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giovedì 28 gennaio 2010

ORATA ALLO ZENZERO E ARANCIA



Pensavo di aver ecceduto con lo zenzero e di aver reso troppo piccantine le mie orate, invece ho fatto una splendida scoperta. Un piatto veloce e molto molto saporito.


ORATA ALLO ZENZERO E ARANCIA per 2 persone:
2 orate già pulite
1 arancia biologica
20 gr di zenzero
2 cucchiaia di prezzemolo tritato
mezzo bicchiere di vino bianco
sale aromatizzato al limone
olio evo
pepe rosa
pepe nero


Squamate le orate e ripulitene l'interno (io solitamente taglio l'orata fino in fondo in modo da insaporirne tutta la polpa interna con il ripieno).  Sbucciate lo zenzero e tagliatelo a listarelle. Tagliate a fette di mezzo centimetro l'arancia dopo averla lavata. Con un mortaio pestate il sale rosa, quello nero ed il sale aromatizzato al limone, mescolate il tutto con il prezzemolo e lo zenzero, e poi mettetelo all'interno delle orate. Farcitele anche con le fette di arancia. Mettete le orate in una pirofila e spruzzatele con il vino, versatevi sopra un filo d'olio e delle fettine di arancia.
Mettete in forno a 180° per circa 30 minuti.

mercoledì 27 gennaio 2010

MUFFIN ALLA MELA




Quando si è invitati per una cena a casa di amici solitamente si portiamo del vino o delle torte. L'altro giorno non avevo voglia di far torte, ma alla cena dovevamo andare. In quella casa di vino ce n'è a volontà, quindi il dolce era l'unica strada percorribile.
Avevo voglia di fare i muffin e visto che le mele abbondavano nella cesta ho pensato di farli proprio alla mela. Strano arrivare da amici con i muffin, infatti al momento le loro facce erano alquanto estraniate.
Risultato? Ho appena spedito via mail la ricetta alla padrona di casa!


MUFFIN ALLA MELA
250 gr di mele
250 gr di farina 00
250 gr di yogurt naturale
125 gr di zucchero
80 ml di olio evo
2 cucchiaini di lierito
mezzo cucchiaino di bicarbonato
1 uovo


Lavate e sbucciate le mele, tagliatele a dadini. In una cocottina mettete lo zucchero e mischiatelo bene con l'uovo, setacciate poi la farina, il lievito ed il bicarbonato. Unitevi lo yogurt e l'olio e quando è tutto ben amalgamato versatevi i pezzetti di mela.
Versate il composto in 13 o 14 pirottini per muffin ed infornateli per circa 30 minuti a 170°.


martedì 26 gennaio 2010

BRIOCHES O VENEZIANE?




Un'amica mi ha dato questa ricetta che ho poi ritrovato proposta in piccole varianti su un ricettario dei miei. E' molto semplice da fare e non richiede particolare dimistichezza. Io ne ho preparate alcune lisce ed altre farcite con la marmellata e con le gocce di cioccolato.

BRIOCHES o VENEZIANE?
500 gr di farina 00
125 m di latte tiepido
100 gr di burro ammorbidito
80 gr di fruttosio
1 busta di lievito birra (ottimo è il Mastro Fornaio)
2 uova
1 limone biologico, solo la scorza
1 tuorlo d'uovo
1 pizzico di sale


La sera prima:
In un'ampia terrina mescolate bene lo zucchero con il burro, aggiungete le uova ed il latte tiepido. Setacciatevi la farina con il lievito. Amalgamate bene con la scorza di limone ed il sale.
Coprite con dei panni e tenete in un luogo asciutto e caldo per la lievitazine, circa 1 ora e mezza.
Foderate una teglia con la carta da forno. Formate con l'impasto le brioches (io ho fatto delle palline su cio vi ho adagiato altre palline più piccole). Mettete la pirofila in forno (spento) e lasciate lievitare fino alla mattina seguente.

La mattina:
Sbattete il tuorlo d'uovo in una cocottina e spennellatelo sopra le brioches. Infornate a 160° per 20 minuti circa.
Che goduria mangiare le brioches calde a colazione!!

lunedì 25 gennaio 2010

BISCOTTI BURROSI ALLA LAVANDA




Lo ammetto, questa ricetta l'ho rubata da un ricettario sbirciato in libreria.
Ho una scorta di fiori di lavanda che non so più come utilizzare e come ho letto sul titolo della ricetta la parola "lavanda" mi sono subito incuriosita. Il resto del ricettario non mi entusiasmava molto quindi non valeva la spesa. Cosi che ho fatto? Via di telefonino in mano e click... Si, lo ammetto, ho scattato una foto a tradimento per essere sicura di non dimenticarmi gli ingredienti e le quantità.


BISCOTTI BURROSI ALLA LAVANDA
175 gr di farina 00
115 gr di burro ammorbidito
55 gr di zucchero di canna
1 cucchiaino di foglie di lavanda o mezzo cucchiaino di fiori di lavanda
1 limone biologico, solo la scorza

Tritare finemente le foglie di lavanda o i fiori di lavanda. Mescolare bene il burro ammorbidito con lo zucchero di canna. Aggiungere la scorza del limone e la farina setacciata. Amalgamare bene gli ingredienti e stenderli su un foglio di carta da forno con il mattarello. Ricoprire una teglia con carta da forno, con le formine ritagliare i biscottini ed adagiarli sulla teglia. Mettere in forno a 150° per circa 12 minuti.

giovedì 21 gennaio 2010

TAGLIATELLE AL CAVOLO NERO CON TAZZINA DI CAFFE'




Ho letto in diversi blog il concorso indetto da NERONERO.it che propone l'utilizzo del caffè nelle ricette culinarie. E' un concorso particolare avendo finalità di beneficenza. Le migliori 50 ricette entreranno a far parte di un libro che sarà messo in vendita su NERONERO.it. Il ricavato delle vendite sarà devoluto in beneficenza, al netto delle spese, all'associazione Chefs Sans Frontières per l'insegnamento del mestiere della ristorazione a ragazzi di strada di tutto il mondo. Vi rimando al sito per ulteriori informazioni, la scadenza è fissata per il 30 aprile 2010.

Ieri mentre preparavo il pranzo tra un taglio e l'altro del cavolo nero sorseggiavo tranquillamente il mio caffè della mattina (il caffè a volte lo prendo addirittura dopo le 12... figuratevi a che ora pranzo!!). La mattina sono un'amante del caffè amaro, il caffè a mio avviso dev'essere bevuto liscio e nero così come scende dalla macchinetta. Solo nel dopo pranzo mi può capitare di variegarlo con un filino di latte, sempre e comunque vi annego dentro una svariata serie di biscottini.
Intenta nel preparare il cavolo, con la mia tazzina nelle mani, mi sono ricordata del concorso e della finalità e così ho iniziato il mio esperimento a base di caffè.
Il cavolo nero da contorno si è trasformato in condimento della pasta fresca che avevo appena preparato e che avrebbe dovuto attendere la cena per essere consumata. Il gusto amarognolo del cavolo aggiunto a quello del caffè si sono ben sposati con la dolcezza della pancetta bella croccante, che è divenuta riequilibriatricìte dei sapori.

TAGLIATELLE AL CAVOLO NERO CON TAZZINA DI CAFFE' per 2 persone:
200 gr di tagliatelle (io le avevo appena preparate)
1 bel cespo di cavolo nero
mezza cipolla
1 tazzina di caffè ristretto
50 gr di pancetta affettata
2 cucchiaia di briciole di mollica pane raffermo
brodo vegetale
mezzo bicchiere di vino rosso
formaggio grana
olio evo
sale
pepe

Mondate il cavolo nero e tagliate a pezzettoni la parte morbida della foglia (il resto più legnoso io l'ho utilizzato per fare il brodo vegetale). In una padella fate soffriggere la cipolla tagliata a rondelle. Versateci il cavolo nero, un pò di brodo vegetale ed il vino. Coprite e fate cuocere.  A metà cottura salate, pepate e versate il caffè, rimestate bene e continuate la cottura.
A parte, in una pentola antiaderente, buttate la pancetta tagliata a dadini e fatela divenire bella croccante.
Quando il cavolo è pronto buttate le tagliatelle in abbondante acqua salata. Scolatele al dente e versatele, con la pancetta e la mollica di pane raffermo, nella pentola del cavolo. Rimestate bene e servite sul piatto con un pò di formaggio grana.

mercoledì 20 gennaio 2010

PETTI DI POLLO AI PINOLI



La mia difficoltà nei confronti della carne a volte risulta eccessiva. Io non riuscirei mai a fare come Julia Child che porta a termine il progetto di preparare, nel tempo massimo di un anno, tutte le ricette che propone il ricettario della sua beniamina Julie Powell. Il film che racconta questa storia è "Julie & Julia" è stato tratto dal blog che in seguito è divenuto un libro di Julia dove questa racconta passo passo la realizzazione delle ricette e gli avvenimenti della sua vita.
Il mio approccio nei confronti della carne macellata, cruda e sanguinolenta.... bbrrrr è assai complicato.
Anche questa volta, durante la solita spesa settimanale, mi sono avvicinata al banco delle carni. Ho guardato i diversi pezzi di crudità. Ho letto le etichette indicanti i vari nomi, le indicazioni aalle possibili lavorazioni e... proprio non ce l'ho fatta a metterli nel carrello. Sapete quando vi si stringono i denti e la faccia forma quella smorfia orrenda che permane finch'è il vostro sguardo non è distratto da altro? (magari proprio dalla tizia che al vostro fianco vi sta guardando e mostra chiaramente la sua perplessità nel vedervi tanto schifati, dicendosi "è poi che carne!!!").
La carne la mangio, tranne che per un periodo di 2 o 3 anni dove non ingerivo nemmeno i prosciutti, ora la consumo tranquillamente. Non ci impazzisco, ma quando la mangio solitamente mi piace. Il fatto è che un conto è trovarsela pronta nel piatto, un conto è aver a che fare con la carne cruda. Due mondi!

La carne che più mi fa sentire a mio agio sono i petti di pollo. Mi sto facendo una cultura sui vari tipi di condimeto, tant'è che potrei pure creare per loro un'etichetta apposita.
Il fatto è che... sempre petti di pollo... prima o poi, sapete com'è, qui qualcuno sbotta.
Quindi mi son detta: forza e coraggio! La prossima volta che vado al super, smorfia o non smorfia, uscirò senza i petti ma almeno con le ali (è si, l'ossicino che si vede sbucare dalla carne non è per niente bello!!! Fatemelo dire!).

Per questa volta avrete ben capito che altri petti attendono un nuovo condimento. Una cosa è certa, per renderli diversi ogni volta mi impegno a trovare la ricetta gusta. Devo camuffarli in qualche modo!


PETTI DI POLLO AI PINOLI per 2 persone:
2 bei petti di pollo
50 gr di pinoli
mezza cipolla
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere di vino bianco
latte
olio evo
farina
sale
pepe

Dopo aver ben battuto i petti di pollo con il batticarne metteteli nel latte per circa mezz'ora. Fate soffriggere in una padella la cipolla tagliata a rondelle sottili e l'aglio. Infarinate i petti di pollo conservando il latte di ammollo, poi metteteli nella padella e cuocete un minuto circa per lato prima di salare e pepare. Versate il vino, il latte messo da parte ed i pinoli. Cuocete per circa 20 minuti con il coperchio e fate poi rapprendere tutti i liquidi.


martedì 19 gennaio 2010

QUICHE ALLE ZUCCHINE E STRACCHINO




Solitamente quando so che il giorno dopo ho poco tempo per cucinare preparo qualche quiche. Sono intramontabili a casa mia. In ogni situazione vanno bene, come aperitivo da presentare tagliate a pezzetti o come secondo, le torte salate ci stanno sempre bene.

QUICHE ALLE ZUCCHINE E STRACCHINO
1 pasta sfoglia
3 zucchine medie
100 gr di stracchino morbido (io ne ho utilizzato uno che ho trovato nel banco-frigo allo yogurt)
30 gr di gorgonzola
3 cucchiaia di formaggio grana
latte (per me di soia)
olio evo
mezza cipolla
brodo vegetale
sale
pepe
noce moscata


Pulite e tagliate a dadi grossolani le zucchine. In una padella fate soffriggere la cipolla tagliata a dadini e versatevi le zucchine. Irrorate con poco brodo vegetale, salata, petate e lasciate cuocere per una decina di minuti coperte.
In una terrina versate lo stracchino ed il gorgonzola e stermperateli con un pò di latte. Mettete un pò di pepe e di noce moscata.
Stendete la pasta in una tortiera foderata con carta da forno o imburrata. Versatevi all'interno le zucchine leggermente raffreddate e colatevi sopra la crema di formaggi. Spolverate con il formaggio grana.
Infornate per circa 40 minuti a 180°.

lunedì 18 gennaio 2010

FOCACCIA PUGLIESE




Un'amica barese, bravissima cuoca, mi ha insegnato a preparare la focaccia pugliese.
La prima volta l'abbiamo fatta a casa sua insieme e passo passo mi mostrava la tecnica.
Arrivata a casa, come al solito trepidante dalla voglia di fare subito, mi sono pure io messa alla prova. Non vi dico la mia prima focaccia quanto pesante era!! Mezza cruda (e proprio di cuocere non ne voleva sapere, nonostante la si continuava a rimettere in forno dopo ogni prova) ed insipida. Mi sono presa un bello "0" tondo tondo per questa prova.
La seconda volta è andata meglio, ma la differenza rispetto alla mia maestra era comunque evidente. Ho beccato un "6 e mezzo".
Alla terza forse l'ho capita. Un "8" c'era tutto! Non è ancora l'eccellenza della maestra, ma almeno i miglioramenti si notano :)

E' semplicissima da fare e pure molto pratica visto che non si sporca quasi nulla (niente mattarello, teglia e ripiano per stenderla), questo fa la differenza!!


FOCACCIA PUGLIESE per 4 persone:
500 gr di farina 00
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaia di zucchero
1 bustina di Mastro Fornaio (questa ricetta prevede solo questo lievito)
acqua 37° q.b.

Setacciate la farina in una terrina ampia. Unitevi il lievito e mescolate bene. Versate il sale e lo zucchero e mescolate.
Fate scaldare abbondante acqua. La temperatura deve aggirarsi intorno ai 37° (io non ho ancora il termometro e mi regolo solitamente immergendo il dito).
Iniziate a versare l'acqua nella terrina e mescolate continuamente. La particolarità di questa focaccia è che non dovete formare delle pallottole di pasta, l'impasto deve risultare morbido e diluito. La consistenza che deve avere il composto è simile a quella del puré di patate, deve quasi gocciolare dalla forchetta. Mescolate molto bene in modo da rendere omogeneo l'impasto, non lasciate grumi.
Coprite con dei canovacci la terrina e mettetela in un luogo caldo ed asciutto (io, in questo periodo freddo, la posiziono vicino al forno a legna scoppiettante). Lasciatela lievitare per almeno 1 ora, finché non raddoppia di volume.
Riversate l'impasto in una tortiera alta, versate sopra un filo di olio e se volete decoratela con qualche pomodorino cigliegina tagliato a metà (questi poi sprofonderanno nell'impasto). Potreste anche sporlverarla con dei semi di sesamo o del rosmarino. Infornatela a 180° per circa 1 ora, fate la prova stuzzicadenti prima di toglierla dal forno.


venerdì 15 gennaio 2010

SPIRALI DI CIOCCOLATO E LIMONE - BISCOTTI



Dopo aver leccato i baffi ad ogni giro di pagina del ricettario del cioccolato "Cioccolato - deliziose ricette illustrate passo dopo passo - di Gribaudo e Parragon" ho trovato la chicca che mi attendeva.
Sono biscotti al quanto calorici visto l'importate presenza di burro e zucchero, non si abbinano a questo periodo post feste, ma quando la gola dice la sua nulla si può fare per fermare le sue voglie!
Così mi sono messa al lavoro ed ho sfornato queste delizie per i miei occhi, ma soprattutto per il mio palato.

SPIRALI DI CIOCCOLATO E LIMONE
350 gr di farina 00
300 gr di zucchero
160 gr di burro ammorbidito (la ricetta ne propone 175 ma ho provato a ridurlo ed ho messo in cambio un pò di latte)
25 gr di cioccolato fuso
1 uovo
1 limone biologico - solo la scorza grattuggiata
latte q.b. (per me di soia)

Fondete il cioccolato a bagnomaria e fatelo intiepidire. A parte grattuggiate la scorza di un limone
In una terrina amalgamate il burro morbido con lo zucchero. Unitevi l'uovo, precedentemente sbattuto, e la farina setacciata ed in caso di necessità un pò di latte. Mescolate bene fino a rendere omogeneo l'impasto ed abbastanza compatto.
A questo punto dividete l'impasto in due e mettetene una parte in una nuova terrina.
Nella prima terrina aggiungete il cioccolato fuso ed amalgamatelo con l'impasto. Nella seconda aggiungete invece la scorza di limone.
Prendete 2 rettangoli di carta da forno e su ongiuno stendete la pasta. Sovrapponete in seguito un rettangolo sopra l'altro ed, aiutandovi con la carta da forno, arrotolateli ottenendo così un salsicciotto. Coperto con la carta da forno ponetelo in frigo per almeno 20 minuti.
Nel frattempo accendete il forno a 190°. Riprendete il rotolo e tagliatelo a fette di circa mezzo centimtro. Coprite una teglia con la carta da forno ed adagiatevi sopra le spirali. Infornate per 10-12 minuti, poi fatele raffreddare su una gratella.

giovedì 14 gennaio 2010

MINI MUFFIN ALLA PERA SENZA BURRO ... MA CON OLIO




Tra i ricettari new entry in casa c'è pure quello dedicato ai muffin. Una leccornia dietro l'altra.
Essendo dei monoporzione, per una golosa come me, i muffin sono la soluzione migliore per non esagerare nella loro consumazione. Spesso li surgelo e li metto 5 minuti nel fornetto all'occorrenza.
L'altro giorno avevo in visita delle amiche, volevo abbinare al caffè della mezza mattina qualche dolcetto e così ho preparato questi mini muffin. L'idea è stata gradita visto che quelli che avevo offerto sono finiti.


MUFFIN ALLA PERA SENZA BURRO... MA CON OLIO
250 gr di farina 00
250 gr di pere
250 gr di yogurt naturale
100 gr di fruttosio
80 ml di olio evo
2 cucchiaini di lievito
mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio
1 uovo

Lavate le pere, sbucciatele e tagliatele a dadini. Setacciate in una bacinella la farina con il lievito ed il bicarbonato. A parte mescolate l'uovo con lo zucchero e lo yogurt, unite il tutto alla farina ed aggiungete l'olio e la pera.
Versate  un pò di composto nei pirottini piccoli (se utilizzate solo formine piccole vi escono molti muffin, se non ne volete tanti potreste farne qualcuno grande).
Infornate a 180° per circa 20 minuti i muffin piccoli, circa 30 minuti.


mercoledì 13 gennaio 2010

UOVA IN CAMICIA SU CROSTONI



Sembra una pietanza semplice da realizzare, ma ho dovuto farla due o tre volte prima di riuscire a presentarla bene in tavola. Il trucco sta nel rompere l'uovo e versarlo con delicatezza sul un piattino dal quale lo si fa scivolare pian piano nell'acqua acidulata.


UOVA IN CAMICIA SU CROSTONI per 2 persone
2 uova
2 fette di pane tostato
sale
pepe
acqua
aceto

In un pentolino di medie dimensioni mettete l'acqua e portatela ad ebolizione. Acidulatela con uncucchiaio abbondante di aceto. Abbassate la fiamma. Sgusciate un uovo e versatelo con delicatezza, senza romperne il tuorlo, sopra un piattino (dovete fare un uovo alla volta o preparare due pentolini). Fatelo poi scivolare nell'aqua. Cuocetelo per 2 o 3 minuti voltandolo delicatamente di lato.
Abbrustolite due fette di pane ed adagiatele sui piatti. Con il mestolo forato prelevate l'uovo e versatelo con attenzione sopra la fette di pane. Salate e pepate.
Io l'ho abbinato ad un'insatatina di trevinana e trevisana grigliata.

martedì 12 gennaio 2010




 Nel mese di novembre ho trovato tra i post di Tzatziki a colazione un concorso molto invogliante.
Come ho letto l'ingrediente principale ho ben pensato di sfruttare l'occasione per vivere una mezza giornata diversa con mio marito. Come da tempo si sa, l'etichetta "Piatti d'Artista" è a lui dedicata, solitamente io preparo la pasta fresca e lui pensa al condimento. La collaborazione è relativa, è solo nel risultato finale, visto che non ci mettiamo a quattro mani nella stessa realizzazione, ma ogniuno segue solo la sua parte.
Ho utilizzato questo concorso per una vera e totale collaborazione.



La scelta del piatto è andata in conseguenza alla scelta della pasta. La mia dispensa mi offriva ben 4 differenti formati di pasta Garofalo ed io e mio marito abbiamo prima ragionato sul tipo di formato da prendere in considerazione: i Gigantoni sono stati scelti da entrambi.

Il passo successivo riguardava il condimento. Volevamo che la forma della pasta venisse messa in primo piano, che la pasta fosse veramente la protagonista principale. Così abbiamo pensato di non coprirla con dei sughi, ma di nascondere dentro di essa il sugo stesso. La cavità dei gigantoni permette la loro farcitura e anche una disposizione, sul piatto, che ne evidenzia la forma e la rigatura (volevamo che la sua caratteristica fosse predominante).
Se non si condisce minimanente una pasta all'esterno si deve far si che il condimento interno sia ben saporito, altrimenti si rischia che il sapore della pasta cotta sia troppo forte e unico.
Quale sugo poteva stare all'interno senza sporcare la forma della pasta ed il piatto ed essere, allo stesso tempo, tanto saporito da bastare e, di conseguenza, far si che non si necessitasse l'intera copertura della pasta)?? La parmigiana. La vera parmigiana, saporitissima e gustosissima.
Eccoci così al super a comprare melanzane, sugo e mozzarelle ed ai fornelli a creare la nostra pasta.
Risulta sicuramente un piatto elaborato per il procedimento e le varie fasi di realizzazione, ma il risultato finale ci ha ben ricompensati



 



GIGANTONI ALLA PARMIGIANA per 2 persone:


per la pasta
150 gr di Gigantoni Garofalo
acqua
sale grosso

per il condimento:
2 melanzane medie
2 mozzarelle secche
2 uova
farina 00 q.b.
sugo
1 cipolla
parmigiano
olio evo
sale
pepe


Per prima cosa preparate la parmigiana.
Tagliate a fette alte pochi millimetri le melanzane (più sono sottili più risultano gustose nella pasta). Fatele sudare per qualche ora spolverate con un pizzico di sale e copritele con dei tovaglioli di carta. Tamponatele per togliere l'acqua ed immergetele prima in un piatto in cui avrete sbattuto le uova ed in seguito in un altro in cui avrete messo della farina.
Versate poi dell'olio evo in una padella e friggete tutte le fette di melanzana. Disponetele su della carta da cucina per eliminare gli eccessi di olio.
A parte preparate il sugo. In un pentolino soffriggete in un filo d'olio una cipolla tagliata a dadini e versatevi il sugo. Fate cuocere abbondamentemente, salate e pepate. Il sugo deve rapprendersi e diventare un pò corposo.
Tagliate a fette o a dadini le mozzarelle e grattuggiate il parmigiano.
Prendete una terrina da forno e mettete sul fondo un pò di sugo. Disponetevi sopra le melanzane, alcune fette di mozzarella, coprite con il sugo e spolverate con il parmigiano. Formate degli strati fino ad esaurimento degli alimenti (fate all'incirca 3 strati).
Mettete in forno a 180° per circa 15 minuti, fino a che i formaggi si siano sciolti.
A questo punto iniziate a preparare la parmigiana per il ripieno. Tagliatela in tanti piccoli rettangoli, fate la prova per la misura con un Gigantone da cuocere (ricordandovi che cotto risulta più morbido e leggermente ampio lo spazio). Tenete la parmigiana in caldo fino al suo utilizzo.

Preparate la pasta.
In abbondante acqua salata versate i Gigantoni e fate cuocere al dente.
Prendete un Gigantone alla volta e riempitelo con i pezzetti di parmigiana. Disponeteli sul piatto.
Spolverate il piatto finale con del parmigiano grattuggiato al momento.
Servite e gustate!



lunedì 11 gennaio 2010

PATATE AL CARTOCCIO RIPIENE




Le patate al cartoccio le ho scoperte un pò di anni fa a Londra. Vivevo in una famiglia italo-americana e la padrona di casa cucinava divinamente. Aveva da poco ricevuto in regalo il Bimby e con quello mi deliziava ogni sera, a differenza delle amiche che vivevano in case di inglesi e si disperavano per il cibo immangiabile.
Una sera in tavola c'era un contorno per me nuovo, non so dove io vivessi fino ad allora!! Le patate al cartoccio. Da leccarsi i baffi!!! le ricordo ancora!
L'atra sera le ho preparate anche io, il ripieno è stato realizzato con quello che il frigo al momento offriva. Ma se posto la ricetta vuol dire che ne vale la pena :-)


PATATE AL CARTOCCIO RIPIENE DI per 2 persona:
4 patate medie
sale
pepe
4 cucchiaia di formaggio grana
4 cucchiaia di branzi grattuggiato
6 fette di pancetta


Tagliate a listarelle la pancetta e mettetela in pentola per cuocerla leggermente (essendo di per sé grassa no dovrebbe necessitare olio per la cottura). Pulite bene le patate (non sbucciatele). Prendete dei pezzi di carta stagnola (adatti alla cottura in forno) e metteteci all'interno le patate solo leggermente sgocciolate. Fate un pacchettino non troppo stretto in modo che all'interno circoli l'aria.
Mettetele in forno a 200° per circa 1 ora.
Togliete le patate e aprite delicatamente il cartoccio (attenti alle scottature). Fate un taglio nella parte superiore della patata e togliete da essa un pò di materiale. Mescolatelo con i formaggi e la pancetta abbrustolita e riempite nuovamente le patate.
Mettete nuovamente in forno per circa 10 minuti finché i formaggi non si saranno ben sciolti.


venerdì 8 gennaio 2010

AVANZO DI ALBUMI? ECCO LE CRESPELLE FATTE DI SOLI ALBUMI...




L'idea per questa ricetta l'ho presa qui.
Avevo ben tre albumi avanzati da un dolce. Tempo fa con degli albumi avanzati provai a fare le meringhe, visto l'orrendo risultato che ottenni non mi andava di rischiare, anche questa volta, tutto quel ben di Dio!! (Ci riproverò con un solo albume prima di buttarmi alla produzione formato famiglia). Così mi sono, come al solito, messa a navigare in rete ed ecco l'idea giusta.
L'impasto ed il procedimento sono sempre gli stessi. Risulta un pò più difficoltosa la parte della cottura, io ho dovuto mettere, e ben spennellare più volte su tutta la piastra, quel goccio di olio evo in più per agevolare il distacco della crespella.


CRESPELLE CON SOLI ALBUMI
3 albumi (poco più di 100 gr)
45 gr di farina 00
100 gr di latte di soia
1 pizzico di sale
1 pizzico di curry

Il procedimento è sempre lo stesso. Versate in una terrina la farina, un pizzico di sale, uno di curry e gli albumi. Mescolate con una frusta e incorporate piano piano il latte sempre ben mescolando. Quando diviene un impasto ben fluido fatelo riposare una mezzoretta in frigo coperto con la pellicola trasparente.
Scaldate una piastra e versateci sopra uno o due mescoli per volta formando la vostra crepe che farete cuocere da entrambi i lati.
Riempitela come preferite.

giovedì 7 gennaio 2010

TORTINO DI FORMAGGIO E PATATE




TORTINO DI FORMAGGIO E PATATE per 2 persone:
2 o 3 patate
50 gr di formaggio che fonde
4 cucchiaia di formaggio grana
1 uovo
mezza tazza di panna
2 cucchiaia di latte
sale
pepe

Lavate le patate, sbucciatele e tagliatele in dischi più o meno sottili.
Prendete due piccole pirofiline o due scodelline che possono essere messe in forno ed inburratele. Mettete sulla base delle pirofile le fettine di patata (disposte in modo da coprire tutta la superficie della pirofila) poi il formaggio e alternate patate e formaggio fino al termine degli alimenti.
In una cocottina sbattete l'uovo e la panna, salate e papate ed allungate leggermente con il latte.
Versate la crema sopra le patate e muovete le pirottine in modo da farla scivolare tra i vari spazi creatisi.
Mettete in forno a 180° per circa 60 minuti.
Prima di metterli in tavola capovolgeteli sopra un piattino.
 

martedì 5 gennaio 2010

QUICHE DI ZUCCHINE E PROSCIUTTO



Tra i regali di Natale ho ricevuto ben 5 ricettari. Ho di che sbizzarrirmi ora!!!
Uno è specifico per "Torte dolci e salate" come dice il titolo.
Ho subito provato una ricetta, lo so che non è tempo di zucchine ma le ho trovato ad un convenientissimo prezzo al supermercato e così ne ho fatto scorta...


QUICHE DI ZUCCHINE E PROSCIUTTO
1 pasta brisé
150 gr di prosiutto cotto
1 cipolla
3 o 4 zucchine
4 uova
150 gr di panna
60 gr di latte
20 gr di formaggio grana
olio evo
sale
pepe


Ricoprite il fondo di una teglia con la pasta brisé, meglio se utilizzate la carta da forno al posto del burro.
Tagliate a fettine il prosiutto e mettetelo a rosolare in una pentola con un filo d'olio. A parte, in un'altra pentola rosolate la cipolla tagliata a rondelle e le zucchine tagliate a fettine più o meno sottili. Satale e pepate e cuocete a fuoco medio.
In una cocottina mescolate la panna, il latte e le uova. Salate e pepate.
Mettete nella tortiera le zucchine ed il prosciutto, versatevi sopra la panna, decorate con qualche zucchina e prosciutto lasciati a parte e spolverate con il formaggio grana.
Mettete in forno preriscaldato a 180° per circa 30-35 minuti.


lunedì 4 gennaio 2010

TROCCOLI


I troccoli sono un piatto tipico foggiano, degli spaghetti spessi e dalla forma quadrata, per realizzarli serve il troccolaturo (un mattarello appositamente rigato), io ne ho acquistato uno di rame proprio a Foggia la scorsa estate (ne esistono fatti di legno, il migliore, ad oggi quasi introvabile, è di bronzo).
Il procedimento è lunghetto ma ne vale sicuramente la pena.



TROCCOLI per 4 persone:
400 gr di farina oo
4 uova

Amalgamate bene la farina con le uova formando un panetto. Stendete, con l'aiuto della macchinetta o con il mattarello la pasta in diversi fogli larghi 10 o 15 cm (dipende da quanto il vostro troccolaturo è largo). Io ho utilizzato la macchinetta ed ho lasciato lo spessore al livello 6.
Stendete un pò di farina sulla spianatoia, adagiatevi sopra un foglio di pasta alla volta e cospargetevi sopra altra farina. Passate il troccolaturo su tutta la sfoglia premendo con intensità dall'inizio alla fine. Battete leggermente la sfoglia sul ripiano cercando di staccare i vari troccoli, o divideteli con le mani avendo cura di non schiacciarli.
Adagiateli su uno stendipasta o un vassio spolverato di farina.
Io li ho abbinati al ragù di carne.

sabato 2 gennaio 2010

SCRUB PER IL VISO ED IL CORPO AL BICARBONATO



BUON ANNO A TUTTI!!!

Rieccoci nel nuovo anno e con tanta nuova voglia di fare.
Spero che il 2010 sia iniziato ottimamente per tutti! qui sicuramente è ben iniziato!
Dopo una seratina romantica ed un fine anno dolce, io e mio marito abbiamo avuto un inizio all'insegna del relax e delle coccole. Di buon'ora il giorno 1 ci siamo recati alle Terme di Milano (quelle a noi più vicine) ed abbiamo passato là tutta la nostra prima giornata dell'anno. Mi stupisco ogni volta nel notare quanti giovani ci siano a differenza dei pochissimi che hanno più dei 40 o peggio ancora 50 anni. Sauna, idromassaggio, fanghi, peeling, rilassamento nella stanza dell'acqua, in quella dell'aria e pure in quella del fuoco. Una goduria!!!
Siamo rientrati la sera con la pelle levigata e ben nutrita, cosa molto ben visibile sul viso di mio marito. Spesso gli uomini, primo il mio, non utilizzano maschere e creme, così quando ne fanno uso si nota immediatamente la differenza.


SCRUB PER IL VISO ED IL CORPO AL BICARBONATO

Per esfoliare la pelle del viso e del corpo alle Terme ci hanno fatto utilizzare semplicemente il bicarbonato. Nel post che parla del bicarbonato ho già fatto menzione di questa sua caratteristica (qui).
Per il viso basta mescolarlo a pochissima crema ed una o due gocce di olio essenziale (ottimo quello alla lavanda).
Per il corpo può essere utilizzato puro o, meglio ancora, profumato anch'esso con oli essenziali.

Prima di utilizzare il bicarbonato è ottima regola ammorbidire la pelle facendo dilatare i pori. Se non si possiede un bagno turco, e penso che la maggior parte di noi ne sia sprovvista, basta fare un pò di fumenti con l'acqua bollente o detergere la pelle con l'acqua calda ed attendere qualche minuto.
In seguito si friziona ovunque il bicarbonato e si entra in doccia o in vasca per il risciacquo. Tenete un telo sotto di voi in modo da non sporcare tutto il pavimento con la polverina bianca, quello che in seguito raccogliete buttatelo nei lavabo aiutando la pulizia dello scarico.

Un altro modo di ulitizzare il bicarbonato l'ho indicato nel post SALI DA BAGNO PROFUMATI.