Pagine

mercoledì 27 ottobre 2010

POLENTA RICCA



Da buona bergamasca, lo dico sempre, adoro mangiare la polenta. Infatti da noi domenica vuol dire polenta. Oggi l'ho rivisitata arricchendola.


POLENTA RICCA
Le quantità segnate nelle mie ricette a volte sono un optional. Spesso mi capita di cucinare senza considerare il peso degli ingredienti ma andando ad occhio.
polenta integrale bio
acqua
sale
funghi porcini secchi
cipolla
olio evo
prezzemolo

Mettete i funghi porcini secchi in una ciotola con dell'acqua calda per circa 20 minuti per farli riprendere.
Versate dell'acqua in una padella, portate ad ebollizione e salate. Versate pian piano sempre mescolando bene per non far formare grumi la farina. La quantità va in funzione all'acqua che avete messo nella pentola ed in base alla morbidezza o meno della polenta che volete. Considerate che la farina integrale tende ad asciugare maggiormente l'acqua, quindi mettetela piano e valutate ad ogni giro di frusta se necessitate aggiungerne altra.
Fate cuocere per almeno 40 minuti.
In una pentola versate un filo d'olio e soffriggetevi una cipolla tagliata a dadini piccoli. Tagliate a pezzetti grossolani i funghi e versateli nel soffritto. Fate lo stesso con il  prezzemolo ed aggiungete un pizzico di sale. Cuocete qualche minuto.
Circa 10 minuti prima che la polenta sia pronta versate i funghi nella pentola della polenta, amalgamate bene il tutto e proseguite con la cottura.
Impiattate o versate in alcune formine ed impiattate successivamente irrorando con un filo leggerissimo di olio.
 

5 commenti:

  1. Ciao Sorrisino!
    Vuoi ridere?
    Finchè non mi sono sposata, io non avevo mai mangiato polenta...giuro! In casa nostra non era..."di casa", ma grazie a mio marito l'ho poi conosciuta e devo dire con infinito piacere...è deliziosa...

    Quanto alla religiosità "di facciata", "bigotta", o che dir si voglia, sono assolutamente con te...la natura del mio blog parla da sè...è così svilente e irrispettoso verso nostro Signore, dedicare attenzione alle altre persone in chiesa più per far la radiografia al loro abbigliamento o quant'altro, piuttosto che x elargire un sorriso di sincera condivisione da sentimento fraterno...

    Ti abbraccio, grazie x qs. nuova perlina culinaria, prendo nota e quanto prima metto in atto!

    (Uno "struffolòtto" a Gildina! )

    Maddy

    RispondiElimina
  2. Ciao sorriso hai ragione la gente e' molto restia anche a fare un solo sorriso talvolta, io saluto sempre tutti in ascensore dove posso, distribuisco, mi prendono anche in giro le mie sorelle, ma e' segno di sensibilita' quindi complimenti a te che noti queste cose, grazie per questa ricetta la faceva sempre la mia mamma, servita in una pirofila di coccio, remember...ciao bacioni a presto baci a gilda

    RispondiElimina
  3. posso commentare con il silenzio il fatto della religiosità?
    invece la polenta sembra deliziosa!!!

    RispondiElimina
  4. Quello che temo, e che non si ferma alla questione puramente religiosa, è l'indifferenza verso gli altri. Ci stringiamo sempre più all'interno delle nostre famiglie e non ci apriamo ai vicini, amici, compaesani, nuovi incontri. Non ci rendiamo conto che la famiglia può divenire un coperta molto stretta ed infeltrita in cui vivere non è poi così tanto piacevole. Ve ne sono tante di così splendide, colorate e calde di coperte in vendita....

    RispondiElimina
  5. ...parole sante, dolce Sorriso...
    ...che anima bella, sei...

    Maddy

    RispondiElimina