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martedì 24 giugno 2014

BAGLES






Legati ai bagles ho dei ricordi molti forti.
Li ho scoperti a 24 anni quando andai a vivere a Londra per alcuni mesi.
La prima volta che li mangiai non ero in una bella situazione emozionale e mi servirono per cercare di riempire un vuoto interiore. Ero da poco in quella immensa nuova città in cui mi sentivo sola e disorientata, mi mancavano gli affetti famigliari e ne soffrivo particolarmente. Dopo pochi giorni dal mio arrivo in città vi fu l'attacco alle torri gemelle e Londra ne risentì particolarmente, l'allarmismo e la paura furono forti. Ricordo un w-e in cui mi venne consigliato dalla famiglia in cui vivevo di non usare la metropolitana e di non recarmi nel centro, tutti scombussolamenti negativi che andavano a peggiorare la mia situazione già alquanto instabile.

Vivevo in Courtnell Street a Notting Hill, un posto da favola!, ed andavo a Scuola alla Stanton School of England in Queensway a Bayswater - anche se ad oggi dal mio inglese non sembrerebbe proprio io avessi studiato in Inghilterra per ben 8 mesi :( .
Lavoravo come baby-sitter in una famiglia italoamericana e gestivo due bimbe splendide ed un bebé.
 
I bagles mi portano immediatamente lì, in quelle splendide vie che nei primi mesi mi sembravano tanto ostili, nel negozietto della Sainsburys vicino a Bayswater dove li compravo.
Ricordo che al mio primo rientro in Italia ne comprai una marea per portali ai miei genitori. E ricordo ancora molto bene come li mangiavo seduta al tavolo di casa mentre raccontavo le mie giornate londinesi ai miei.
 
Adoravo quelli all'amarena e quelli lisci ma ricoperti di semini di sesamo che immancabilmente spargevo ovunque.
 
Come già vi ho anticipato qualche post fa li ho visti preparare una mattina in un programma televisivo e mi è subito venuta voglia di farmeli.
 
Tutta un'altra cosa mangiarli fatti da sé, con la serenità di oggi, la pace di casa mia!!!
A mio marito sono piaciuti tantissimo e le dodici forme preparate sono finite in giornata. Ho avuto la prova effettiva del buon risultato :D
 
Non li ho cotti tantissimo, infatti esternamente risultano un po' chiari rispetto agli originali, ma la crosta era comunque bella croccante e l'interno molto morbido e ben lievitato. Questo contrasto tra l'esterno e l'interno avviene grazie al tipo di cottura, prima in acqua bollente e poi in forno. La ricetta l'ho un po' modificata, non vi ho messo zucchero, se non una puntina per attivare il lievito.
 
Provateci, è divertente e da soddisfazione mangiarseli sia tiepidi che poi freddi, liscio o farciti.


BAGLES
810 gr. di farina (per me un mix di tipo 0 e 2)
450 ml di acqua tiepida
10 gr di lievito
2 cucchiaini di sale
zucchero o miele per attivare il lievito
1 uovo
semini vari


Io ho attivato il lievito in granuli con un pò di acqua tiepida e un cucchiaino di zucchero.
In una terrina ho messo il sale e poi la farina (in modo da non far subito entrare in contatto il lievito con il sale). Dopo che il lievito si è attivato l'ho versato nella farina ed ho aggiunto l'acqua.
Ho lavorato bene l'impasto e poi formato una palla che ho messo in un contenitore con coperchio, l'ho coperta con un plaid caldo e riposta in un luogo asciutto ed al riparo da correnti d'aria per la lievitazione. Tempo di lievitazione 4 ore circa.
Dopo la lievitazione ho preso delle teglie e le ho ricoperte con carta da forno. Ho preso l'impasto lievitato, l'ho leggermente lavorato e diviso in 12 panetti che con le mani ho arrotondato rigirando l'impsto sempre nello stesso lato. Ad ogni panetto aiutandomi con il manico di un mestolo ho fatto un buco nel mezzo ed ho cercato di renderlo regolare, poi li ho adagiati tutti sulle piastre da forno, che ho nuovamente coperto per una seconda lievitazione di 20 minuti circa. 
Ho acceso il forno a 200°, nel frattempo ho preso un pentolone pieno d'acqua e l'ho portata ad ebollizione, ho immerso nell'acqua bollente i bagles per circa 1 minuto per lato. Una volta tolti dall'acqua li ho adagiati su una gratella.
Ho spennellato tutti i panetti con l'uovo sbattuto, alcuni li ho decorati in superficie immergendoli in una cocottina piena di semi di lino o di sesamo, li ho riadagiati sulla teglia da forno e li ho informati per circa 20 minuti.
 
Una volta sfornati li ho fatti raffreddare su una gratella.


Buon divertimento e Buon appetito!


giovedì 19 giugno 2014

GELATO VEGAN...NON GELATO




 
Lo so, è una stranezza, ma è buono veramente ed è pure sano, e questo è quello che interessa a me!
L'ho visto proposto in alcuni blog e subito mi sono ingolosita. La sera stessa a casa ho provato a realizzarlo. Il primo era buonino ma nulla di eccezionale, ma poi ho continuato a provare, ad esempio quello di stasera vinceva di certo!!
Noi consumiamo kili e kili di gelato. Come due affamati ci mettiamo con la vaschetta intera sul divano ed armati di cucchiaino zappiamo a più non posso. Diciamo che il galateo non ci permetterebbe di consumare il gelato in questo modo direttamente dalla vaschetta, e nemmeno le regole dell'alimentazione sana di mangiarne così tanto dopo cena... ma ammetto che spesso, spessissimo pecchiamo alla grande.
Così ecco un'ottima alternativa pratica, autoprodotta, decisamente più sana.
La base è la banana, ovviamente non si possono mangiare banane e banane ogni giorno, ma alternare il gelato, quello vero, con il gelato, quello falso, può essere un ottima soluzione.
 
Alcuni gelati autoprodotti con la gelatiera li avevo già proposti tempo fa, qui, ma per questo gelato non serve alcuna gelatiera, non c'è il peso della panna ne tantomeno dello zucchero.
Vi serve solamente un frullatore ed il congelatore per la frutta.
 
 
GELATO VEGAN... NON GELATO
Quello che ho preparato stasera, nella fotografia, era realizzato con due banane ed un po' di liquore denso al cioccolato realizzato da mia suocera.
 
Io ho preso due banane (una per persona), le ho tagliate a fette, le ho messe in un contenitore e riposte nel congelatore. Le ho lasciate circa 2 orette, il tempo di cucinare, mangiare, lavare i piatti. Ho notato che più le banane sono gelate meglio esce il gelato non gelato.
Ho preso le banane gelate e le ho messe nel frullatore con due cubetti di ghiaccio (non indispensabili), per aiutare il frullatore ho unito qualche goccetto di acqua (veramente poca). Ho frullato molto bene.
Ecco il gelato base :D Estremamente semplice e gustoso.
Ho messo in un bicchiere due cucchiaia di gelato base ed il resto l'ho frullato con del liquore che ha preparato mia suocera al cioccolato (che è molto denso e con pochissimo liquore).
Una volta amalgamato il tutto ho versato il gelato al cioccolato sopra quello base. Qualche goccia di cioccolato per decorare (ammetto non vegan!) e la delizia è fatta!!
 
 
Potete prepararlo con quello che desiderate.
Ieri ho unito della frutta secca, l'altro ieri alla banana ho aggiunto delle albicocche (anche loro congelate con la banana).
Vi potete sbizzarrire come volete e secondo i gusti che più vi aggradano.
 

martedì 3 giugno 2014

CHAPATI





Mi sono svegliata in questi giorni di ferie con la voglia di far andar le mani. A volte è proprio una necessità quella di mettere le mani in pasta. Ci si sfoga, ci si abbandona, ci si scarica e poi rilassa.
La cucina in molte occasioni risulta proprio essere una forma di terapia.
 
La mia attuale cucina è terribilmente piccola e stretta, ho pochi punti di appoggio e questo tende ad innervosirmi mentre lavoro perché lo spazio è una cosa molto importante soprattutto quando si panifica. Ma quando sono nella giusta vena non c'è nulla che mi blocchi o che mi irriti, tutto fila liscio.
 
Sabato mattina mentre mi preparavo il mio estratto di frutta per la colazione ho acceso la TV, stavano mostrando in un solito programma culinario la preparazione dei bagles. Che ricordi del passato!!!
Una voglia improvvisa di impastare mi è salita ed ho avvertito quello splendido fremito nelle mani, ma in giornata non combaciavano i miei impegni con i tempi di lievitazione della pasta. Così, pur di far qualcosa e di muovere le mani nella farina addensata mi sono inventata la preparazione dei chapati, molto più veloci da preparare.
Ho lasciato poi la preparazione dei bagles a ieri... ma questo tutto in un prossimo post.




CHAPATI
240 gr di farina (per me quella di farro)
180 ml circa di acqua
1/2 cucchiaino di sale

per insaporire:
erba cipollina
prezzemolo


Versate la farina in una terrina ed unite il sale, mescolate. Versatevi piano piano l'acqua ed iniziate ad amalgamare fino a che non si addensa in modo omogeneo l'impasto. Se desiderate potete unire all'impasto dell'erba cipollina o del prezzemolo freschi o essiccati. Formate una palla e mettetela a riposare coperti da uno strofinaccio in un luogo caldo per circa 20 minuti.
Riprendete l'impasto lavoratelo ancora qualche minuto e dividetelo in palline tutte della stessa grandezza. Stendete ogni pallina con il mattarello, aiutandovi con altra farina per non far attaccare l'impasto al mattarello ed alla spianatoia.
Scaldate per bene la padella per le crepes o un'ampia bistecchiera e mettete uno alla volta i dischetti appena stesi. Si formeranno delle bolle, cuocete ogni dischetto da entrambi i lati.

Si possono mangiare caldi o raffreddati. Possono anche essere conditi con olio e sale.





Io li ho conditi con sale, pepe ed un abbondante olio evo.