa insieme, importantissimo!!!
Per il pannettone ho ben 10 ricette che attendono di essere scelte, ma ho già le idee abbastanza chiare in merito. Per quanto riguarda il pranzo vero e proprio sono ancora in alto mare e spero che tutti i succulenti consigli che trovo ben raffigurati tra le pagine appena acquistate possano indirizzarmi al meglio.

Attendendo il Natale posto oggi una ricetta semplice e particolarmente veloce,  le scaloppine preparate ieri che ho abbinato alle cime di rapa.


SCALOPPINE ALLA LIVORNESE per 2 persone:
4 o 5 fettine di carne magra di vitello
2 o 3 cucchiaini di  burro
mezzo bicchiere di brodo vegetale
un cucchiaio di farina 00
Marsala q.b.
prezzemolo
sale
pepe

Mettete le fettine di carne in due fogli di carta trasparente ed aiutandovi con il batticarne battetele bene. In una padella mettete il burro ed adagiatevi sopra la carne. Quando il burro verrà assorbito dalla carne versatevi sopra il brodo ed in seguito salate e pepate. Stemperate nel brodo la farina e bagnate con un goccio di marsala. Spolverate con il prezzemolo tritato e servite.

martedì 15 dicembre 2009

FILETTO DI TROTA CON SALSA DI SENAPE E CAPPERI


la salsa di accompagnamento alla senape è molto delicata ed ha impreziosito piacevolmente la trota.
 

FILETTO DI TROTA CON SALSA DI SENAPE E CAPPERI per 2 persone:
2 filetti di trota
2 cucchiaia di senape
1 o 2 cucchiaia di fecola di patate
brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino bianco
2 cucchiaini di capperi sott'aceto
1 scalogno
1 spicchio d'aglio
olio evo
sale
pepe

Con una pinza apposita togliete tutte le spine dal pesce.
In una padella mettete un filo d'olio e fate soffriggere l'aglio che poi sostituirete con il filetto di trota (io ho prima rosolato il lato con la pelle e poi l'altro).  Irrorate con il vino e coprite lasciando cuocere circa 10 minuti (io ho fatto asciugare bene i liquidi e leggermente seccare il pesce che togliendolo dalla padella si è subito staccato dalla pelle).
In un pentolino a parte mettete un filo di olio e soffriggete lo scalogno tritato finemente. Aggiungete un pò di brodo e i cucchiai di senape, mescolate bene e per addensate la crema con un pò di fecola di patate. Unite anche i capperi e schiacciateli un pò con la forchetta. Salate e pepate.
Mettete il pesce su un piatto e irroratelo con la crema che al palato risulta essere molto delicata.




Questo piatto partecipa alla raccolta di Cristina:


lunedì 14 dicembre 2009

AVANZATA LA POLENTA? DIAMOCI AL PASTICCIO...



Per me:
Domenica = Polenta
Lo ammetto, sono bergamasca (o bergafemmina che dir si voglia!!)
La domenica richiama la polenta, è una cosa automatica! Fino allo scorso anno per me solo quella istantanea, lo ammetto, non sapevo fare nemmeno quella. Oggi solo quella integrale!, ha quel qualcosa in più.
Domenica : Polenta = Lunedì : resti della polenta
E' si, abbondare è meglio che deficere! Lo ammetto, sbaglio spesso le porzioni.

Il lunedì entra in scena la capacità di reciclo, mica la si potrà buttare!!

Quest'oggi vi propongo una ricetta velocissima (sempre se si ha in casa già il ragù pronto).



PASTICCIO DI POLENTA AL FORNO
resti della polenta
ragù di carne
formaggio grana
sottilette

In una pirofila stendete un leggero strato di sugo del ragù. Metteteci poi la polenta e aiutnadovi con il dorso di un cucchiaio stendetela in tutta la teglia. Sopra la polenta versate il ragù e adagiate qualche pezzetto di sottiletta qua e là. Se la polenta è tanta alternate degli strati di polenta e ragù. Spolverate con formaggio grana ed infornate a 180° per circa 20 minuti.

venerdì 11 dicembre 2009

ZUCCHERINI DIGESTIVI - PER UN REGALO FAI DA TE




Nel famoso cesto di cui ho parlato nel post precedente metterò anche due o tre barattolini di zuccherini digestivi. Sono ottimi sia per chi ama l'alcool che per chi non riesce a berlo, basta infiammarli e l'alcool sparisce lasciando però una delicata essenza sullo zucchero. Si possono fare di vari gusti e colori. Basta aver fantasia e provare.
Solo per darvi qualche idea: limone e menta - pepe rosa - cannella e limone - zenzero e limone - anice - finocchio e liquirizia ...


ZUCCHERINI DIGESTIVI AL LIMONE E MENTA
zollette di zucchero (si può utilizzare sia lo zucchero di canna che il saccarosio)
alcool 95°
limone biologico
menta fresca
1 barattolo a chiusura ermetica

Le quantità di ogni ingrediente dipendono da  quanto il  barattolo che utilizzate è capiente.
Prima di tutto sterilizzate il barattolo in acqua bollente.
Riempitelo poi di zollette di zucchero, alternandolo alle spezie che avete scelto. Versate in seguito l'alcool fino a riempire il barattolo ed a coprire tutto lo zucchero. Si può inserire qualche colorante alimentare per accentuare il colore, io preferisco i colori naturali che vengono a formarsi, anche se più tenui. Lasciate assorbire l'alcool dalle zollette e controllate il giorno successivo se il barattolo necessita di altro liquore.
Si possono consumare da subito, ma è meglio che si insaporiscano per almeno una settimana.





giovedì 10 dicembre 2009

SALI DA BAGNO PROFUMATI - UN REGALO FAI DA TE



Sta arrivando il Natale... questo comporta per molte persone la ricerca di regali per i propri cari. Personalmente non amo molto l'obbligo di fare regali, dopo aver in passato lavorato come commessa in un negozio ho capito che molte feste e festività hanno ad oggi solo scopo di lucro.
Quando il regalo diviene un obbligo diviene pesante la sua ricerca.
In questo periodo ho deciso anche io di fare dei regalini: al maritozzo (fortunatamente fare i regali a lui è sempre un piacere), la sorella acquisita (si perché il realtà è sorella per scelta e non di sangue), mamma e papà (il vero dramma perché hanno tutto e il superfluo non gli serve).
Ai miei genitori in passato ho regalato abbonamenti a riviste culturali, scientifiche, abbonamenti per il teatro, liquori (che però poi non bevono), pure un microonde (che penso non abbiano mai utilizzato in vita loro, ma di cui faccio buon uso io visto che è finito nella mia casa)...
quest'anno si cambia.
Poche cose, economiche, naturali, preparate da me.

Sono andata in un negozio ed ho comprato a basso costo un piccolo cestello di alluminio che ho iniziato ad abbellire con qualche tocco di colore e decoupage. Vi metterò nel centro un pò di paglietta (semplice carta di giornale che taglierò a striscioline) e vi adagerò sopra i vari barattolini che riempirò tutti con un qualcosa di diverso.

Sicuramente nel cesto metterò i sali da bagno che ho appena realizzato.
Ho trovato questa ricetta sul piacevolissimo blod di Erborina, dove le ricette vengono accompagnate da meravigliose fotografie.
E' molto semplice e veloce da realizzare, e soprattutto è economico.


SALI DA BAGNO PROFUMATI (FAI DA TE)
200 gr di sale grosso
100 gr di bicarbonato
5-10 gocce di olio essenziale di camomilla (Erborina ha utilizzato quello di limone, ma vi potete sbizzarrire visto la quantità esistente e la vostra necessità)

per decorare
un limone biologico

In una bacinella mescolate il sale con il bicarbonato, unite poi le gocce di olio essenziale che desiderate e mischiate bene finché non si amalgami il tutto. Erborina ha utilizzato un colorante alimentario per rendere ancor più gradevole l'aspetto dei sali. Mettete la bacinella in un posto asciutto per far asciugare bene il sale, io l'ho poggiata sopra il termosifone della sala per due giorni, era favoloso entrarci e venire abbracciati da un profumo così avvolgente.
Nel frattempo tagliate il limone a fette di circa mezzo cm e mettete anch'esse sul termosifone acceso, girandole più volte al giorno, finché non si seccano completamente. Se volete potete metterle anche in forno, ma meglio non sprecare energia visto che essendo inverso i termosifoni sono quasi sempre accesi. Il limone utilizzatelo solo se ben si abbina all'olio essenziale da voi scelto.
Mettete il sale da bagno in un recipiente (se è a chiusura ermetica questo permetterà al profumo degli oli essenziali di mantenersi più a lungo) e decoratelo con le fette di limone.

mercoledì 9 dicembre 2009

BISCOTTI AL CAFFE' D'ORZO - UN BOUQUET DI CUORI....



Sarà il freddo, sarà il periodo festivo che ci fa un pò abbandonare le rigide imposizioni, saranno le immagini pubblicitarie in tv e sui giornali, saranno le confezioni colorate che attraggono nei negozi di alimentari... sarà che sarà ma il risultato è che io ho sempre voglia di dolci....
e se magari sarà pure che ho travato passione nel farli??????? :-)
Tutto può essere.... sta di fatto che io intanto cucino, e scaldo pure la casa con gli squisiti profumi che sprigionano le mie pietanze... ed il forno che rimane acceso e acceso e acceso....  

Questi dolcetti li ho preparati in occasione di una recente visita a casa dei miei genitori. Mio padre, chiamato il "mangiamale" perché acconsente che solo pochi cibi delizino il suo palato e spesso guarda schifato tante leccornie senza averne mai nemmeno fatto conoscenza (quella Santa Donna di mia madre non so come abbia fatto a cucinare per lui per una vita intera!!!). Dicevo: mio padre ha ricevuto in dono un sacchettino con i miei biscottini al caffè d'orzo, oltre a qualche "biscotto da the di P. Artusi"
Quest'uomo che prima fissa il cibo che gli si dona e poi chissà che pensa, si è mangiato tutti i biscottini donatigli in soli due giorni. Vi assicuro che prova più inconfutabile che questi biscottini meritino al mondo non esiste per me! Sono buoni e dopo questo evento non vi è possibilità di discussione!
La ricetta l'ho presa da una recentemente pubblicata, i biscotti leggermente cioccolatosi. Cambia solo lo zucchero perché ho preferito questa volta utilizzare quello di canna, e il caffè d'orzo sostituto del cacao amaro.


BISCOTTI AL CAFFE' D'ORZO

per i biscottini:

225 gr di farina per dolci
5 cucchiaia di zucchero di canna
85 gr di burro ammorbidito
1 uovo
1 cucchiaio di latte di soia
2 cucchiaini di caffè d'orzo solubile (per me l'Orzoro)


per la glassa:
170 gr di zucchero a velo
succo d'arancia


Prendete una terrina e mescolate lo zucchero con il burro che dev'essere morbido. Versatevi anche l'uovo ed il latte e continuate a mescolare bene. Setacciatevi all'interno la farina ed il caffè d'orzo solubile. Mischiate fino a formare una palla. Aiutandovi con il mattarello iniziate a stendere l'impasto, lasciatelo alto almeno mezzo cm. Con delle formine ritagliate la pasta e formate i biscottini che metterete su una placca da forno precedentemente coperta da carta da forno. Accendete il forno a 180° ed infornate per 10-12 minuti.
Dopo aver tolto i  biscotti dal forno poggiateli su una grata per raffreddare e nel frattempo preparate la glassa.
Mettete in un pentolino lo zucchero e versate poco alla volta il succo d'arancia, deve fornarsi una cremina densa e senza grumi. Stendete a vostro piacere la glassa sui biscotti e lascetela raffreddare prima di abbuffarvi su queste dolcezze.

martedì 8 dicembre 2009

QUANDO LA TOSSE PERSISTE... UNO SCIROPPO NATURALE AI FICHI SECCHI




Se la tosse arriva e non vuole andare oltre alla ricetta di miele-limone-propoli, potete provare un'altra soluzione.
Vi servono dei fichi secchi di ottima qualità, acqua ed un pò di miele.
Mettete i 10 o 15 fichi in una pentola con dell'acqua e portate ad ebolizione (l'acqua deve coprire i fichi). Fate bollire per una decina di minuti, poi versate in un barattolo di vetro filrando il liquido. Unite due o tre cucchiaia di miele, mescolate bene e bevetene a sorsi durante tutta la giornata.

Se abbinate a questo sciroppo i fumenti in poco tempo tutto il catarro si scioglierà.
Mettete nell'acqua bollente un pò di bicarbonato e di olio essenziale di eucalipto, farà più effetto.



VACANZE PUGLIESI

Quest'anno per la prima volta ho messo piede in Puglia.
Sono stata colpita dai colori, dalla terra, i frutti e dalle persone.
Mi sono piaciuti i mercati cittadini, vedere tanta frutta e verdura profumata e colorata ammassata ovunque e pronta da assaggiare.
Ho goduto degli spettacoli che il mare del Gargano mi ha offerto, ma anche la fresca e verde Foresta Umbra che mi ha ospitato proprio durante il bollente 15 agosto.
Mi sono rimpinzata dei piatti tipici succulenti ed indimenticabili: il pane, le olive, la pasta, i formaggi del casaro, i pesci.... mmmhhhhh che goduria!!!
Soffrivo per il caldo asfissiante che mi faceva sudare e muovere con lentezza durante le visite alle città, ma che mi ha fatto capire perché gli orari del nord e del sud siano tanto differenti (li era impossibile uscire di casa dalle 13 alle 17, ed infatti in quelle ore non si trovava nessuno per le strade).
Mi divertivo a fermarmi con la macchina in qualche boscaglia ed a riempire le borse di fichi d'india selvatici, fichi, more e profumatissima rucola selvatica.  Lo ammetto, ho pure preso pò d'uva nel vigneto di un contadino...
Sono rimasta sorpresa nel vedere che li non girano per strada molti gatti selvatici, piuttosto vi sono inocui cani che gironzolano in branchi. Mai avevo visto una cosa simile.
E la gente... disponibile e solare...








































lunedì 7 dicembre 2009

BRANZINO AL FORNO CON POMODORI E OLIVE TAGGIASCHE




BRANZINO AL FORNO CON POMODORI ED OLIVE TAGGIASCHE per 2 persone:
2 branzini puliti
1 pomodoro tagliato a fettine
mezza cipolla tagliata a fettine
10 capperi
20 olive taggiasche in salamoia
mezzo bicchiere di vino rosato
mezzo bicchiere d'acqua
prezzemolo tritato
erba cipollina tritata
olio evo
sale
pepe

Pulite bene il pesce. Spolveratelo con sale e pepe sia all'esterno che all'interno. In una pirofila mettete sul fondo la cipolla, il pomodoro, il prezzemolo e l'erba cipollina tritati, le olive ed i capperi. Posizionatevi sopra i branzini. Versatevi mezzo bicchiere d'aqua, mezzo di vino rosato e spruzzate con un filo d'olio.
Mettete in forno a 180° per circa 40 minuti. A metà cottura girate il pesce.

sabato 5 dicembre 2009

PETTO DI POLLO ALLE MANDORLE E LATTE DI SOIA




Oggi mi sono proprio rifatta di quel petto di pollo alle mandorle mangiato anni fa in un ristorante cinese e mai digerito. Nonostante sia rimasta sostenitrice della cucina cinese, se ben cucinata, la carne non la mangio mai con piacere in quei ristoranti.
Questo petto di pollo non è fatto secondo una ricetta cinese ma da quella ho preso da essi l'idea di abbinamento per il mio pranzo. Ho cercato qua e là in internet e la ricetta che più mi ha incuriosito è stata quella di La Dolcetteria.
Ho fatto solo una piccola variazione rispetto a lei, per il resto è tutto identico.


PETTO DI POLLO ALLE MANDORLE E LATTE DI SOIA per 2 persone:
2 petti di pollo
1 cucchiaino di dado granulare
1 bicchiere di latte di soia
pangrattato
15 mandorle tagliate per lungo
prezzemolo
erba cipollina

Pattete i petti di pollo e tagliateli a pezzi grossolani. La Dolcetteria consiglia di immergeli poi nel latte per circa 1 ora. Lo stesso latte versatelo poi in una padella dove scioglierete il brodo granulare. Tagliate il prezzemolo e l'erba cipollina ed aggiungeteli al latte (che potrete allungare se si ritira troppo). Impanate in abbondante pangrattato i pezzi di pollo e metteteli in pentola. Lasciateli cuocere da un lato e poi rigirateli, controllate sempre la quantità di latte. Versate in padella le mandorle (potete pelarle ma io le ho lasciate con la buccia) e il residuo del pangrattato. Aggiustate di sale, pepate e coprite per una decina di minuti.
Servite con tutto il sughetto.

venerdì 4 dicembre 2009

TORTINO DI PATATE CON CREMA DI FORMAGGI



Lo ammetto: volevo fare gli gnocchi.
L'ho capito quasi subito che non sarebbero riusciti, era tutto troppo appiccicoso. Poi quando ho messo pure l'uovo (e pensare che non lo metto mai) è stata la morte loro! Che potevo fare? Mica mi andava di buttare tutto!
Sei patate (ahimé troppo novelle), formaggio grana, farina ed un uovo. Nooooo...
Così ho detto: inventiamo!
E' andata bene, molto meglio di quello che pensavo.
Come si suol dire "mi sono salvata in corner"!

TORTINE DI PATATE per 4 persone:

per il tortino:
6 patate
1 uovo
farina 00 q.b.
2 cucchiaia di formaggio grana
1 mozzarella
sale
pepe
peperoncino a piacere

per la crema:
un bel pezzo di fontina
1 cucchiaio di formaggio grana
latte


Bollite le patate, pelatele e schiacciatele con lo schiacciapatate. Attendete che si raffreddino e mescolatele con l'uovo, poi versateci il formaggio grana e tanta farina quanto basta per renderle meno appiccicose (non deve però essere un composto sodo come quello degli gnocchi). Tagliate una mozzarella a dadini (se si vuole anche qualche fetta di prosciutto cotto) ed aggiungetele alle patate. Salate, pepate e aggiungete una punta di peperoncino.
Versate il composto in alcuni stampini ed infornatelo per circa 30-40 minuti a 180°.
Preparate la crema di formaggi poco prima di sfornare il tortino. In un pentolino versate una dadolata di fontina, il formaggio grana e un pò di latte. Fate lentamente sciogliere i formaggi.
Dopo aver sfornato ed impiattato il tortino versatevi sopra la crema e servite subito.


giovedì 3 dicembre 2009

MINI BAGUETTE FARCITE



Iscrivendosi al sito della Paneangeli e facendone richiesta si possono ricevere i loro ricettari. Utilizzo spesso i loro prodotti, soprattutto MastroFornaio, il lievito di birra disidratato, lo trovo molto pratico. Il mio divertimento sta nello sbattere (ma...sbattere veramente) l'impasto sulla spianatoia e lavorarlo con energia (a quanto risulta anche dalle loro pubblicità televisive è la fondamentale azione che attiva la lievitazione).
Per la ricetta di oggi mi sono affidata ad una da loro proposta.
L'impasto del pane è risultato morbido.

MINIBAGUETTE FARCITE

 per le baguette:
500 gr di farina 00
250 ml di acqua tiepida (consigliano 37-40°C)
1 busta di lievito (Paneangeli consiglia giustamente MastroFornaio)
40 ml di olio evo
10 gr di zucchero
10 gr di sale
pepe

per la farcitura:
3 pomodori
prezzemolo
erba cipollina
2 mozzarelle tagliate a dadini
sale
pepe

Mettete in una terrina a sponda alta la farina setacciata con il lievito, lo zucchero, il sale e l'olio. Iniziate ad impastare ed aggiungete lentamente l'acqua tiepida.
Formate una palla e lavoratela su una spianatoia per almeno 10 minuti (mettete particolare energia in questa operazione).
Riponete nuovamente l'impasto nella terrina e copritelo con uno strofinaccio inumidito. Lasciate lievitare in un posto tiepido per almeno 40 minuti.
Nel frattempo dopo aver lavato i pomodori tagliateli a dadini e metteteli in una cocottina (se volete potete prima privarli della buccia). Tritate gli odori ed aggiungeteli con un pò di sale e pepe. Lasciate sgocciolare bene la mozzarella e poi tagliate anch'essa a dadini. Unitela ai pomodori e mescolate il tutto.
Riprendete l'impasto e dividetelo in più pezzetti di uguale peso. Con l'aiuto di un mattarello spendete ogni panetto e farcitelo nel centro con il pomodoro e mozzarella. Richiudete l'impasto su se stesso stando attendi a chiudere bene anche i lati. Mettete i vostri panetti in una teglia dove avrete messo della carta da forno. La saldatura della baguette deve stare nella parte inferiore in modo che si incolli bene. Con un pennello bagnate la superficie delle baguette con del latte. Effettuate con un coltello tre tagli sulla parte superiore e fatele nuovamente lievitare per 10 minuti.
In seguito mettete nel forno già caldo a 180° per circa 20 minuti.


mercoledì 2 dicembre 2009

CREMA DI CARCIOFI



Questa ricetta l'ho realizzata giorni fa quando ho preparato i carciofi ripieni. L'ho fatta con gli scarti  dei carciofi, quindi con le foglie esterne più dure e con la parte finale, maggiormente legnosa, dei carciofi. Ho fatto in questo modo per poter servire un mini primo al mio commensale ma anche per non gettare nulla e consumare interamente questi vegetali.
Qui di seguito vi metto comunque la ricetta normale per due persone.


CREMA DI CARCIOFI per 2 persone:
4 carciofi
1 patata grande
sale
pepe
olio evo facoltativo
formaggio grana facoltativo

In una padella mettete a cuocere i carciofi coperti di acqua. Cuocete in un'altra padella anche la patata.
Quando i carciofi risultano pronti frullateli con il minipinner e passateli con il colino per eliminarne le parti filamentose, unite alla crema che rimane la patata e frullate nuovamente il tutto. Salate e pepate. Se volete potete insaporire con un pò di olio evo e del formaggio grana.